MotoGP, Marquez: “Continuare? A volte mi chiedo se ne valga la pena…”

L’otto volte iridato analizza il suo momento in un’intervista a L’Equipe: “Il mio braccio non è più lo stesso e ogni caduta può causare la diplopia. Ma il titolo resta un obiettivo”. Domenica il GP Francia a Le Mans

Federico Mariani

Nella mente di Marc Marquez c’è un solo obiettivo: il titolo iridato in MotoGP. Prima di coronare il grande sogno, però, bisogna affrontare gli incubi, con lo spettro degli infortuni che continua a tormentarlo dal 2020. Prima la frattura all’omero destro a Jerez, poi la diplopia riapparsa per due volte negli ultimi sette mesi: problemi che hanno minato la fiducia dell’otto volte iridato, asso della Honda, come lui stesso ha ammesso in un’intervista al quotidiano francese L’Equipe.

i dubbi di marc

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Marquez, infatti, si è interrogato sull’ipotesi di lasciare il Motomondiale dopo tanti anni. Dubbi che ancora lo sfiorano: “Ogni tanto mi chiedo se valga la pena continuare a correre. Finora la mia risposta è sempre stata affermativa. So di correre molti rischi, ma è così che ho vinto otto titoli mondiali”. I tempi dei sei titoli in sette stagioni dal 2013 al 2019, però, sono lontani, con uno stile di guida da reinventare alla luce dei problemi fisici attuali: “Ora guido facendo i conti con un braccio che non è lo stesso. Per sopperire a questo limite devo usare di più le gambe per controllare la moto. E so che devo evitare a tutti i costi un nuovo colpo alla testa per evitare possibili problemi di vista…”.

marquez ci spera

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La diplopia resta dunque uno spauracchio con cui Marquez deve necessariamente fare i conti ogni volta che sale in sella: “I medici mi hanno spiegato che il mio nervo ottico può risentire non solo della violenza dell’impatto, ma anche dell’angolazione del colpo ricevuto. Di conseguenza gli effetti di una caduta possono essere incerti”. Il timore per un eventuale incidente, però, non basta a sopire il coraggio di Marc, che, nonostante la sfortuna, non smette di puntare in alto: “Lottare ancora per il podio e la vittoria mi motiva. Sì, sento nel mio cuore che giocarsi il titolo è ancora un obiettivo realizzabile”.

Fonte: https://www.gazzetta.it

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