Marc Marquez e MotoGP™: un decennio indimenticabile

Il 7 aprile 2013 al Lusail International Circuit Marc Marquez esordisce in MotoGP™. Fin da quei primi momenti il pilota del team Repsol Honda ha dimostrato di essere tutt’altro che ordinario. Quella sera sale sul podio per la prima volta. In dieci anni ha fatto la storia firmando una nuova era nella top class.

In Honda dopo il ritiro di Casey Stoner, Marquez irrompe e lascia subito il segno. Dopo quel primo podio in Qatar nel Gran Premio successivo conquista la sua prima vittoria in quel di Austin: così è iniziato il suo idillio con il Circuit of the Americas. Ma il meglio deve ancora venire. Il numero 93 regala subito momenti indimenticabili con tanto talento e una personalità unica in pista e anche in fase di sorpasso, come ad esempio l’ultimo portato ai danni di Jorge Lorenzo a Jerez o nei confronti di Valentino Rossi al ‘cavatappi’ di Laguna Seca. Cade pesantemente al Mugello in prova mentre nel GP di Australia viene squalificato a causa di un errore nel conteggio dei giri: A fine anno diventa il pilota più giovane a vincere un titolo mondiale in MotoGP™.

L’inizio della seconda stagione nella classe regina è semplicemente devastante. Con tre titoli iridati vinti – uno in ogni categoria – Marquez fa sue tutte le prime dieci gare dell’anno, dal Qatar a Indianapolis. A Brno è il suo compagno di box Dani Pedrosa a interrompere questa striscia di successi. Dopo aver eguagliato Mick Doohan con 12 vittorie nella stessa stagione nella top class e aver chiuso i giochi in Giappone, il pilota HRC termina l’anno con 13 successi: un record.

Dopo quell’eccezionale 2014, l’anno dopo Marquez non riesce a ripetersi sugli stessi livelli. Vince ad Austin ma poi per tornare sul gradino più alto del podio deve attendere fino al Sachsenring. Il 2015 si accende con il contatto che in Argentina vede al centro Marquez e Rossi dopo che i due si erano toccati all’ultima curva ad Assen. La tensione tra i due raggiunge l’apice nel GP di Malesia con il noto contatto che vede Marquez finire a terra mentre Rossi viene penalizzato per l’ultimo GP in programma a Valencia dove Jorge Lorenzo vince il suo terzo mondiale in MotoGP™.

Spesso si dice che si impara di più dalle sconfitte e questo è anche il caso di Marquez che adotta un approccio più maturo. Vince al COTA e al Sachsenring, per poi trionfare a Motegi dove si laurea ancora una volta campione del mondo battendo Rossi e Lorenzo.

Nuovi avversari nella lotta per il mondiale nel 2017 per lo spagnolo. Lorenzo passa in Ducati mentre Marquez deve vedersela con Andrea Dovizioso in sella alla Desmosedici. Viñales, Rossi e Pedrosa danno del filo da torcere a Marquez che però vince il suo sesto mondiale. Dovizioso batte lo spagnolo in due duelli memorabiii a Spielberg e in Giappone. Ci si gioca tutto nell’ultimo appuntamento dell’anno previsto a Valencia. Marquez rischia grosso, sfida le leggi della fisica con un gran salvataggio che gli vale il Campionato.

Il 2018 inizia col botto e con la vittoria in Qatar di Dovizioso. Zero punti per il numero 93 in Argentina dopo un nuovo contatto con Valentino Rossi: Marquez vince tre gare di fila – a fine anno saranno nove – e conquista altri quattro podi che gli valgono la settima corona mondiale.

Il 2019 è l’anno dei record. La stagione si apre con un altro epico duello che lo vede protagonista con Dovizioso a Lusail mentre ad Austin cade. Nelle 17 gare che seguono arriva sempre o primo o secondo. 12 vittorie, sei secondi posti e 420 punti gli regalano un’altra annata da record e uno spettacolare ottavo mondiale. Nel GP di Thailandia è la volta di un bel testa a testa con il rookie Fabio Quartararo (Monster Energy Yamaha MotoGP™).   

Il 2020 è l’anno del Covid: Marquez rinnova con Honda per altre quattro stagioni e ha la prima occasione di raggiungere i nove titoli mondiali vinti da Rossi. Le cose però vanno diversamente. Nel primo Gran Premio che va in scena a Jerez tenta una storica rimonta ma Marc è vittima di un brutto highside che lo disarciona dalla moto causandogli la frattura dell’omero destro. Si opera e tenta il ritorno in pista già la settmana successiva ma dopo alcuni test nelle prove libere decide di prendersi del tempo per rimettersi del tutto. Purtroppo però arriva una ricaduta mentre si trova a casa ed è quindi necessaria una nuova operazione. La sua stagione termina in anticipo.

Dopo la terza operazione Marquez torna in azione nel terzo Gran Premio del 2021 al Portimao dopo 265 giorni. Sul bagnato di Le Mans riassapora il gusto di trovarsi al comando mentre torna alla vittoria al Sachsenring. Ad Assen cade in prova ma ciò non lo ferma, poi regala spettacolo in occasione di un bellissimo duello che lo vede protagonista con Pecco Bagnaia (Ducati Lenovo Team) al MotorLand. Altre due bellissime vittorie le conquista ad Austin e Misano. Tutto sembra andare per il meglio ma una caduta riportata in allenamento gli causa nuovamente un problema di diplopia. 

Marquez torna di nuovo in pista. Nel Warm Up del GP di Indonesia è vittima di un altro brutto highside che lo porta a fermarsi per due weekend di gara per poi tornare in pista nel GP delle Americhe. Arriva al COTA da favorito ma un problema meccanico al via lo porta a scattare dalla 24^ casella: al termine di una grandissima rimonta è sesto.

Nel weekend del GP d’Italia al Mugello annuncia la sua intenzione di sottoporsi alla quarta operazione al braccio destro per cercare di salvare la sua carriera dopo aver guidato con delle serie limitazioni. Torna in azione nel Test di Misano e dopo un primo GP ad Aragon davvero intenso, a Motegi dopo tre anni riassapora il gusto della pole position. In Australia centra il podio numero 100 in top class.

Dopo un inverno senza infortuni, il primo dopo tanto tempo e con Honda che punta a tornare al vertice, Marquez si lascia alle spalle il suo primo decennio in MotoGP™ e si prepara a scrivere una nuova pagina di storia nel Campionato del Mondo MotoGP™.