WRC | Toyota: Ogier leader ma centellinato per proteggere Kalle?

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Mettiamo subito le cose in chiaro: Sébastien Ogier è contento del suo attuale programma con Toyota Racing, che lo vede coinvolto nel WRC part-time in eventi selezionati e mirati a lottare sempre per la vittoria. Partendo da questo presupposto, però, è bene cercare di analizzare l’avvio del Mondiale Rally 2023, con l’8 volte iridato al comando con i suoi 56 punti accumulati nelle due gare (su 3) disputate sino a ora.

I due successi ottenuti al Rallye Monte-Carlo e al Rally del Messico hanno posto Séb in testa alla classifica Piloti pur avendo saltato a piè pari il Rally di Svezia (vinto da Ott Tanak). 56 punti contro i 53 del primo inseguitore, Thierry Neuville, e i 52 del compagno di squadra e campione del mondo in carica Kalle Rovanpera.

E non è tutto, perché Ogier avrà l’opportunità di correre anche al Rally di Croazia, prossimo evento del WRC previsto tra pochi giorni su asfalto, e scatterà dalla miglior posizione possibile nelle speciali del venerdì, ossia dalla prima. Ciò significa che il campione di Gap avrà la tangibile possibilità di incrementare non solo il bottino attuale di vittorie stagionali, ma anche il margine sui suoi diretti avversari.

Le abilità di Ogier su asfalto non sono in discussione. Anzi. Lo ha mostrato non solo nell’arco della sua carriera, ma anche di recente, sfiorando la vittoria al Rally del Giappone 2022 (beffato solo da una foratura mentre era in testa) e cogliendola all’asciutto Rally di Monte-Carlo, in pratica la sua gara di casa. Ecco perché anche in Croazia, Séb, partirà da favorito.

Podio: Vincitori Sébastien Ogier, Vincent Landais, Toyota Gazoo Racing WRT Toyota GR Yaris Rally1

Podio: Vincitori Sébastien Ogier, Vincent Landais, Toyota Gazoo Racing WRT Toyota GR Yaris Rally1

Photo by: McKlein / Motorsport Images

Composto questo scenario, sorge una domanda più che lecita: Ogier potrebbe decidere di fare tutto il Mondiale per dare la caccia al nono titolo, considerando ciò che è riuscito a ottenere nelle uniche 2 gare a cui ha preso parte?

Che possa vincere il titolo correndo tutta la stagione non è matematico, perché da Portogallo in poi sarebbe costretto ad aprire le prove del venerdì e, si sa, su sterrato è l’aspetto più penalizzante possibile. Questo aiuterebbe non poco i diretti rivali, che partirebbero sì appena dopo di lui, ma con almeno una linea già tracciata e un minimo di grip in più da poter sfruttare e fare meglio in tutte le prove (pioggia permettendo).

Inoltre c’è un altro aspetto da considerare, e questo ci viene fornito nientemeno che da Jari-Matti Latvala. Il team principal di Toyota Gazoo Racing ha spiegato per quale motivo la Casa giapponese eviterà di chiedere a Ogier ulteriori sforzi in termini di presenze nel corso della stagione.

“Vedo Sébastien guidare molto rilassato quest’anno e questo aspetto, per me, lo sta aiutando a migliorare le sue performance. E’ una cosa buona per lui, arriva agli eventi rilassato ma riesce a ottenere la miglior velocità possibile per lottare per la vittoria. Questo approccio sta funzionando molto bene per lui”.

“Stiamo ancora parlando con Séb del suo programma 2023. Probabilmente potrebbe fare più gare di quelle previste, ma allo stesso tempo dobbiamo essere attenti a non chiedergli troppo. Sta facendo quello che sta facendo fino a ora perché è felice e rilassato. Vogliamo che rimanga in questo stato, vogliamo averlo in questo modo”.

Jari-Matti Latvala, Team principal Toyota Gazoo Racing, Sébastien Ogier, Toyota Gazoo Racing WRT

Jari-Matti Latvala, Team principal Toyota Gazoo Racing, Sébastien Ogier, Toyota Gazoo Racing WRT

Photo by: Toyota Racing

Parole dirette esclusivamente a Ogier, certo, ma che lasciano anche intendere a una dinamica scritta da quando il francese ha detto basta all’impegno a tempo pieno nel WRC, ossia il passaggio di consegne della leadership del team ora nelle mani di Kalle Rovanpera.

Reduce da un 2022 straordinario, in cui è riuscito ad annichilire i compagni di squadra e ad approfittare in maniera saggia della mancanza di Hyundai Motorsport ad alti livelli, il giovane finlandese è l’uomo su cui Toyota ha saggiamente deciso di puntare per il presente e il futuro.

Quest’anno, però, Kalle è partito con i favori del pronostico. Non è più una sorpresa e nemmeno un esordiente. I fari sono tutti puntati su di lui e la pressione è diversa. Ha già mostrato di saperci convivere, ma in questo avvio di stagione ha patito il dover aprire le speciali (Monte-Carlo), ma anche entrare tra i primi in prova com’è accaduto in Messico.

Inoltre, proprio per ovviare alle difficoltà che vengono create dal dover aprire le prove, ha spinto al limite per gran parte del tempo delle prime tappe. A volte ha ecceduto e solo qualche episodio fortunato gli ha impedito il ritiro. Quello che stiamo vedendo non è – almeno per ora – il Rovanpera del 2022. E la presenza di questo Ogier, letale e implacabile in maniera silenziosa, non può certo dargli un aiuto.

Al Rally di Croazia, Ogier correrà per vincere. E se dovesse farlo, come detto, amplierà ancora il suo margine. Ecco perché Toyota non pensa almeno per ora di chiedere a Ogier il sacrificio di correre un’altra stagione intera per puntare al titolo. C’è da preservare il campione del presente e del futuro, senza metterlo troppo in ombra per via di un talento – Ogier – che ha imposto a se stesso la via del tramonto forse troppo presto rispetto al naturale corso del tempo. Toyota si trova a vivere una situazione complessa. Dovrà essere brava a uscirne indenne, magari proprio aiutata dalle scarse ambizioni di titolo di Ogier…

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Fonte: https://it.motorsport.com

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