Prova le newsletter di G+. Sport&Business: la classifica degli stipendi dei top club

L’ultimo appuntamento della settimana con le nostre newsletter G+. Oggi vi invitiamo a scoprire la vetrina sugli affari del mondo sportivo, tra Messi, Valentino Rossi e il Wolfsburg

Marco Iaria @marcoiaria1

Una “bussola” che orienti sugli argomenti del momento, sulle storie, le indiscrezioni. E tutto questo direttamente nella casella di posta. È il sistema di newsletter che gazzetta.it propone a tutti gli utenti abbonati a G+, l’offerta premium del nostro sito. Sono sei le newsletter del mondo G+. Questa settimana vi abbiamo invitato a scoprirle tutte pubblicando gratuitamente ogni giorno una newsletter sul nostro sito. Se siete già abbonati, potete attivarle qui. Concludiamo oggi con Sport&Business, la newsletter di Marco Iaria in programma ogni sabato alle 12, direttamente nella vostra casella email. Notizie, analisi, retroscena, grafici per conoscere gli affari, le lotte di potere e le tendenze del mondo dello sport.

Barça, Real, Psg e City guidano la classifica degli stipendi. E il Covid…

L’insostenibile leggerezza del calcio europeo, al tempo del Covid, sta negli stipendi che continuano a restare inchiodati a cifre folli, come se il mondo tutt’attorno fosse sempre lo stesso. Eppure nei consessi internazionali i club e le istituzioni discutono animatamente su come estrarre maggiore valore dalla nuova Champions League, ma non si curano di trovare un’intesa sul contenimento delle spese. Il salary cap su scala europea rimane una chimera, nel frattempo certi bilanci sono diventati bombe a orologeria pronte a esplodere. Ma qual è la classifica degli stipendi?

Al primo posto, in termini di spese, c’è il Barcellona che nella scorsa stagione ha registrato 513 milioni come costi del personale, inclusi 26 sotto forma di diritti d’immagine. Lo shopping compulsivo degli ultimi anni l’ha fatto indebitare fino al collo, e non tragga in inganno il calo del monte-ingaggi rispetto ai 576 milioni del 2018-19. Nessuna spending review strutturale ma solo l’effetto delle misure d’emergenza anti-Covid (37 milioni tra accordi di riduzione salariare ed Erte, la cassa integrazione spagnola) e del venir meno di circa 30 milioni di premi. La situazione finanziaria dei blaugrana è talmente seria che a novembre è stata raggiunta un’intesa con la squadra per 122 milioni di taglio nel 2020-21. La scorsa stagione, dal punto di vista bilancistico, è stata molto particolare: il lockdown ha portato a spalmature e/o riduzioni degli stipendi un po’ dappertutto. Dai 90 milioni di risparmio contabile per la Juventus ai 39 del Real Madrid alla ventina del Bayern ai 15 dell’Atletico ai 30 della Roma. Se sommiamo le spese degli stipendi dei primi 20 club europei si arriva a 5,4 miliardi di euro, un centinaio in meno rispetto al 2018-19. Ma le misure anti-Covid hanno inciso per circa 250 milioni: ciò significa che la tendenza era quella di un ulteriore aumento della spesa. E comunque, a causa del crollo del fatturato (da 9,3 a 8,2 miliardi), nel 2019-20 gli stipendi hanno inciso mediamente per il 66% sui ricavi contro il 59% dell’anno prima, con pericolose punte di oltre il 70% per il Barcellona, il Psg e il Manchester City. Dopo le due big spagnole le squadre degli sceicchi sono le più spendaccione in Europa: 406 milioni per quella francese, 401 per quella inglese, entrambe in aumento anche per l’assenza di intese con i giocatori. Ci sono 5 club italiani nella top 20. La Juventus, senza i 90 milioni risparmiati, sarebbe addirittura al quinto posto (374 anziché i 284 contabilizzati) in virtù degli investimenti sul mercato pre-coronavirus. Sulla stessa scia l’Inter (198 milioni), mentre il Milan (161) ha cominciato a beneficiare della politica della linea verde. Nessun altro Paese, a parte l’Inghilterra (9), vanta così tanti club nella classifica delle spese. E non è motivo d’orgoglio, visti i risultati…

La MotoGP mantiene il suo bacino d’utenza: tutto merito di Valentino

Il bacino d’utenza del MotoGP tiene e il merito è di Valentino Rossi. È vero, il Dottore non è più quello di un tempo, ma la sua sola presenza nel circus fa ancora da calamita. Una consolazione e, allo stesso tempo, una minaccia per la Dorna, società organizzatrice del Motomondiale: cosa ne sarà quando il 42enne pilota di Tavullia si ritirerà? Sono queste le conclusioni della ricerca Sponsor Value di StageUp e Ipsos, in esclusiva per Sport&Business, di cui pubblichiamo un estratto in questa newsletter.

Gli italiani interessati alla MotoGP sono 24,3 milioni, pari al 63% della popolazione tra i 16 e i 64 anni. Rispetto al 2002 sono addirittura cresciuti: erano 22,2 milioni (il 57%). Nello stesso arco di tempo sono scesi, invece, gli appassionati, cioè coloro che seguono frequentemente l’evento: da 8,2 milioni di persone (21%) a 6,3 milioni (16%). Ma il calo è inferiore a quello registrato dalla Formula 1, i cui tifosi italiani si sono dimezzati nell’ultimo ventennio. “Tre i motivi della tenuta del pubblico – spiega Giovanni Palazzi, amministratore delegato di StageUp -. Rossi fa sempre notizia anche quando non vince, d’altra parte è lo sportivo più conosciuto nel nostro Paese con un tasso di notorietà del 96% in base alla nostra ricerca Top Star (Totti è secondo al 90%, ndr). E poi anche negli ultimi anni, con il passaggio alla pay tv, è stata mantenuta una finestra importante sul chiaro con le dirette su Tv8. Infine c’è il tema del mezzo: la motocicletta è più “umana” e non vive le contraddizioni dell’auto, anche nei dibattiti più recenti sulla mobilità e sull’impatto ambientale”.

Wolfsburg-Chattanooga: un club sponsor di maglia di un altro club

Una squadra di calcio sponsor di maglia di un’altra squadra di calcio. Le vie del marketing sono infinite, specie se gli interessi sportivi s’intrecciano con quelli del territorio. È quello che è successo sull’asse tra Wolfsburg, città tedesca sede della Volkswagen, e Chattanooga, città statunitense dove sorge uno stabilimento della casa automobilistica. Capita così che la divisa del Chattanooga Fc, militante nella Nisa (la terza lega Usa), abbia come marchio principale la W verde simbolo del Wolfsburg. Insomma, il Wolfsburg è diventato lo sponsor di maglia del Chattanooga per le partite in trasferta. Si tratta di un ampliamento della partnership avviata nel 2017 che prevede anche un supporto da parte del club tedesco nella ricostruzione della squadra femminile della società calcistica del Tennessee, assente da quattro anni, nella crescita dei talenti locali e nella formazione degli allenatori. A Chattanooga, quarta città più grande dello stato con 180mila abitanti, sorge un vero e proprio villaggio della Volkswagen, esteso su una superficie di 5,2 chilometri quadrati e che impiega 3800 persone. Quella stessa Volkswagen che è proprietaria del Wolfsburg, in una delle due storiche eccezioni (l’altra è il Bayer Leverkusen) alla regola tedesca del 50%+1 che assegna la maggioranza delle azioni dei club ad associazioni sportive. Dopodiché la Red Bull si è insediata a Lipsia e quella norma è diventata un po’ meno ferrea.

Gp di Imola nel segno del made in Italy: 5 milioni per la campagna

Il Patto per l’Export, per il quale sono stati stanziati dal Governo 4,2 miliardi di euro, passa anche attraverso lo sport. Per esempio, attraverso il Gran Premio di Imola, secondo appuntamento del Mondiale di Formula 1 in programma domani, ribattezzato “Pirelli Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna”. Spiega Manlio Di Stefano, sottosegretario agli Esteri: “Il bello e ben fatto italiano va forte come una macchina da corsa. E come le monoposto che sfrecceranno sul circuito di Imola, anche la nostra Italia e le sue produzioni generano incredibili emozioni e sono sinonimo di qualità, che si tratti della Ferrari automobile, dello spumante Ferrari con cui si festeggerà il vincitore al termine della gara, o di qualsiasi altra creazione tutta italiana”. Il Gp di Imola, dunque, diventa un veicolo promozionale per l’eccellenza italiana dell’automotive esaltando l’unicità della Motor Valley emiliano-romagnola, il distretto industriale con 16.500 imprese e un export di quasi 5 miliardi di euro. Tra le azioni messe in campo, per un investimento di 5 milioni, il brand “MadeinItaly.gov.it´ che rimanderà a un sito dedicato, una campagna digital e social per un bacino potenziale di oltre 2 milioni di utenti sulle piattaforme dei diversi partner e un’iniziativa in sinergia con Liberty Media, che produrrà 3,2 milioni di impressions nei diversi formati dei canali ufficiali della Formula 1.

NOTIZIE E CURIOSITÀ

Lega/1

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Sette società di Serie A (Atalanta, Fiorentina, Inter, Juventus, Lazio, Napoli e Verona) hanno scritto al presidente della Lega Paolo Dal Pino chiedendo le sue dimissioni ed evocando una possibile denuncia per cattiva gestione con eventuali danni. Oggetto del contendere la trattativa per l’ingresso dei fondi, che avrebbe portato – secondo le sette – a un ritardo nell’assegnazione dei diritti tv a Dazn. Ma nel mirino è pure il presidente federale Gravina che qualche giorno fa ha sollecitato un cambio dello statuto di Lega per abbassare il quorum delle delibere dalla maggioranza qualificata (14 voti) a quella semplice (11). Dal Pino è intenzionato ad andare avanti, dopo aver incassato il sostegno della maggioranza dei club.

Lega/2

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I club di Serie A hanno approvato il progetto di creazione di un centro di produzione televisiva della Lega presso EI Towers. È il primo passo verso la costituzione della media company consentendo alla Lega una razionalizzazione dei flussi distributivi dei segnali televisivi, il miglioramento della qualità degli stessi (1080p 25 frame per secondo), la possibilità di produrre e distribuire i big match in 4K, nonché il trasporto di 12 segnali a partita che permetteranno di realizzare già nel prossimo campionato la remote production di determinati incontri. Presso la stessa struttura opererà la sala Var centralizzata, in collaborazione con la Figc e l’Aia.

TikTok

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Anche il Bologna sbarca su TikTok. Il club rossoblù ha allargato l’offerta digitale, dopo Facebook, Twitter, Instagram, Twich, LinkedIn e YouTube, approdando sulla piattaforma orientata al pubblico più giovane.

Forbes

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È il Barcellona la squadra di calcio di maggior valore al mondo, secondo Forbes che le assegna una valutazione di 4,76 miliardi di dollari, appena sopra al Real Madrid (4,75). Terzo il Bayern a quota 4,215, poi Manchester United (4,2) e Liverpool (4,1). Prima delle italiane e undicesima assoluta la Juventus con 1,95 miliardi di dollari di “enterprise value”, più del doppio dell’Inter (743 milioni) e più del triplo del Milan (559).

Dybala

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Paulo Dybala è il nuovo brand ambassador dei pagamenti digitali Skrill. Contratto di 2 anni stimato in 1 milione di euro. La scelta dello juventino segue una serie di partnership nel mondo del calcio per Skrill, recentemente diventato official payments partner del Milan.

Pogba

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Gli Amazon Studios hanno annunciato un accordo con Paul Pogba. Rientra nell’intesa la nuova docuserie The Pogmentary, che offrirà uno sguardo inedito del calciatore del Manchester United e sarà disponibile su Prime Video nel 2022.

Spagna/1

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Florentino Perez resterà presidente del Real Madrid almeno fino al 2025, dopo la sua rielezione per il suo sesto mandato (quarto di fila) avvenuta in assenza di altri candidati.

Spagna/2

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Dopo il successo della prima partita trasmessa su Twitch – il derby basco Real Sociedad-Athletic Bilbao visto da quasi 1 milione di persone in streaming – la Liga replica domani con Real Sociedad-Siviglia. La partita sarà disponibile in Spagna sui canali GOL, LaLiga e Robert PG (popolare “caster”, cioè commentatore, di Twitch).

Francia

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Il Saint-Étienne, storico club di Ligue 1, è in vendita. L’hanno ufficializzato i due co-presidenti in una lettera aperta ai tifosi. Prezzo fissato a 20 milioni (era stato comprato a 6). Due fondi d’investimento in pole per subentrare a fine stagione.

Serie B

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L’assemblea della Lega di Serie B ha approvato l’offerta al mercato in forma non esclusiva per le dirette tv a pagamento del prossimo triennio 2021-24. Due i pacchetti: uno per le piattaforme satellite e digitale terrestre e un secondo per quella internet comprensiva di Ott e mobile. Sky e Dazn sono entrambe interessate. La B punta a incassare di più dei 24 milioni annui (22 Dazn, 2 Rai) di questo ciclo.

Serie C

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La Sigi, società proprietaria del Catania (Serie C), ha firmato l’accettazione della proposta dell’Agenzia delle entrate relativa al piano di rientro presentato dal club rossazzurro per fare fronte al suo debito con l’erario. L’accordo prevede il pagamento di 5,7 milioni di euro rateizzati in 10 anni con un’ipoteca sul centro sportivo di Torre del Grifo.

Basket

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La Asm Global, società di servizi e gestione delle venues, è stata selezionata per co-gestire le operazioni, eseguire la commercializzazione e supervisionare lo sviluppo di una nuova arena a Cantù. La struttura, da quasi 6.000 posti, verrà completata nella seconda metà del 2023 e diventerà la nuova casa della Pallacanestro Cantù. E a Brindisi il Comune ha assegnato all’associazione temporanea di imprese capeggiata dalla New Basket Brindisi, altro club di Serie A, la gara per la realizzazione del nuovo palasport da 6.400 posti. Il progetto prevede un investimento di 16 milioni. Nel consorzio anche la società dell’ex calciatore Antonio Benarrivo.

Tennis

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Sky Italia e Sportcast, la società controllata dalla Fit che gestisce il canale tv SuperTennis, rafforzano la loro partnership per il 2021 e 2022. Il nuovo accordo amplia la reciproca offerta dei due canali. Su Sky Sport e Now, in simulcast con SuperTennis, andranno in onda 12 tornei, 5 del circuito Atp 500 e 7 del circuito Atp 250. Su Sky Sport e Now anche tutti i nove Atp Masters 1000, Wimbledon e le Atp Finals di Torino. A sua volta, SuperTennis trasmetterà in chiaro, in differita, una gara al giorno di Wimbledon, dei Masters 1000 e delle Atp Finals.

Golf

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Hideki Matsuyama, il primo giapponese a vincere un major di golf, ha incassato 2 milioni di dollari come primo premio del Masters ma molti di più ne guadagnerà dalle sponsorizzazioni. Secondo i calcoli dell’esperto di marketing Bob Dorfman, riferiti da Sportico, questo successo potrebbe valere 600 milioni di dollari in carriera per il giapponese, cioè 20 milioni di contratti commerciali all’anno. Matsuyama era già popolare in Giappone con sponsorship per 8-10 milioni da Lexus, Srixon e Nomura Securities.

Olimpiade

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Sebbene in Giappone riaffiorino dubbi sullo svolgimento dell’Olimpiade di Tokyo, a causa della recrudescenza dell’epidemia, la Technogym si prepara all’ottava partecipazione ai Giochi. L’azienda italiana è official supplier di soluzioni per l’allenamento e di tecnologie digitali per la preparazione atletica dei partecipanti: a Tokyo allestirà 25 centri di allenamento, con 1.500 attrezzature. Technogym, nel frattempo, ha rinnovato la partnership con la Ferrari, a supporto dei piloti e dell’intero team di F1.

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Fonte: https://www.gazzetta.it

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