La palla di cristallo di OmniAuto.it: previsioni per il 2014

Un 2014 all’insegna del pressing. Parliamo della pressione (legittima) che l’Ania, ossia la Confindustria delle Compagnie, opererà nei confronti del Governo Letta. Il motivo? Le Assicurazioni hanno trovato terreno fertile presso il ministero dello Sviluppo economico, che ha “costruito” un disegno di legge particolare: sostanzialmente, ricalca tutte le posizioni delle Compagnie in àmbito Rc auto. Così, dopo il risarcimento in forma specifica e l’abolizione della cessione del credito, ora si punta al dimezzamento dei rimborsi per le macrolesioni (parliamo di gravi incidenti). Per ridurre i costi gravanti sul sistema assicurativo e sulla collettività, verranno introdotte le nuove tabelle risarcitorie del danno biologico. Questo determinerà la furia dell’Associazione vittime della strada, secondo cui un giovane di 35 anni che subisce un danno biologico del 50% (perdita totale dell’avambraccio o totale di una mano) è oggi risarcito, come previsto dalle tabelle milanesi, con un ammontare che va da un minino di 384.000 euro fino a un massimo di 480.000 euro (compresa la personalizzazione): con le nuove tabelle, il risarcimento verrà brutalmente abbassato a 240.000 euro.

LA RIFORMA DEL CODICE DELLA STRADA

Nel 2014, la nostra palla di cristallo ci mostra una riforma del Codice della strada: le regole verranno semplificate, ci sarà un numero nettamente inferiore di articoli. Saranno eliminati finalmente tutte le ridondanze, anche perché il Codice del 1992 è stato poi modificato da 70 decreti dei vari Governi che si sono succeduti. Sul possibile reato di omicidio stradale (visto che la pirateria è in crescita, con morti e feriti al seguito), si scatenerà la polemica. Oggi, nel caso di sinistro mortale o con gravi lesioni fisiche provocato da un guidatore in pesante stato d’ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti, scatta il reato di omicidio colposo (dovuto cioè a imperizia, negligenza o imprudenza): così dice il Codice penale. La reclusione parte da un minimo di 3 anni (la scelta più frequente dai giudici) a teorici 10 anni. Inoltre la patente viene revocata temporaneamente. Col reato di omicidio stradale (si configura se il conducente aveva un tasso alcolemico oltre 1,5 grammi era sotto effetto di droghe), la reclusione andrebbe da 8 a 18 anni (e la patente verrebbe revocata per tutta la vita). Ma ci saranno forti resistenze in Parlamento, come accade ormai da 3 anni.

GUARDRAIL, CONTROLLI A TAPPETO

La più grave disgrazia stradale mai verificatasi in Italia (bus di Acqualonga, Avellino, 40 morti a luglio 2013) lascerà il segno. Si faranno sentire i Grillini. Che già a metà dicembre si sono scatenati in Parlamento: “La barriera di contenimento che ha ceduto in occasione dell’incidente sull’autostrada A16, all’altezza del viadotto Acqualonga, causando la caduta di un pullman e 39 vittime, era a norma? Poteva o doveva essere sostituito? Per accertare le cause dell’incidente è stata avviata una commissione interna al ministero dei Trasporti? E, se sì, vi svolge un qualche ruolo il dottor Mauro Coletta, oggi direttore della struttura di vigilanza sulle concessionarie autostradali ma, fino al settembre 2012, in capo alle attività di vigilanza dell’Anas sull’esecuzione dei lavori di costruzione delle opere date in concessione e di controllo della gestione delle autostrade?”. Risultato, controlli a tappeto sui guardrail della rete autostradale italiana, per capire se siano in regola e se siano in grado di svolgere il proprio mestiere: contenere le uscite di strada dei veicoli.

CAR SHARING: STRABOOM

A Milano, capitale d’Italia della “auto in condivisione” (car sharing , questo moderno tipo di utilizzo della macchina si diffonderà sempre di più. E otterrà successo, perché gli utenti ne apprezzano la comodità: si ha una macchina nuova (una smart o una Fiat 500), che dà un certo ritorno d’immagine (una vettura sfiziosa, per guidatori di qualsiasi età), con un meccanismo pratico di pagamento. Questo spingerà le Società di noleggio ad abbassare la quota trattenuta sulla carta di credito in caso di noleggio: il car sharing ti addebita solo quello che spendi; il noleggio a lungo termine prevede il pagamento a fine servizio (esempio, 100 euro per tre giorni), più il blocco su carta di credito che dura anche 20 giorni (per 100 euro, vengono bloccati almeno 500 euro). Senza considerare che la franchigia per danni o furto del car sharing è di 500 euro, mentre schizza a 1.500 euro per il noleggio. In più, col car sharing, non si paga l’Area C (il ticket milanese), la sosta su strisce blu. E la sosta su strisce gialle (residenti) è libera: un super vantaggio in una città dove per trovare un parcheggio si impazzisce. Il car sharing si estenderà in altre metropoli. Anche se, purtroppo, non troverà molto spazio al Sud, specie nelle città dove i furti delle macchine sono molto più diffusi. Un’Italia, nel 2014, sempre più spaccata in due: Rc auto bollenti nel Meridione e niente car sharing. Due spie di questo fenomeno. Fonte: https://it.motor1.com

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