MotoGP pronta alle montagne russe: la pista di Portimao ai raggi X

Il tracciato portoghese domenica ospita il terzo GP della stagione: scopriamo dati e caratteristiche della pista con i suoi spettacolari saliscendi

Dal deserto del Qatar alle coste dell’Algarve. La MotoGP cambia scenario e continente e per il terzo appuntamento del mondiale 2021 approda in Portogallo: il teatro di gara è la pista dell’Autodromo Internacional dell’Algarve, meglio noto come Portimao per la città che sorge a una trentina di chilometri dal circuito.

Anche 12% di pendenza

 

Notevole il cambiamento, climatico, di visuale – si corre di giorno non sotto i riflettori come a Losail – e anche per quanto riguarda il layout della pista. Il tracciato di Portimao è lungo 4592 metri e presenta 15 curve (9 a destra e 6 a sinistra), di vario raggio, con un’altimetria molto variegata per i suoi dislivelli, tanto spettacolari quanto impegnativi. La pendenza può infatti raggiungere il 12% in discesa e il 6% in salita, con una ‘picchiata’ impegnativa già alla fine del rettilineo principale – c’è un dosso dove le moto impennano -, quello del traguardo, prima della staccata della curva 1.

La prima frenata, il punto chiave

 

La gara di domenica 18 aprile (qui gli orari delle dirette tv), prevista sui 25 giri di distanza è considerata ‘Easy’ (facile) dalla Brembo per quanto riguarda il tempo di azionamento dei freni, impegnati per il 32% del tempo: almeno tre, però i punti da analizzare a fondo e più impegnativi per la staccata. Il principale è quello della curva 1, la prima dopo il rettilineo del traguardo, a destra, dove si passa da circa 332 a 114 km/h dopo 300 metri e 5″ di azione della frenata. È il punto chiave dei sorpassi, non facile per il dosso che precede la piega e che regala lo spettacolo più appassionante.

i saliscendi della parte centrale

 

Dopo la curva 3, un tornantino da 60 orari si sale verso la curva 4, a sinistra, per poi affrontare l’altro rettilineo del tracciato, che porta alla curva 5, dopo un’altra discesa accentuata. Qui le moto passano da 251 a 79 km/h, con circa 210 metri di frenata, e sarà possibile assistere ad altri sorpassi. Fra la curva 6 e la 9 si snoda un tratto di asfalto con pieghe varie e saliscendi, fino alla salita della 10, detta ‘Portimao’, insidiosa perché a doppio raggio, in cui si passa da 206 a 116 km/h.

l’ultimo tratto

 

Dalla 10 inizia una discesa in piega a sinistra, verso la 11 e la 12, fino alla staccata della curva 13, un tornante a sinistra in cui si passa da 181 a 68 km/h. La 13 conduce poi alla 14, molto stretta, per arrivare alla 15, l’ultima del tracciato, che in piega, a destra, immette sui 969 metri del rettilineo principale. Per un altro giro con il cuore in gola.

variabile oceano

 

Per variazioni altimetriche, completezza e spettacolarità, la pista di Portimao è un banco di prova per la temerarietà dei piloti che dovrebbero incontrare temperature miti: la vicinanza all’oceano rende però frequenti le piogge, previste pure nel week end, ma non per le giornate di sabato e domenica.

Fonte: https://www.gazzetta.it

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