WRC | Al vaglio diverse modifiche al format di gara. Ecco quali

Da ormai diversi anni è chiaro che l’attuale format del WRC, fatte salve alcune eccezioni, non sia più così avvincente soprattutto nell’ultima giornata di gara. Questo è oggetto di discussione della Commissione del WRC che si riunirà la prossima settimana.

Nel corso degli ultimi 3 mesi i promotori del WRC hanno raccolto una serie di idee per migliorare il Mondiale dopo aver subìto le critiche dei piloti, preoccupati per l’appeal del WRC e per la mancanza di direzione percepita all’esterno.

In seguito ad alcuni commenti dei piloti rilasciati alla stampa durante il Rally del Portogallo, i promotori del WRC li ha invitati per fare un incontro e condividere le loro idee e contribuire a migliorare l’appeal della categoria nel mese di giugno.

Anche Petter Solberg, vice presidente della commissione piloti della FIA e campione del mondo Rally 2003 con Subaru, ha contribuito a raccogliere le idee. La riunione sarà svolta il 22 settembre e tutte le idee raccolte saranno vagliate per capire il da farsi.

I promotori del WRC hanno già dichiarato che in cima alla lista ci saranno modifiche al format della giornata domenicale. Si sta discutendo anche di una riduzione degli eventi, ,di una possibile ristrutturazione del sistema punti, di un maggior numero di servizi a distanza e dell’abbandono di un Parco Assistenza centrale.

Alcuni cambiamenti dovrebbero già essere messi in atto a partire dalla prossima stagione, mentre altri – quelli più significativi – saranno introdotti a partire dal 2025, previa rettifica da parte della Federazione Internazionale dell’Automobile. La prossima riunione del Consiglio Mondiale del Motorsport, che si terrà online il prossimo 19 ottobre, discuterà di alcune modifiche che dovranno essere ratificate.

Oltre a questo incontro, i promotori del WRC hanno anche proposto ai piloti del Mondiale di nominare un portavoce da aggiungere alla Commissione WRC per essere coinvolti nelle discussioni future.

“Penso che inizieremo ad apportare modifiche nel 2024, ma dobbiamo essere rispettosi degli evento che funzionano su una base di 12 mesi”, ha dichiarato il direttore degli eventi WRC, Simon Larkin, ai media tra cui Motorsport.com.

“Le idee che probabilmente presenteremo hanno avuto un’ottima accoglienza da parte di alcuni eventi e pensiamo che possano rendere più dinamico e reale l’orario di lavoro dei commissari e dei volontari”.

 

“Dovremmo fare una tappa alle 7:08 del mattino e finire la giornata con una tappa alle 18:08 di sera? Penso che in alcuni eventi dell’anno si possa fare, ma dovrebbe essere la norma, soprattutto in Europa? NJon credo che sia una proposta realistica da portare avanti”.

“Noi promotori del WRC siamo un’azienda tedesca, siamo vincolati dalle leggi tedesche, così come Hyundai e la Finlandia [Toyota], con una legge sul lavoro piuttosto rigida per quanto riguarda gli orari di lavoro”:

“Dobbiamo mantenere una base solida in Europa e forse in alcuni eventi al di fuori dell’Europa possiamo spingerci un po’ oltre”.

“Penso che Monte-Carlo sia uno di quegli eventi in cui vorremmo sempre superare i limiti: ‘ una parte fondamentale dell’immagine di quell’evento [avere giornate lunghe]. La Croazia è uno di questi? Forse no. La Lettonia, dove andremo l’anno prossimo? Forse no, non ha quell’immagine iconica che penso abbia Monte-Carlo o il Safari”.

“Penso che possiamo creare eventi di sapore diverso in base al mercato e al tipo di storia che cerchiamo di raccontare. Se pensiamo che ogni stagione sia un libro, vogliamo che i 14 capitoli siano eccezionalmente diversi”.

Alla domanda sulla possibilità di abbandonare il modello di Parco Assistenza centrale, Larkin ha spiegato: “Siamo assolutamente aperti a cambiare il concetto di Parco Assistenza singolo”.

“Facciamo già molte Tyre Fitting Zone, a volte il venerdì per massimizzare la quantità di chilometri che possiamo fare, e a volte lo facciamo sabato. Questo significa già che due meccanici si recano in ogni Tyre Fitting Zone”.

“Forse dobbiamo avere un modello in cui un certo numero di pezzi e di strumenti possa essere trasportato in un certo modo o nell’auto. Se ci sono già due meccanici per una zona di montaggio pneumatici di 15 minuti… Quanto tempo ci vuole per montare i pneumatici, 4, 5 o 6 minuti? Possono fare di più in quel tempo e questo può aiutare a mantenere le auto in gara”.

“Forse c’è la possibilità di mantere le auto in funzione e di aggiungere qualcosa alla storia. L’altro aspetto dell’assistenza remota è che riteniamo che lo sport sia troppo incentrato sul team, che è compsota dal pilota e dal navigatore, e che non venga riconosciuto il lavoro dei meccanici e degli ingegneri che si occupano di mantenere l’auto in gara”.

“I meccanici sono molto orgogliosi di far funzionare le loro auto e se c’è una zona di montaggio di pneumatici non riesco a immaginare la frustrazione ci si prova quando un’auto si ritira, sapendo che l’attrezzatgura o il pezzo che si può mettere in una scatola può aiutare l’auto a continuare a correre”.

“Penso che questa sia una parte fondamentale e che renderebbe più eroi dei soli piloti e navigatori”.

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Fonte: https://it.motorsport.com

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