24h Le Mans | 4a Ora: la pioggia stravolge tutto, Peugeot sale in testa

Nelle prime quattro ore della 24 Ore di Le Mans del Centenario non è mancato assolutamente nulla. Sorpassi, sfide al limite, cambi di leadership, diversi incidenti e, soprattutto, l’arrivo della pioggia. Se al termine della seconda ora la situazione era stata stravolta dalla slow zone per l’incidente sotto il ponte Dunlop tra la Cadillac #3, la GTE di Ferrari-AF Corse (#21) e la Aston Martin-GMB Motorsport (#55), la quale aveva lasciato spazio ai vari pit stop, a cambiare nuovamente la situazione è stato un meteo ballerino e imprevedibile.

Allo scoccare della terza ora, infatti, la pioggia ha iniziato a bagnare il tracciato, seppur inizialmente con un’intensità ridotta e in una specifica zona del tracciato, dopo la Indianapolis verso le curve Porsche. In un primo momento diversi team avevano optato per il rimanere fuori con le slick, sottolineando come il montare le gomme wet in quella fase di gara non avrebbe fatto altro che distruggere gli pneumatici perché la zona nord del tracciato era ancora sostanzialmente asciutta.  

Tuttavia, nel giro di pochi minuti l’intensità della pioggia è aumentata in maniera importante, con diverse vetture che sono rimaste vittime di incidenti e testacoda. La Cadillac #3 è andata in testacoda dopo essere passata su una chiazza d’acqua, fortunatamente senza riportare problemi: pochi secondi prima anche la Glickenhaus #709 era arrivata lunga alle Porsche Curves con Esteban Gutierrez al volante, ma è poi riuscita a tornare in pista.

Pneumatici Goodyear da bagnato

Pneumatici Goodyear da bagnato

Photo by: Rainier Ehrhardt

All’inizio della quarta ora, coincisa sostanzialmente con l’entrata della Safety Car dopo l’arrivo della pioggia, la Peugeot #94, che in quel momento si trovava in seconda posizione, rientra ai box, così come la Porsche Jota #38 e la Porsche #75 per montare le gomme rain. Al contrario, la Ferrari #50 con Antonio Fuoco aveva scelto di rimanere fuori in testa alla corsa, con Antonio Giovinazzi con l’altra 499P che, sfruttando il pit stop della vettura francese, era risalito al secondo posto.

Tuttavia, quel giro in più rispetto ai rivali con le coperture slick non ha pagato: per quanto fosse vero che in alcune zone della pista si vedeva ancora il sole, la pista bagnata ha spinto anche i due piloti del Cavallino a rientrare ai box, scivolando così dietro la Peugeot.

Da quel momento in poi la gara è rimasta in fase di neutralizzazione, in attesa che si ricompattasse il gruppo e si ristabilisse l’ordine per classi dietro la vettura di sicurezza. L’aspetto più interessante è che verso lo scoccare della quarta la pista ha iniziato ad asciugarsi, tanto che diversi team hanno optato per un nuovo pit stop per tornare sulle gomme da asciutto, tra cui le due Ferrari, anche se in ritardo rispetto ai rivali.

#50 Ferrari AF Corse Ferrari 499P of Antonio Fuoco, Miguel Molina, Nicklas Nielsen

#50 Ferrari AF Corse Ferrari 499P of Antonio Fuoco, Miguel Molina, Nicklas Nielsen

Photo by: Nikolaz Godet

Con una pista comunque insidiosa, a pagarne le conseguenze è stato Jean-Eric Vergne, finito nella ghiaia dopo essere finito in testacoda su una chiazza d’acqua.

Al momento in testa c’è ancora a sorpresa la Peugeot 9X8 di Gustavo Menezes, bravo a scegliere il momento giusto in cui rientrare mantenendosi fuori dai guai. Seconda la Porsche #6 davanti alle due Toyota. Ottava la Ferrari #50 con Molina che ha preso il volante da Fuoco, con l’altra 499P subito alle sue spalle.

In classe LMP2 a prendere il comando è stata l’Alpine #35 con Rojas Memo, in quello che al momento è un 1-2 francese, dato che al secondo posto c’è un’altra vettura transalpina, la #36. Terzo posto per la United Autorsports #23. Da segnalare che in LMP2 la United Autosport #23 mentre stava tentando di doppiare le vetture GT è finita su un dosso nella parte più esterna della pista, perdendo il controllo della vettura che l’ha portato a toccare la Porsche #16 di Proton: entrambe le vetture sono rimaste seriamente danneggiate, dovendo così tornare ai box per le riparazioni.

In GTE Am davanti a tutti ci sono le ragazze di Iron Dames, con Bovy Sarah al volante. Secondo posto per “Rexy”, la Porsche 911 del team Project 1-AO che precede un’altra vettura del marchio tedesco, la #911 di Proton Competition. La prima Ferrari 488 GTE Evo è quella gestita da AF Corse al settimo posto. Da segnalare anche l’incidente che ha visto coinvolte la Porsche #60 con Schiavoni alla guida, la quale si è intraversata subito dopo il Ponte Dunlop: purtroppo la vettura del team Iron Lynx non ha potuto evitare l’incolpevole Porsche #16. 

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Fonte: https://it.motorsport.com

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