Lamborghini SC63: nuova sfida su due fronti per Iron Lynx

Era novembre 2022 quando venne annunciata la nuovissima collaborazione tra Lamborghini Squadra Corse ed Iron Lynx per il progetto LMDh che avrebbe esordito in pista nel 2024.

Di fatto si trattò del concepimento della SC63, che oggi ha visto ufficialmente la luce con la presentazione avvenuta al Festival Of Speed di Goodwood, in attesa di muovere finalmente i primi passi in pista dando il via ai test di sviluppo.

Iron Lynx si occuperà della gestione del prototipo che verrà schierato in un unico esemplare con il #63 sia nel FIA World Endurance Championship che nell’IMSA SportsCar Championship, per poi essere riuniti in occasione della 24h di Le Mans del giugno prossimo.

Andrea Piccini, Team Principal e AD della squadra romagnola, è impegnatissimo nell’organizzare e dirigere le operazioni assieme a Prema Engineering, con cui i lavori sono già partiti proprio nel Mondiale correndo in Classe LMP2 per cominciare a capire meglio questo mondo nuovo; ecco il suo racconto in questa esclusiva intervista con Motorsport.com.

Lamborghini SC63 LMDh

Lamborghini SC63 LMDh

Photo by: Lamborghini S.p.A.

Com’è la SC63?
“La vettura mi piace tantissimo, se va forte per quanto è bella siamo a posto! Chiaramente conta vincere, ma quando viene presentato un prodotto così bello, dà realmente l’impressione che sia ben costruito. Ma prima di fare proclami, attendiamo di metterla in pista”.

Hai contribuito anche tu alla sua realizzazione?
“Personalmente non ho una grande esperienza da questo punto di vista e non ho mai partecipato allo sviluppo di una macchina, seppur abbia seguito il processo nel gruppo di lavoro. Non pensavo di avere grandi indicazioni da fornire, ma mi faceva piacere seguire il percorso e la strada intrapresa”.

Tu sei anche pilota, qualche consiglio l’hai fornito?
“Mi sono trovato a dare qualche indicazione su come potesse essere realizzato il volante e dove mettere i pulsanti, ma mi sono limitato a quello perché alla fine non era il mio compito primario”.

Lamborghini SC63 LMDh

Lamborghini SC63 LMDh

Photo by: Lamborghini S.p.A.

La difficoltà della piattaforma LMDh è creare una vettura con una identità attorno ad un telaio già fatto…
“Esatto, ho notato che il processo è molto lungo e complesso, con tanti compromessi da trovare per rispettare i valori della galleria del vento e con un certo disegno del mezzo. Sicuramente non è facile”.

Come team Iron Lynx come vi state organizzando assieme a Prema?
“Il programma LMP2 è cominciato per creare il team che poi gestirà la Lamborghini LMDh. Abbiamo deciso di farlo attraverso Prema Engineering perché era il processo più semplice per noi, diciamo che la squadra WEC è più o meno quella che si schiererà attorno alla SC63”.

Le SC63 verranno divise, una in IMSA e una nel WEC; sarà così anche per la squadra?
“Nel WEC abbiamo due vetture e altrettante persone dedicate a seguirle, quindi indicativamente l’idea è di dividere le formazioni. E’ possibile che arrivi qualche figura nuova, ma la squadra sarà Iron Lynx con il supporto tecnico di Prema Engineering”.

Lamborghini SC63 LMDh

Lamborghini SC63 LMDh

Photo by: Lamborghini S.p.A.

Nello specifico il supporto tecnico di Prema Engineering in cosa consiste?
“Bisogna distinguere bene i programmi. Prema Racing è la struttura che si occupa delle monoposto, mentre Prema Engineering è un’entità separata legata alla parte tecnica, che fornisce supporto operativo, tecnico e ingegneristico per progetti specifici. C’è una collaborazione tra il personale di Iron Lynx e Prema Engineering, che fanno parte della stessa famiglia, ed il progetto LMDh è nato coinvolgendo da subito entrambe le strutture”.

La nuova struttura che state realizzando negli Stati Uniti come procede?
“E’ quasi pronta e sarà dedicata alla gestione del programma LMDh e GT3, perché l’anno prossimo vogliamo proseguire l’avventura endurance in IMSA con entrambi i modelli”.

Nel WEC arriva la LMGT3 come nuova categoria, siete pronti a seguire pure quella?
“Sicuramente rappresenta un bell’impegno e dovremo capire come gestire al meglio tutti i programmi perché comunque quello LMDh sarà notevole. Ma per noi la presenza nel GT resta molto importante e infatti abbiamo due strutture tecniche separate per seguire al meglio i due programmi. A breve decideremo tutto”.

Lamborghini SC63 LMDh

Lamborghini SC63 LMDh

Photo by: Lamborghini S.p.A.

I primi test in cosa consisteranno?
“Da agosto partiremo coi lavori. Inizialmente si tratterà di Shakedown ed esplorazioni del programma perché ovviamente non potremo sapere se ci saranno problemi. La speranza è che tutto proceda al meglio, ma onestamente va anche sottolineato che tutti gli altri Costruttori nei primi giorni in pista hanno dovuto far fronte a qualche grattacapo. Quando tutto andrà bene, allora si darà inizio alla ricerca di prestazioni e affidabilità”.

Senza dimenticare che c’è la novità di un sistema ibrido abbinato al motore termico…
“Questa è una cosa positiva perché l’ibrido è uguale per tutti, chiaramente farlo funzionare con motore ed elettronica cambia a seconda del mezzo. I problemi credo che ora siano stati risolti, quindi speriamo di essere sufficientemente bravi a mettere insieme il tutto. Da questo punto di vista dovremmo essere un po’ più avvantaggiati”.

IMSA e WEC sono due serie completamente differenti, cosa ti preoccupa maggiormente?
“Nel 2023 siamo andati a correre il GT in IMSA perché per Lamborghini il mercato americano è importante e poi per conoscere la serie ed un mondo di corse molto differente con le sue criticità. Il programma è comunque seguito da noi con personale europeo, ci siamo preparati anche sulle modalità di interventi in pista, logistica, spazi e attrezzature. Ora che abbiamo capito com’è, non significa che non ci siano preoccupazioni perché qualche novità rispetto al WEC, dove siamo attivi da un paio d’anni, ci sarà”.

Lamborghini SC63 LMDh

Lamborghini SC63 LMDh

Photo by: Lamborghini S.p.A.

L’idea di dividere le squadre di lavoro servirà ad ottimizzare e specializzare le operazioni in pista?
“Quest’anno abbiamo deciso di prendere parte alle serie endurance di IMSA e GT World Challenge Europe con le stesse persone, dato che erano nove gare complessive. All’inizio era tutto nuovo e non avevamo una sede americana, per cui il lavoro è stato molto più impegnativo; questo ci ha fatto capire che, con la mole di lavoro che avremo sulla SC63, era meglio avere strutture separate e dedicate ai due programmi distinti. La pianificazione sta procedendo più o meno secondo i piani”.

Pensate che i tempi siano quelli giusti?
“Qualche ritardo c’è stato, ma anche altri ne hanno avuti quindi è un fattore comune. Per il momento abbiamo visto che l’auto al banco ha girato bene, ma come dicevo prima, conterà quando andrà in pista. E non vogliamo fare le cose di corsa perché sarebbe controproducente per tutti. Sarebbe bello partire il prima possibile, ma la sessione di omologazione prevista sarà a novembre e tutti i processi burocratici e logistici avranno tempi lunghi, quindi è bene non avere fretta e presentarsi pronti all’esordio”.

A te piace il fatto che nel WEC ci siano LMDh e Hypercar insieme?
“Sinceramente non vedo alternative e credo che la FIA stia facendo il possibile per fare coesistere due piattaforme così diverse. Noi abbiamo scelto la LMDh perché l’idea avuta dagli americani è molto bella e puntata su spettacolo, contenimento costi e futuribilità. Un concetto vincente come lo era stato il DPi. Ma comunque il paddock del WEC è cresciuto tantissimo ed è stupendo, speriamo duri per diverso tempo”.

Cosa ti potrà rendere felice al primo anno di questa avventura?
“Sarei contento di avere una squadra organizzata e che funzioni bene sia nel WEC che nell’IMSA, poi avere una vettura affidabile. Il resto sarà quel che sarà, ma vorrei presentarmi bene, preparandomi nella maniera più opportuna e presentare in pista un prodotto valido. I risultati sappiamo che dipendono da tante piccole cose, quindi per ora cerchiamo di dimostrare questo”.

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Fonte: https://it.motorsport.com

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