Penske: “Ci piacerebbe portare il WEC ad Indianapolis”

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Penske aveva già detto che gli sarebbe piaciuto avere un appuntamento fisso endurance nella casa della Indy 500, che ha acquistato insieme alla IndyCar Series nel novembre 2019.

Il WEC potrebbe correre sul percorso stradale di Indianapolis, col Team Penske che è presente in griglia quest’anno in LMP2 e sta seguendo lo sviluppo della Porsche LMDh per il 2023.

“Creare un nuovo evento internazionale di sportscar sul layout ‘roval’ utilizzato per il Gran Premio degli Stati Uniti nel periodo 2000-2007 è in cima alla mia lista”, ha detto Penske, presente a Spa lo scorso fine settimana.

“Ne stiamo discutendo in questo momento, per ora non c’è niente da annunciare, ma sarebbe fantastico. Ho parlato con Frederic Lequien, capo del WEC, e ho detto che potremmo avere un interesse”.

“Per quanto riguarda Indianapolis, le nostre braccia sono spalancate: venite a correre, avremo il posto pronto ad ospitarvi!”.

Lequien ha detto che sarebbe favorevole ad avere un secondo round del WEC negli Stati Uniti nelle stagioni future, dato che il campionato si espanderà oltre il suo attuale programma di sei gare, riduzione messa in atto dalla scorsa stagione a seguito della pandemia di COVID.

Detto ciò, ha anche allontanato però l’ipotesi che si vada in Nord America – dove già si corre la 1000 Miglia di Sebring – a breve termine.

“Gli Stati Uniti sono un mercato molto importante per noi: sarebbe stupido escludere un’opportunità come questa – ha detto Lequin – Se vogliamo allargare il campionato, perché non avere una seconda gara negli Stati Uniti? Ma nel prossimo futuro questo non è qualcosa che può accadere. E’ importante visitare diversi paesi”.

Roger Penske, Team owner Penske Racing

Roger Penske, Team owner Penske Racing

Photo by: JEP / Motorsport Images

Penske ha anche parlato per la prima volta sulla possibilità di ospitare un round dell’IMSA SportsCar Championship sul layout interno che incorpora sezioni dell’ovale a metà dello scorso anno.

“Siamo più avanti nei discorsi con l’IMSA: entrambi ci darebbero lo stesso beneficio dato che l’evento è di grande portata. Vogliamo fare una gara endurance, non quelle sprint”.

Il capo dell’IMSA, John Doonan, ha ammesso che sarebbe favorevole ad aggiungere un altro evento del genere alle già fissate Daytona, Sebring, Watkins Glen e Road Atlanta che compongono l’Endurance Cup, ma che per il momento il calendario rimarà tale.

Il percorso stradale di Indianapolis ha ospitato un round del Grand-Am Road Racing Championship nel 2012-2013 e, dopo l’acquisizione dell’American Le Mans Series da parte della Grand-Am, un round della nuova serie unificata IMSA nel 2014.

Penske ha invece allontanato l’ipotesi sulla possibilità di un ritorno della F1 a Indy, dopo che Miami e Las Vegas si aggiungono ad Austin.

“Ci piacerebbe avere una gara di F1, ma penso che in questo momento siamo un po’ in secondo piano”.

Il percorso stradale di Indianapolis è stato modificato prima della prima gara IndyCar sul layout nel 2013, che è diventato una parte tradizionale del programma della serie.

Il ‘roval’ ospita anche la 8h dell’Intercontinental GT Challenge dal 2020.

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Fonte: https://it.motorsport.com

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