WEC | Ferrari solo sesta in GTE: “Era il massimo possibile”

Nella classe LMGTE Am, riservata a equipaggi composti da professionisti e gentlemen drivers, la Casa di Maranello conclude inoltre con il nono e il decimo tempo delle vetture numero 21 e 54 di AF Corse, mentre è costretta al ritiro anzitempo la 488 GTE di Kessel Racing.

Al termine del quinto round del FIA World Endurance Championship, l’ultimo in scena in Europa, la prima Ferrari al traguardo è quella degli ufficiali Lilou Wadoux e Alessio Rovera, che hanno condiviso la vettura con Luis Perez Companc, che era partita dalla quarta casella in griglia.

A condizionare il risultato un contatto subito nel corso della seconda ora, quando al volante vi era l’argentino, che ha causato un fuoripista alla seconda curva di Lesmo, che ha costretto l’equipaggio a tentare una non facile rimonta.

Il miglior tempo in corsa è stato firmato da Alessio Rovera in 1’47’’096, che è rimasto al volante per 61 dei 183 giri completati. Al traguardo il team Richard Mille – AF Corse ha maturato un ritardo di 2 tornate sulla Porsche numero 77 vincitrice.

#54 AF Corse Ferrari 488 GTE EVO: Thomas Flohr, Francesco Castellacci, Davide Rigon

#54 AF Corse Ferrari 488 GTE EVO: Thomas Flohr, Francesco Castellacci, Davide Rigon

Photo by: Paolo Belletti

Terminano nella top-10 le due 488 GTE portate in gara dalla squadra piacentina AF Corse. La nona posizione è stata firmata da Julien Piguet, Simon Mann e Ulysse de Pauw, con il belga classe numero 2001 autore del miglior tempo in 1’47’’953. Decima alla bandiera a scacchi la Ferrari in livrea argentata VistaJet con Davide Rigon, Thomas Flohr e Francesco Castellacci.

Il miglior riferimento cronometrico dell’equipaggio, pari a 1’47’’434, porta la firma dell’ufficiale Rigon, che ha condotto la vettura numero 54 per 62 giri. A causare il ritardo di quattro giri la necessità di sostituire il cambio in una fase della corsa nella quale la Ferrari era al comando della classe.

Nella prova iridata disputata nel Tempio della velocità era costretta al ritiro per un inconveniente meccanico la Ferrari 488 GTE numero 57 del team Kessel Racing, affidata a Monza a Takeshi Kimura, Scott Huffaker e Kei Cozzolino.

#57 Kessel Racing Ferrari 488 GTE EVO: Takeshi Kimura, Scott Huffaker, Kei Cozzolino

#57 Kessel Racing Ferrari 488 GTE EVO: Takeshi Kimura, Scott Huffaker, Kei Cozzolino

Photo by: Paolo Belletti

Lilou Wadoux, 488 GTE #83: “Un sesto posto non era quello che desideravamo, ma sin dall’inizio del fine settimana non eravamo in grado di competere con le prestazioni dei nostri principali avversari. Non siamo stati molto fortunati in occasione di una Safety Car, mentre per la parte rimanente della gara abbiamo fatto del nostro meglio senza incontrare particolari problemi. Avremmo voluto ottenere un risultato migliore da festeggiare davanti a un pubblico straordinario come quello visto oggi a Monza, è stato davvero bello vedere così tanti tifosi in tribuna”.

Alessio Rovera, 488 GTE #83: “Abbiamo fatto quello che potevamo, terminare ottenendo un piazzamento che ci consentisse di ottenere dei punti per la classifica iridata. Non eravamo in condizioni di lottare per vincere, ma la squadra ha fatto un ottimo lavoro per la messa a punto della nostra vettura. Ora volgiamo lo sguardo al Giappone, dopo l’estate, quando punteremo a tornare sul podio”.

Davide Rigon, 488 GTE #54: “Faccio i complimenti a tutta la squadra, a partire dai tecnici per la strategia di gara. Siamo molto dispiaciuti per il risultato, purtroppo, condizionato da un problema meccanico. Thomas (Flohr, Ndr) stava terminando le sue ore di guida, mancavano solo i miei due stint e metà turno di Francesco (Castellacci, Ndr), eravamo primi con oltre un minuto di vantaggio quando siamo stati costretti a fermarci per riparare il cambio. I quattro giri persi in questa sosta non ci hanno permesso di rientrare in lotta per il successo”.

Fonte: https://it.motorsport.com

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