WRC | Rovanpera vince il Rally Estonia e vede il titolo

Un dominio assoluto. Kalle Rovanpera non avrebbe potuto realizzare una gara migliore per vincere il Rally Estonia e indirizzare in modo ben preciso il titolo iridato 2023 del WRC verso se stesso. 13 vittorie di speciale consecutive, significa aver vinto tutte e 9 le prove speciali del sabato e le 4 della domenica.

Significa aver avuto un vantaggio prestazionale tale da poter gestire macchina e gomme e, allo stesso tempo, essere stato il più veloce di tutti, in ogni condizione, per due giorni di fila. L’ottima posizione di partenza avuta anche grazie alla pioggia che ha beffato Neuville al venerdì è solo un elemento parziale, perché l’impressione è che il 22enne di Toyota Racing, in questo fine settimana, fosse semplicemente il più veloce di tutti.

Grazie alla vittoria di 13 prove consecutive, Rovanpera ha pareggiato il record di Sébastien Loeb firmato nel 2008 al Rally Germania mentre era al volante della Citroen C4 Coupé WRC. Ma se i record sono fatti per essere battuti, pareggiati e la storia riscritta, Rovanpera porta a casa il secondo successo della stagione dopo la vittoria al Rally Portogallo e, soprattutto, un margine sui diretti rivali nella lotta al Mondiale che è tornata a essere enorme, praticamente incolmabile se non attraverso un blackout di un ragazzo che assomiglia maggiormente a un automa freddo e spietato, più che a un giovane talento delle 4 ruote.

Dietro di lui il primo degli umani, Thierry Neuville, bravo a esaltarsi in una gara a lui avversa per via di un fondo – lo sterrato veloce – che non ha mai digerito fino in fondo. La sua gara è stata priva di sbavature, se non per cause esterne (una gomma ha perso pressione nella giornata di sabato, facendogli lasciare per strada una decina di secondi su Rovanpera).

Neuville non avrebbe avuto modo di battere il finlandese, ma è comunque riuscito a mettersi alle spalle la squalifica arrivata al Safari Rally a causa di ricognizioni fuori dal regolamento sportivo. La sua stagione rimane comunque positiva, al netto di una i20 N Rally1 che è sì migliorata rispetto alla passata stagione, ma non a sufficienza per lottare in tutte le condizioni contro le Toyota GR Yaris Rally1.

Per Hyundai Motorsport c’è anche la soddisfazione del terzo gradino del podio grazie a un Esapekka Lappi sempre più convincente. L’ex pilota di Toyota ha duellato per tre giorni con Elfyn Evans, avendo la meglio grazie a un sabato pomeriggio di buon livello e a una domenica in cui non ha sbagliato nulla. A parte la prima uscita a Monte-Carlo, Lappi è riuscito a prendere le misure alla i20 N Rally1 molto rapidamente e si sta rivelando un pilota veloce e affidabile.

Elfyn Evans ha perso l’ennesima occasione per redimere una stagione difficile, seppur resa meno amara dalla vittoria ottenuta al Rally di Croazia pochi mesi or sono. Il gallese continua a non digerire la GR Yaris e le sue prestazioni sono il chiaro specchio di un disagio che dura ormai dall’inizio della passata stagione. Non è certo questo l’Evans che avevamo ammirato negli ultimi anni tra M-Sport e il primo con Toyota.

Ultima nota positiva per Hyundai è il buon esordio di Teemu Suninen al volante di una Rally1. Il finlandese, dopo un paio d’anni lontano dalla massima categoria del WRC per via dell’appiedamento materializzato con M-Sport, ha chiuso la Top 5 dell’evento con una prestazione solida dalla prima all’uiltima speciale, che lo ha portato a cogliere un quinto posto che ha il sapore di un buon antipasto prima della portata principale, il Rally di Finlandia che si disputerà tra un paio di settimane.

Takamoto Katsuta è una delle delusioni di questo fine settimana. Su uno sterrato come quello estone – simile a quello finlandese su cui è cresciuto dal punto di vista della guida – non ha mai trovato il giusto feeling. A parziale consolazione sembrava poter arrivare la sesta piazza dopo aver superato Pierre-Louis Loubet a una speciale dalla fine dell’evento. Invece nella Power Stage il transalpino ha superato nuovamente il rivale, rendendo il fine settimana di Katsuta uno dei peggiori dell’anno.

E proprio il francese è risultato il pilota meglio piazzato di M-Sport per via di una penalità inflitta dai commissari a Ott Tanak poco dopo lo Shakedown. L’estone, idolo di casa, si è trovato costretto a far sostituire il propulsore termico per via di un guasto significativo tra le verifiche e il Controllo Orario 0. Questo, secondo il regolamento sportivo FIA, porta a una penalità di 5 minuti. Così Ott si è trovato fuori dai giochi per la vittoria e il podio ancora prima di prendere il via della PS1.

A quel punto Tanak non ha potuto fare altro che mantenere un buon ritmo e superare passo dopo passo tutte le vetture Rally2, concludendo all’ottavo posto assoluto e ultimo tra le Rally1.

Nel WRC2 tutto sembrava portare a un altro dominio, quello di Oliver Solberg. Il norvegese del team Monster Skoda era riuscito a partire con veemenza, staccando tutti sin dalle prime prove grazie a un ritmo eccezionale. Questo passo, però, non si è rivelato sicuro abbastanza, perché l’ex pilota Hyundai ha commesso un errore – l’ennesimo di questi anni – finendo fuori dal tracciato e lasciando strada spianata al connazionale e compagno di marca Andreas Mikkelsen.

A quel punto l’esperto norvegese non ha dovuto fare altro che controllare un buon vantaggio sui due compagni di squadra, Sami Pajari e Gus Greensmith, che si sono giocati il secondo posto. Ad avere la meglio è stato il giovane finlandese e, nelle ultime prove, quest’ultimo ha addirittura provato la rimonta, senza però scalfire le certezze di Mikkelsen.

Per il team TokSport un altro risultato eccezionale, con tre vetture sui tre gradini del podio di categoria. Da segnalare poi l’esordio di Emil Lindholm – campione in carica della serie – al volante della Hyundai i20 N Rally2 ufficiale. Il finnico ha ottenuto qualche tempo interessante, ma la mancanza di esperienza sulla vettura coreana è stata lampante sin dalla prima prova e ha influito molto sul suo risultato finale.

Fonte: https://it.motorsport.com

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