Motomondiale, quando il  numero di gara diventa un talismano: dal 46 di Rossi e il 93 di Marquez in poi

Cabala, scaramanzia, incantesimo, esorcismo, superstizione, talismano, portafortuna. Scegliete pure voi il termine che ritenete più adatto da dare a quei piloti che hanno un legame indissolubile con un numero di gara, rinunciando pure al tanto agognato “numero 1” quando avevano vinto un titolo mondiale. Di esempi ce ne sono a decine, primo fra tutti il 46 di Valentino Rossi con cui ha sempre gareggiato nelle sue stagioni mondiali. La ragione? Il 46 lo utilizzò il padre Graziano quando nel 1979 (l’anno di nascita del figlio) vinse tre Gran Premi con la Morbidelli 250 e quel numero lo ha voluto Valentino. E non si può certo dire che non gli abbia portato fortuna… Oltre a Vale ce ne sono altri: da Marc Marquez e il suo 93, al 7 Di Barry Sheene e il 34 di Kevin Schwantz. Vediamoli.

Fonte: https://www.gazzetta.it

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