IMSA, Mid-Ohio: la Acura-WRT batte in volata la Cadillac-AXR

Ricky Taylor e Filipe Albuquerque si portano a casa la gara di Mid-Ohio dell’IMSA WeatherTech SportsCar Championship con una volata finale pazzesca che li ha visti prevalere sulla Cadillac di Felipe Nasr/Pipo Derani (Action Express Racing).

E dire che fino a 60′ dal termine non era sembrata la classica corsa IMSA, ricca di neutralizzazioni, Safety Car e quant’altro che spesso caratterizzano i round della serie statunitense.

Fino a quel momento era apparso tutto tranquillo, poi un incidente fra le GTD ha costretto la direzione gara a mandare in pista la Acura Pace Car e il gran finale è stato tutto da vivere con il fiato sospeso, come andiamo ora a raccontare.

La partenza delle DPi ha immediatamente regalato il primo colpo di scena perché Kevin Magnussen ha peccato di inesperienza; vista sventolata la bandiera verde, il pilota della Chip Ganassi Racing ha accelerato spostandosi verso destra per sfruttare la scia di Derani, ma prima di arrivare alla fatidica riga bianca che lo consentiva. Drive Through inevitabile e danese a scivolare nelle retrovie della Classe con la sua V.R #01.

Al comando è rimasto senza patemi Harry Tincknell con la Mazda RT-24P #55 e il ragazzo della Multimatic Motorsports ha subito fatto vedere che aveva intenzione di andarsene. Dietro di lui, Albuquerque ha tenuto in piazza d’onore la Acura #10 della Wayne Taylor Racing, seguito da Derani con la Cadillac #31 di Action Express Racing, poi Duncan Cameron al volante della Acura #60 griffata Meyer Shank Racing e Tristan Vautier sulla Cadillac #5 di Mustang Sampling Racing/JDC Miller Motorsports.

Magnussen si è ritrovato fanalino di coda, ma ha subito dato prova del suo ottimo passo perché sfruttando pista libera e i doppiaggi altrui, già a metà gara si era rifatto sotto. Derani ha rischiato grosso quando si è trovato davanti la Mercedes di Daniel Morad e una incomprensione tra i due l’ha quasi mandato in testacoda, con Vautier che ha ringraziato superandolo.

Il brasiliano gli ha però risposto poco dopo e la prima girandola di soste ha regalato al suo compagno Nasr la risalita al secondo, superando Albuquerque e mettendosi alle spalle di Tincknell.

Nasr e Vautier hanno anticipato notevolmente la seconda fermata rispetto ai rivali di categoria, ma è rimasto sempre secondo. Quando però ad 1h esatta dal termine la Porsche di Patrick Long è finita piantata nella ghiaia, il Full Course Yellow e la Safety Car conseguenti hanno rimescolato le carte.

Nasr è rientrato per un veloce rabbocco poco prima della chiusura della pit-lane, per poi accodarsi agli altri DPi ed effettuare la sosta di cambio gomme appena questa è stata riaperta, seguendo i rivali. Ciò gli ha dato modo mettersi al comando davanti a Taylor, passato davanti alla Mazda di Oliver Jarvis, alla Acura #60 di Olivier Pla e alle Cadillac di Loïc Duval (#5) e Renger Van Der Zande (#01).

E qui la gara ha preso la classica piega “da IMSA”, arrivando al gran finale da fiato sospeso. Alla ripartenza, con 45’30” da percorrere, Taylor ha messo pressione a Nasr, portandogli un attacco splendido dopo qualche curva che gli ha dato la leadership.

Intanto Van Der Zande si è prima sbarazzato di Duval, poi ha fatto lo stesso con Pla e infine ha sopravanzato pure Jarvis. Ma gli ultimi 10′ non si sono rivelati adatti ai cardiopatici perché era ormai evidente che fossimo al limite con il carico di benzina.

Taylor ha gestito alla grandissima la sua Acura mentre Nasr ha cercato di seguirlo sempre come un’ombra; all’ultimo passaggio non c’è stato modo di passare la ARX-05 della WTR, che vince la volata per 0″368.

Il terzo posto va invece ai mesti Jarvis/Tincknell, che sicuramente ambivano al successo dopo la Pole delle Qualifiche e aver condotto per lunghi tratti. La coppia della Mazda-Multimatic però trova il podio beneficiando del rabbocco finale di carburante cui sono costrette la Cadillac #01 di Van Der Zande/Magnussen (bravissimi a rimontare fino a quel momento, dopo la penalità iniziale) e la Acura di Pla/Cameron.

Davanti a questi si classificano Vautier/Duval, seppur si fossero ampiamente staccati dal gruppetto dei rivali e non siano mai stati in grado di combattere per le posizioni che contano.

#10 Wayne Taylor Racing Acura ARX-05 Acura DPi: Ricky Taylor, Filipe Albuquerque

#10 Wayne Taylor Racing Acura ARX-05 Acura DPi: Ricky Taylor, Filipe Albuquerque

Photo by: Jake Galstad / Motorsport Images

LMP3: dominio e doppio podio per Riley Motorsports

La sfida fra tutte le Ligier della Classe LMP3 va alla Riley Motorsports, che si porta a casa il primo e il terzo posto della categoria con le sue JS P320.

A trionfare sono Gar Robinson/Felipe Fraga con la #74, mai in difficoltà in 2h40′ di gara e sempre al comando senza essere insidiati dagli avversari.

Fra questi abbiamo perso nel finale Jarett Andretti/Oliver Askew: dopo essere stati anche secondi, i due della Andretti Autosport hanno dovuto arrendersi per un problema tecnico accusato dalla loro vettura #36.

La piazza d’onore va a Rasmus Lindh/Dan Goldburg (#38 Performance Tech Motorsports), autori di una grande risalita dal sesto posto già in avvio di gara, per poi consolidare la piazza d’onore anche seguita la neutralizzazione.

Al terzo c’erano invece i ragazzi della Core Autosport, Jon Bennett/Colin Braun, ma un errore alla curva 13 commesso proprio da quest’ultimo a 23′ dalla fine ha danneggiato il posteriore della Ligier #54, con Dylan Murray/Jim Cox che ringraziano portando sul podio la #91 di Riley.

Top5 di categoria anche per la Sean Creech Motorsport (#33 Lance Willsey/Joao Barbosa), seppur impalpabili e sempre più staccati dagli altri anche per via di un Drive Through osservato dopo la prima sosta causa pattinamento anticipato delle gomme (stessa penalità inflitta alla #54).

#74: Riley Motorsports Ligier JS P320, LMP3: Gar Robinson, Felipe Fraga

#74: Riley Motorsports Ligier JS P320, LMP3: Gar Robinson, Felipe Fraga

Photo by: Sam Cobb / Motorsport Images

GTD: Lexus fuori, BMW ringrazia

Sempre molto tirata anche la Classe GT Daytona riservata alle GT3, dove masticano amarissimo gli uomini della Vasser Sullivan. L’ottimo avvio della Lexus #14 di Aaron Telitz/Jack Hawksworth aveva fatto assaporare un bel successo alla RC F giallonera, fino a quando la sospensione posteriore sinstra non ha ceduto. In quel momento eravamo quasi al giro di boa e Hawksworth ha provato a raggiungere i box per le riparazioni, ma senza poter poi tornare in azione per i troppi danni riportati.

E qui il ringraziamento lo porgono Robby Foley/Bill Auberlen, sempre in agguato come dei falchi con la BMW M6 #96, pronti a sfruttare qualsiasi occasione. La coppia della Turner Motorsport aggiunge un altro bel successo di Classe al loro già ricco ed invidiabile palmarès, battendo la Lexus #12 di Frankie Montecalvo/Zach Veach.

Il duo della Vasser Sullivan, scattato dal quarto posto, se non altro sono la nota positiva per il loro team grazie alla bella rimonta, sfruttando anche il periodo di FCY/SC verificatosi ad un’ora dal termine.

Questo è avvenuto quando era incominciata proprio l’ultima girandola di soste. Le Porsche di Long (#16 Wright Motorsports) e Laurens Vanthoor (#9 Pfaff Motorsports) hanno raggiunto assieme alla Mercedes #28 di Michael De Quesada (Alegra Motorsports) il tratto finale, cercando un varco per passarsi al “Carousel”.

Un contatto fra le due Porsche ha spedito in ‘pendolo’ la 911 di Long nella ghiaia della curva 13, restando piantata lì con la posteriore destra forata (e impossibilitata a rientrare perché già superata la linea d’ingresso della pit-lane). La Porsche ha dovuto attendere il carro attrezzi per uscire dalla via di fuga e la SC ha messo tutti in fila, ma i giudici non hanno preso provvedimenti sull’accaduto.

In tutto ciò, salgono così al terzo posto Madison Snow/Brian Sellers con la Lamborghini #1 della Paul Miller Racing. I due hanno combattuto aspramente per tutto l’evento con la Aston Martin #23 di Roman De Angelis/Ross Gunn (Heart of Racing), i quali si devono accontentare del quarto posto, seguiti dalla Acura NSX # 76 preparata dalla Compass Racing per Jeff Kingsley/Mario Farnbacher

Vanthoor, in equipaggio con Zach Robichon, alla fine è sesto, con dietro l’Audi R8 #39 di Jeff Westphal/Richard Heistand (CarBahn with Peregrine Racing) e le Acura di Gradient Racing (#66 Till Bechtolsheimer/Marc Miller) e Magnus with Archangel (#44 John Potter/Andy Lally). Completano la classifica la Mercedes di Morad/De Quesada e la Porsche di Rob Ferriol/Katherine Legge (#88 Team Hardpoint EBM).

#96 Turner Motorsport BMW M6 GT3, GTD: Robby Foley, Bill Auberlen

#96 Turner Motorsport BMW M6 GT3, GTD: Robby Foley, Bill Auberlen

Photo by: Richard Dole / Motorsport Images

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Fonte: https://it.motorsport.com

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