Antonio Giovinazzi in Formula E con Dragon-Penske

Chiusa una porta, si possono aprire portoni. Il futuro di Antonio Giovinazzi nel mondo del motorsport è ancora tutto da scrivere e la scelta della Sauber-Alfa Romeo di scaricarlo dalla F1 delinea scenari molto interessanti.

Per prima cosa, la più importante, il pugliese rimane nell’orbita della Ferrari. Questo darà modo al nativo di Martina Franca di essere terzo pilota della Scuderia in F1, ma anche preparato e aggiornato su tutti i programmi collegati direttamente al Cavallino Rampante.

Nell’immediato, però, il suo impegno sarà in Formula E con il team Dragon/Penske Autosport, che ne ha ufficializzato l’ingaggio per la prossima stagione aggiungendolo al rinnovato Sergio Sette Camara.

“Da quando è stato evidente che non avrei potuto continuare in Formule 1 l’anno prossimo, ho deciso di partecipare al Mondiale di Formula E – dice Giovinazzi – E’ una categoria che ho sempre seguito e sono impaziente di unirmi a Dragon/Penske Autosport per prendere parte al campionato elettrico con cui feci già un test tre anni fa”.

“Voglio ringraziare Jay Penske, che ha dimostrato subito grande interesse verso di me. Potrò provare la macchina nei test di Valencia a fine mese, ci attende un anno fantastico e farò del mio meglio per consentire alla squadra di affermarsi!”

Jay Penske, proprietario e direttore del team, ha aggiunto: “Antonio fa parte dei piloti più talentuosi al mondo e sono contentissimo di averlo con noi. Assieme a lui e Sergio abbiamo una delle squadre più forti della griglia”.

Ciò significa che Giovinazzi potrà essere libero da agosto in avanti, una volta conclusa l’annata delle monoposto elettriche, potendo quindi sfogliare la margherita e le proposte che avrà sul tavolo.

Il legame con Maranello è un viatico preziosissimo per capire se e come rientrare in Formula 1 nel 2023, ma non solo. Come noto, in Ferrari si stanno preparando per il ritorno nel mondo dei prototipi con la Hypercar proprio in quell’anno e il 27enne potrebbe essere uno dei possibili candidati ad un sedile.

Fra l’altro ricordiamo che lo stesso “Giovi” non è nuovo alle corse endurance, avendo partecipato alla 24h di Le Mans con la 488 GTE Pro nel 2018 e fatto esperienze in ALMS ed ELMS anche con una LMP2.

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Infine un altro scenario interessante è quello legato al team Penske, che come sappiamo corre anche in IndyCar: Antonio effettuerà un test con una di queste vetture per capire eventuali ed ulteriori opportunità di una carriera che è tutt’altro che finita con le scelte di Frédéric Vasseur e soci, ma che può svoltare in altri ambiti.

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Fonte: https://it.motorsport.com

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