AUDIO Paolo Campinoti nel MotoG-Podcast: “Ducati meglio della Honda, ecco perché”

Il numero 1 del team Pramac ospite del talk sul motomondiale condotto da Paolo Ianieri e Zoran Filicic: “Martin fenomeno, credo in Zarco e Marquez starà subito davanti”. Ascolta il podcast della Gazzetta dello Sport

Una classifica speciale, in un anno speciale. Questo 2021 è il 20° anno della Pramac in pista, un’avventura iniziata nel 2002 con la Honda, con la quale nel 2004, con Makoto Tamada in sella e le gomme Bridgestone ai “piedi”, conquista le sue due uniche vittorie, in Brasile e poi in Giappone, prima di passare dalla stagione successiva alla Ducati. Un matrimonio che dura da allora, e che dopo le prime due gare in Qatar vede Johann Zarco presentarsi in Portogallo in testa alla classifica grazie a due secondi posti, con la ciliegina sulla torta del 3° posto dalla pole position ottenuto del rookie Jorge Martin in gara-2. Insomma, non poteva esserci un inizio migliore per la squadra di Paolo Campinoti e diretta da Francesco Guidotti. Campinoti è l’ospite dell’ultimo episodio di “MotoG-Podcast”, il talk della Gazzetta dello Sport condotto da Paolo Ianieri e Zoran Filicic, nel quale l’imprenditore toscano (il suo gruppo produce i generatori che illuminano tutte le gare notturne di MotoGP e F.1), che al GP del Bahrain ha sventolato la bandiera a scacchi che ha chiuso la prima gara del Mondiale di F.1 (“Un’esperienza bellissima, molto adrenalinica”), parla a 360° gradi di questo inizio di stagione.

Ascolta il podcast cliccando qui sopra. E segui la pagina di Gazzetta su Spotify!

La Formula 1

 

“La Pramac in Formula 1? È fantascienza, già abbiamo difficoltà a gestire un team di MotoGP, figuriamoci di F.1. Surreale come prospettiva. Budget e problematiche sono completamente diverse, e poi noi siamo contenti in MotoGP, è il nostro habitat e siamo felici qui”.

MATTEO RENZI IN BAHRAIN

 

“Non ero io con lui, né lui con me. Questo è un giornalismo molto approssimativo, io ero lì per gli affari miei per lavoro, l’ho incontrato nel paddock, lo conosco e l’ho salutato come avrei salutato qualunque altra persona che conoscevo. Questo caso è stato gonfiato totalmente senza nessuna ragione. Se uno avesse chiesto… in genere si fa un minimo di fact-checking, bastava chiedere a chiunque invece è montata una tempesta in un bicchier d’acqua. È come le bombe che tirava Maurizio Mosca, ormai si vive costantemente con una tipologia di informazione così”.

Zarco leader

 

“Johann è nel pieno della maturità e credo che questo sarà l’anno in cui potrà esprimere tutto il suo potenziale. Ma vorrei smorzare gli entusiasmi. È una sensazione bellissima ma che non durerà a lungo. Ci sono squadre molto più strutturate, noi facciamo del nostro meglio ma restiamo con i piedi per terra, l’obiettivo resta quello di essere il miglior team indipendente, pensare al Mondiale è fuorviante e crea false aspettative. Anche se questa classifica ci piace. Siamo qui grazie a Ducati che ci supporta in tutto e per tutto, siamo una estensione loro. E se i team satelliti ora sono più vicini alle Case ufficiali è grazie al lavoro e alla visione della Ducati, che ha costretto anche tutti gli altri ad andare in questa direzione.”

MARTIN UN FENOMENO

 

“Ha dimostrato subito di avere talento da vendere e tantissima personalità, perché non fai 18 giri in testa alla seconda gara in MotoGP se non sei talentuoso ma anche con un carattere molto forte. Io meriti tecnici ne ho zero, non mi prendo meriti che non ho. Le scelte sono fatte da Francesco Guidotti (il team manager; n.d.r.) con Ducati, ma nel caso specifico di Martin è stato voluto fortemente da Gigi Dall’Igna (d.g. Corse Ducati; n.d.r.). Martin era una delle figure che ci interessava, ma non l’unica opzione, mentre per Dall’Igna è stato una fissa e devo dargli merito che è stata una scelta super azzeccata. È stata una sorpresa, se di Zarco mi aspettavo che facesse bene, da lui, e così bene, no”.

APRILIA E DOVIZIOSO

 

“L’Aprilia ha fatto un grosso passo avanti e secondo me sarà la sorpresa di quest’anno. Dovizioso non so cosa ha intenzione di fare, sembra un giorno sì e uno no. Per me poteva essere una buona opportunità di tornare con l’Aprilia”.

IL RITORNO DI MARQUEZ

 

“Proprio perché è Marc Marquez cercherà di vincere già dalla prima gara. Non so quanto sarà facile, anche perché lui a Portimao non ha mai corso, nonostante sia il più bravo ad adattarsi. Sarà davanti, qui si sta parlando di un essere sovrannaturale. È un fenomeno senza discussione, un fuoriserie a un livello tale che non esiste. Lo prenderemo presto in Pramac, stiamo trattando… Fosse vero! Non ci verrà da noi, ma se un giorno avesse voglia, faccio i debiti per prenderlo”

DUCATI MEGLIO DI HONDA

 

“Questa esperienza ha dimostrato una cosa comunque: prima tutti parlavano della Ducati che è una moto difficile, che sembra sempre essere il peggior prodotto sulla griglia della MotoGP, quando invece si vede che in due anni la Honda senza Marquez non ha toccato palla. A noi italiani piace sembra dare contro a quello che abbiamo, ma noi abbiamo una Casa come Ducati che ha fatto negli anni quello che ha fatto e che è sempre davanti, contro una Honda che ha 10 volte il budget della Ducati: per me la Ducati è molto meglio della Honda e lo dimostra che senza Marquez in questi due anni non hanno fatto niente. È abbastanza empirica come analisi, non è molto complicata”.

Vince Oliveira

 

“Vedo primo Oliveira, secondo Miller se non ha problemi fisici e terzo Marquez”.

Fonte: https://www.gazzetta.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *