Nei giorni scorsi il prototipo elettrico-idrogeno di Mission H24 ha fatto il suo esordio in pista sul tracciato francese di Lurcy-Levis.
Al volante del mezzo si è seduto Norman Nato, che assieme a Stoffel Vandoorne è stato ingaggiato dalla H24 Racing per portarne avanti lo sviluppo.
Si è trattato dell’esordio della nuova versione di questo tipo di macchina con una differente aerodinamica rispetto al primo modello; Nato ha potuto anche provarne il sistema di raffreddamento, il nuovo cambio e il nuovo sistema elettronico di frenata.
Stando a quanto affermato dalla squadra, la Mission H24 ora pesa 150kg in più rispetto alla precedente versione denominata LMPH2G, avvicinandosi più ad una GT3 e incrementando le prestazioni.
“Abbiamo lavorato molto per portare la macchina in pista e vederla in azione è gratificante – ammette Hugues Lardy, coordinatore tecnico di H24 Racing – Sappiamo che è l’inizio di un’avventura e c’è ancora molto da fare. Dobbiamo trovare un compromesso migliore”.
“Guarderemo di nuovo la batteria, la cella a combustibile, i motori elettrici e il regen quando si tratta di recuperare l’energia elettrica dal sistema di frenata elettronico. A questo punto l’obiettivo è arrivare ad una messa a punto ottimale in generale per poter cominciare a cercare le prestazioni”.
“Era la prima volta che salivo su un’auto a idrogeno quest’anno, quindi è stato un piacere essere a Lurcy-Lévis a provare questa nuova tecnologia – ha commentato Nato – Mi sono trovato bene fin dall’inizio e il programma di sviluppo sta andando bene per la prima volta”.
“In termini di guida, non c’è un vero cambiamento finora, ma bisogna adattarsi perché è un mezzo più leggero. La sensazione è davvero buona quando sei in curva. Puoi spingere di più rispetto al modello precedente. Sono stati fatti notevoli progressi. E’ quello che ci aspettavamo, c’è una migliore aerodinamica e maggiore potenza. È davvero promettente per il futuro”.
Contento anche Pierre-Loup Fleury, Team Manager di H24 Racing: “È stata la prima vera uscita della nuova H24 e siamo soddisfatti della giornata di lavoro. Ovviamente, una nuova auto avrà problemi di gioventù, ma la squadra è motivata e determinata ad andare fino in fondo. Il potenziale è enorme sotto ogni punto di vista, ossia telaio, aerodinamica e powertrain”.
“La LMPH2G era davvero un’auto sperimentale e con la H24 abbiamo fatto un notevole passo avanti. Possiamo vederlo nella nuova aerodinamica, nel nuovo sistema di raffreddamento, nella nuova batteria, nella nuova cella a combustibile e nel nuovo cambio. Ora abbiamo un’auto da corsa vera”.
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Fonte: https://it.motorsport.com