GTWC | Cairoli completa l’opera: “Più è difficile e più mi esalto”

Matteo Cairoli completa l’opera andando a vincere la 24h di Spa-Francorchamps, evento valido per GT World Challenge Europe ed Intercontinental GT Challenge.

Il pilota Porsche aveva già deliziato tutti con una grande prestazione nelle prove cronometrate, siglando la Superpole a livello assoluto con la 911 #20 di Huber Motorsport.

Assieme ai compagni Antares Au, Tim Heinemann e Jannes Fittje, il comasco è riuscito ad imporsi in Classe Bronze Cup, come era sua obiettivo fin da inizio weekend, anche se la partenza in condizioni di umido e l’intera gara sulle Ardenne non sono state per nulla facili.

Sceso dal podio allestito nell’arena del tracciato, proprio sotto all’Eau Rouge, Cairoli ha stappato una meritatissima birra per brindare con i ragazzi di Huber Motorsport, fermandosi poi a parlare con Motorsport.com di questa grande sfida raccontando com’è andata una avventura alla quale è stato chiamato a prendere parte proprio all’ultimo momento.

#20 Huber Motorsport Porsche 911 GT3 R (992): Antares Au, Tim Heinemann, Jannes Fittje, Matteo Cairoli

#20 Huber Motorsport Porsche 911 GT3 R (992): Antares Au, Tim Heinemann, Jannes Fittje, Matteo Cairoli

Photo by: AG Photo

Matteo, hai completato l’opera dopo la Superpole, ma l’inizio non è stato semplice…
“Vero, ma ammetto che è stata la parte più bella, quella dove mi sono divertito di più! Abbiamo corso il rischio di partire con le slick su pista umida, onestamente non mi aspettavo che si asciugasse così velocemente, dunque ero un po’ titubante, ma poi si è rivelata quella giusta”.

Eppure c’era il sole, quando siete partiti dietro alla Safety Car…
“Per i primi 10 giri è stata dura, poi la traiettoria si è asciugata ed era ben visibile, quindi non ho avuto particolari problemi anche con chiazze di umido”.

Ti sei divertito perché?
“A me le condizioni difficili mi intrigano particolarmente, più lo sono e più mi esalto! Ho fatto un po’ di sbandate con l’auto e me la sono goduta”.

Dopo l’inizio, però, siete scesi nell’ordine; cos’è accaduto?
“Purtroppo abbiamo fatto qualche sciocchezza, come ad esempio una toccata con un’altra vettura da parte del mio compagno Jannes, oltre ai track limits. L’incidente ci può stare e la penalità era giusta, quello che non mi è piaciuto è stata la gestione dei track limits”.

Cosa non ha funzionato?
“Non ho trovato giusto il conteggio, me ne hanno dati troppi e, con tutto il rispetto per chi deve controllare, non sono così sprovveduto da andare sempre fuori pista senza accorgermente o senza fare attenzione. Sono sicuro che qualcosa non ha funzionato con i sistemi di monitoraggio o con le telecamere perché mi hanno anche dato un avvertimento per una curva che ancora non avevo affrontato”.

#20 Huber Motorsport Porsche 911 GT3 R (992): Antares Au, Tim Heinemann, Jannes Fittje, Matteo Cairoli

#20 Huber Motorsport Porsche 911 GT3 R (992): Antares Au, Tim Heinemann, Jannes Fittje, Matteo Cairoli

Photo by: AG Photo

E lì siete scesi nell’ordine…
“Sì, purtroppo abbiamo accumulato tre giri di ritardo dal primo e lì credevo che non si potesse rimontare. Ma devo essere sincero, i miei compagni sono andati molto forte, specialmente Tim, uno davvero talentuoso nonostante provenga dal mondo dei simulatori. Mi ci rivedo un po’ in lui, anche se io giocavo alla X-Box!”

Come ti sei trovato con la nuova regola di sdoppiamento in Safety Car?
“A me è capitato solo una volta di viverla nell’arco della gara, sicuramente quando sei indietro può aiutare per rimontare da una posizione sfavorevole, e fa bene, mentre se sei davanti non è bellissimo, soprattutto se ti annullano i giri di vantaggio. Non sono un fanatico di questa regola, ma mi adeguo”.

Il gran finale è toccato a te, come ti sei trovato?
“Quando sono salito in macchina avevo più pressione al pensiero di evitare i track limits per non prendere un’altra penalità, per cui ho guidato in serenità. Non ho corso rischi o forzato, ho portato semplicemente l’auto a casa, quello era l’obiettivo”.

Coi sorpassi com’è andata?
“Il penultimo stint mi sono proprio divertito, avevo voglia di recuperare e qualche sorpasso l’ho messo a segno con qualche rischio. E’ stato proprio bello!”

La pista era in condizioni estreme?
“Era un bel caos! Sporchissima, principalmente si trattava di residui di gomme, ma in certe curve c’erano detriti di vetture. Addirittura mi sono trovato anche un diffusore e un fondo davanti, per cui bisognava tenere gli occhi aperti e cercare di evitarli, andare fuori traiettoria era molto rischioso. Poi è chiaro che con 70 auto in pista è normale”.

Dopo questa vittoria seguiranno altri impegni nel GT World Challenge?
“Al momento non lo so, l’impegno di Spa è saltato fuori all’ultimo momento, ma i miei principali sono il FIA WEC e l’ELMS, dunque bisogna controllare i calendari e le concomitanze. Sono pronto a tutto, se mi vogliono sono a disposizione con tutta l’umiltà possibile”.

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Fonte: https://it.motorsport.com

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