WEC | Bahrain, 3a Ora: Toyota e Ferrari al comando al tramonto

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Toyota e Ferrari sono al comando della 8h del Bahrain, ultimo atto del FIA World Endurance Championship 2022 che ha visto andare in archivio i primi 180′ di corsa, col sole che sta pian piano tramontando sul tracciato di Sakhir.

La gara è stata neutralizzata per tre volte in questa prima parte. Al via un testacoda di Christian Ried alla curva 10 ha richiesto l’intervento della Safety Car per dare modo al pilota di Dempsey-Proton Racing di ripartire, poi si sono verificati due Full Course Yellow.

Il primo per la foratura della posteriore sinistra da parte della Ferrari #71 di Pierre Ragues, che ha perso il copertone in prossimità dell’ultima curva, mentre il secondo è avvenuto quando la Peugeot di Paul Di Resta ha accusato un problema momentaneo al cambio fermandosi nell’erba dopo la curva 1, per poi ripartire.

#22 United Autosports USA Oreca 07 - Gibson LMP2: Philip Hanson, Filipe Albuquerque, William Owen

#22 United Autosports USA Oreca 07 – Gibson LMP2: Philip Hanson, Filipe Albuquerque, William Owen

Photo by: JEP / Motorsport Images

A livello assoluto e in Classe Hypercar sono le GR010 Hybrid a dettare il passo fin dalla partenza, con la #8 di Buemi/Hartley/Hirakawa che è incalzata dalla #7 dei loro compagni Conway/Kobayashi/López.

Entrambe le giapponesi hanno beneficiato dei problemi avuti in casa Peugeot per allungare sensibilmente ed ora non hanno rivali. La 9X8 #94 affidata a Duval/Menezes/Müller è terza, ma anch’essa si è dovuta fermare per un reset dei sistemi mentre era in corso il secondo FCY sopracitato, mentre la #93 del trio Di Resta/Jensen/Vergne è scivolata quinta dopo le noie.

Purtroppo è solo una comparsa la Alpine A480-Gibson LMP1 #36 guidata da Negrão/Lapierre/Vaxivière. La vettura del Team Signatech non ha il passo per tentare di incrociare le armi con le Toyota e fin da subito è scomparsa nelle retrovie della graduatoria, risalendo ora quarta superando la singhiozzante Peugeot #93.

In Classe LMP2 è sempre grandissima bagarre tra le Oreca 07-Gibson: dopo diverse sportellate e sorpassi, la #31 di WRT (Frijns/Gelael/Rast) è passata in testa superando le due vetture della United Autosports USA affidate a Lynn/Jarvis/Pierson (#23) e Albuquerque/Hanson/Owen (#22).

La #10 di Vector Sport (Bourdais/Cullen/Van Der Zande) si è ripresa dopo un problemino ed è quarta, la Top5 vede la presenza anche della #28 di Jota (Rasmussen/Jones/Aberdein), che ha passato la #9 della Prema (Kubica/Colombo/Delétraz) e la sorellina #38 (Da Costa/Stevens/Gonzalez).

In Top10 troviamo pure la #34 di Inter Europol Competition (Gutiérrez/Smiechowski/Brundle), la #41 del RealTeam by WRT (Nato/Andrade/Habsburg) e la #83 di AF Corse condotta da Perrodo/Nielsen/Rovera, i quali sono leader della sottocategoria PRO/AM nonostante una sosta più lenta per sostituzione del muso.

Dietro al team tricolore ci sono i loro rivali di categoria con la #35 di Ultimate (J.Lahaye/M.Lahaye/Heriau) attualmente seconda e la #45 di Algarve Pro Racing (Thomas/Allen/Binder), divise dalla #1 del Richard Mille Racing Team (Milesi/Chatin/Wadoux) che ha avuto alcuni problemi in avvio fermandosi ai box dopo circa 30′.

Chiude lo schieramento LMP2 la #44 di ARC Bratislava (Konôpka/Beche/Bradley), quarta PRO/AM e protagonista di una partenza da mani nei capelli che poteva costare un incidente e vittima di un contatto con la Ferrari #71.

#52 AF Corse Ferrari 488 GTE EVO GTE-PRO: Miguel Molina, Antonio Fuoco

#52 AF Corse Ferrari 488 GTE EVO GTE-PRO: Miguel Molina, Antonio Fuoco

Photo by: JEP / Motorsport Images

La sfida tra Ferrari e Porsche in Classe LMGTE PRO si è subito infiammata con un paio di sportellate e brividi a ripetizione ad ogni staccata. Al via le 911 RSR-19 hanno preso il comando con la #92 di Estre/Christensen seguita dalla #91 di Lietz/Bruni, che presto si è trovata attaccata dalla 488 #52 di Molina/Fuoco.

In questo caso, Fuoco è riuscito a scavalcare Bruni dopo essere arrivato un paio di volte ai ferri corti col rivale, il quale ha pian piano visto avvicinarsi anche la Rossa #51 dei Campioni in carica Pier Guidi/Calado nelle mani del britannico, anch’esso capace di passarlo poco prima della sosta.

Il colpaccio per gli alfieri di AF Corse è sopraggiunto proprio in fase di pit-stop, quando Calado ha potuto fermarsi con il regime di FCY appena entrato in essere e quindi mantenendo un ampio margine su tutti gli inseguitori che avevano già effettuato la sosta.

Il secondo FCY ha invece favorito la Chevrolet Corvette C8.R #64 preparata da Pratt&Miller per Milner/Tandy, che inizialmente era dispersa e lontanissima dalle altre avversarie di categoria.

In questo modo la vettura americana ha potuto guadagnare la seconda piazza alle spalle della Ferrari #51, perdendola però sul finale della terza ora a vantaggio della Ferrari #52 che Molina aveva portato con grinta nuovamente davanti alla Porsche #92, e con la #91 quinta.

Ferrari davanti anche in LMGTE AM con le Iron Dames Frey/Gatting/Bovy che hanno riguadagnato il primato con la 488 #85 beneficiando del Drive Through comminato alla Ferrari #54 di AF Corse (Cassidy/Flohr/Castellacci) per non aver rispettato correttamente le procedure di FCY.

La lotta per il titolo è invece apertissima, dato che le Aston Martin #98 di NorthWest AMR (Dalla Lana/Pittard/Thiim) e #33 di TF Sport (Keating/Sørensen/Chaves) sono in lizza per l’ultimo gradino del podio, seguite dalle Porsche #46 del Team Project 1 (Cairoli/Pedersen/Leutwiler), #56 del Team Project 1-Inception Racing (Barnicoat/Hyett/Jeannette) e #86 di GR Racing (Pera/Barker/Wainwright).

Ottava è risalita la Ferrari #60 della Iron Lynx, superando la #21 di AF Corse (Mann/Vilander/Ulrich), con la Aston Martin #777 di D’Station Racing/TF Sport (Fujii/Hoshino/Fagg) che completa la Top10.

In fondo alla classifica ci sono invece le due Porsche di Dempsey-Proton Racing nelle mani di Priaulx/Ried/Tincknell (#77) e Lindsey/Poordad/Heylen (#88), divise dalla Ferrari #71 di Spirit Of Race (Dezoteux/Ragues/Aubry) attardata dalla sopracitata foratura e da un Drive Through per il contatto con la #44.

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Fonte: https://it.motorsport.com

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