Mir: “Valentino è il Michael Jordan delle moto”. Quartararo: “Il mio idolo”

Valentino Rossi ha annunciato il suo ritiro e in conferenza stampa i piloti presenti hanno voluto ricordare quanto sia stato la loro grande ispirazione. Infatti quando alcuni di loro nascevano, il numero 46 era già campione…

Al GP di Stiria, la classica conferenza stampa del giovedì pomeriggio ha seguito l’annuncio del ritiro di Valentino Rossi. Parole commoventi per tutti gli appassionati, il paddock e i piloti che saranno in pista con il numero 46 per l’ultima volta. Presenti nella giornata si apertura del GP di Stiria il leader di classifica Fabio Quartararo, il Campione del Mondo in carica Joann Mir, il francese Johann Zarco, lo spangolo Maverick Viñales, il portoghese della Ktm Miguel Oliveira e il sostituto di Morbidelli, Cal Crutchlow, che per questa gara sarà compagno di squadra di Vale.

Quartararo, carico e in forma

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Il giovane francese ha atteso con ansia la ripresa del campionato. In estate si è rilassato e allenato per arrivare in forma sia di testa che di corpo. Il ritiro di Rossi è toccante, infatti quando Fabio è nato (nel 1999), Valentino aveva già in tasca due titoli iridati…: “Sto gareggiando con lui ed è triste non poterlo fare l’anno prossimo. Mi ha fatto credere di voler diventare campione di MotoGP. Da piccolo andavo davanti al suo box per chiedere una foto. Carriera eccezionale: è leggenda ed è il mio idolo ancora”.

Zarco rinsegue ma non molla

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Johann è secondo in campionato a 34 lunghezze dal connazionale della Yamaha. Anche per lui il ritiro di Rossi segna una svolta nel Motomondiale: “Sarà strano, grazie a Vale per quello che ha dato. È riuscito a cambiare la visione delle moto nel corso di anni 2000. Quando parli con qualcuno che non ne sa di due ruote, sicuramente conosce Rossi, e questo dice qualcosa. Sapevamo che questo giorno sarebbe arrivato. La sua carriera è stata talmente lunga che è diventato nostro idolo e abbiamo potuto correre con lui. Pochi sportivi hanno avuto una carriera così lunga e realizzare i sogni di tanti bambini. Il modo in cui ha corso è sempre stato il suo stile, un approccio diverso da tutti”.

Mir iridato contro Rossi

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Il numero 36 della Suzuki è uno dei pochi in griglia a porter vantare un titolo mondiale con Vale in pista: “Per me è stato privilegio gareggiare con Rossi. Probabilmente ero più agitato di lui quando ha parlato. Momento difficile perché sembrava non dovesse mai arrivare. Penso che abbia tutto per godersi la vita e sono contento per lui. Lui è il Michael Jordan delle moto. Sarà difficile rivedere un altro Rossi nella storia e gli auguro ogni fortuna e di rivederlo nel paddock nel 2022”.

Viñales, avversario e compagno

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Maverick, nonostante la sua età, ha avuto la fortuna e il privilegio di essere nello stesso box del Dottore, ma anche di battagliarci gomito contro gomito: “Era il mio punto di riferimento quando ero ragazzino. Quando ho cominciato ad amare le moto è quando ho iniziato a vederlo: come festeggiava, come vinceva. Quando sono cresciuto ho avuto l’opportunità di condividere box e impressioni. È il mio idolo, riferimento da quando avevo 3 anni. È triste ma allo stesso tempo dobbiamo dirgli grazie perché ha fatto crescere la MotoGP tantissimo. Grande fortuna poter condividere con lui emozioni, dalle lotte in pista ai bei momenti. Per me quello che resta è che al di fuori della pista è stata grande persona e lui è il top assoluto delle moto. È il dio delle moto. Avremmo voluto gareggiare con lui per sempre”.

Oliveira concentrato per la gara

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Oliveira corre in casa, o meglio. La Ktm di Oliveira corre in casa. Tante aspettative sul pilota portoghese che, con la moto arancione, è l’unico ad aver interrotto il dominio Ducati in Austria, ma la commozione per il ritiro di Rossi non manca: “Difficile aggiungere altro, ma credo che per molti di noi è stato un punto di riferimento e quando eravamo piccoli era facile legarsi a lui. Dopo tutte quelle vittorie, la gente lo amava anche quando andava meno bene e lì ci siamo resi conto della potenza della sua immagine e dell’influenza sul paddock. Avremo tutti voluto più momenti privati con lui, ma già esserci in pista è stato un onore”.

Crutchlow, spalla a spalla con Rossi

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In Austria il collaudatore inglese della Yamaha prenderà il posto dell’infortunato Franco Morbidelli al fianco di Valentino Rossi. Un grande onore per Cal, che torna ad essere compagno di Marca con il numero 46: “Tornare è una grande storia, nel team Petronas come suo compagno in questo importante weekend. Anche io ero giovane quando vinceva le prime gare, gareggiavo nel Bsb e mi piaceva guardarlo. Quando sono arrivato in Yamaha, lui era la Yamaha. Abbiamo battagliato tanto nel 2013 ed è stato molto divertente. Quello che ha fatto per questo sport è incredibile. Non importa dove sei nel mondo. Se parli di moto parli di Rossi. È un’icona sportiva talmente grande… ne esistono poche. Io mi sono ritirato a 35 anni e non avrei potuto continuare per altri 7. E lui è incredibile e sta anche andando più veloce del passato e dimostra in che condizioni fisiche e mentali è. Non smetterà mai di imparare e riesce sempre ad essere con i migliori”.

Fonte: https://www.gazzetta.it

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