Siamo arrivati terzi con una Tesla Model 3 alla Roma Eco Race

Avete mai partecipato a un rally di regolarità? Fino a oggi chi vi sta scrivendo non lo aveva mai fatto e non pensava potesse essere così divertente e impegnativo. Forse una gara di regolarità può non sembrare una gara vera, ma vi assicuro che sfidare il cronometro per mantenere una velocità media prestabilita su strade aperte al traffico è davvero complicato!

Con il collega Fabio Gemelli ho preso parte, infatti, il 16 e il 17 settembre alla prima Roma Eco Race, la gara dedicata a tutti i veicoli a energie alternative, a bordo della Tesla Model 3 Hot Wheels di redazione. Ecco come è andata.

Una gara impegnativa

Partiamo dal principio: cos’è la Roma Eco Race? Come abbiamo anticipato nel corso delle ultime settimane, si tratta di un vero e proprio rally di regolarità dedicato ai veicoli ibridi, elettrici e alimentati con carburanti alternativi, organizzata dall’Automobile Club Roma e da Punto Gas, azienda leader sul territorio per l’installazione e l’assistenza di impianti a GPL e Metano.

1ª Roma Eco Race (2023)

La nostra Tesla Model 3 “Hot Wheels” nella salita del Tuscolo durante la prima Roma Eco Race

Proprio come avviene di consueto in questo genere di competizioni, noi e tutti gli altri equipaggi alla guida delle auto in gara, dopo le opportune e obbligatorie verifiche tecniche avvenute nel corso della mattinata di sabato, siamo partiti nel primo pomeriggio a un minuto di distanza gli uni dagli altri alla volta di Frascati.

All’arrivo nella piazza centrale del paese, abbiamo effettuato una sosta di circa 30 minuti, per poi ripartire al giusto orario previsto dalla tabella di gara – da rispettare rigorosamente per ottenere punti e non accumulare penalità – verso la salita del Tuscolo.

Qui, proprio all’interno del primo bosco, ha avuto luogo la prima prova di media, cioè il percorso in cui è richiesto da regolamento di mantenere una certa velocità media (variabile in più tratti), con l’obiettivo di passare nei varchi di controllo orario nel giusto momento. Qualcosa che sulla carta, o seduti dietro a una tastiera, potrebbe sembrare semplice, ma che non lo è per niente nella realtà.

Pensate infatti al traffico, per esempio, o ai diversi imprevisti che quotidianamente si incontrano sulla strada. Sommateli ora al dover arrivare in un determinato luogo in un orario preciso al decimo di secondo, pena il “pagamento” di una penalità: ecco come ci si sente durante questo genere di competizione, con l’ansia che a volte potrebbe prendere il sopravvento.

1ª Roma Eco Race (2023)

Una BMW X4 20i trasformata a GPL presente alla prima Roma Eco Race

Completata la prima prova ci siamo diretti verso la vallata dei Pratoni del Vivaro, dove c’è stata la seconda prova di media, risultata piuttosto difficile per via della bassissima velocità da mantenere in relazione al caotico traffico della zona (immaginate di dover guidare a 45 km/h su una strada normalmente percorsa da auto, camion e moto ad almeno 70 km/h).

Al termine anche di quest’ultima prova per il primo giorno, abbiamo guidato fino al Lago di Nemi e al Lago di Albano, dove abbiamo affrontato le ultime due prove di media della giornata, che si è conclusa al parco chiuso presente sul lungolago di Castel Gandolfo. Dopo una cena con l’immancabile porchetta e dopo una stancante ma necessaria perlustrazione notturna del percorso che avremmo dovuto compiere il giorno successivo siamo andati a dormire.

Una delle prove a media della prima Roma Eco Race

La domenica mattina noi e tutti gli altri equipaggi ci siamo ritrovati di nuovo a Castel Gandolfo alle 10:30, da dove siamo ripartiti alla volta di Albano Laziale, passando per l’ultima prova di media (molto difficile per via del percorso tortuoso) e dopo la quale abbiamo tagliato il traguardo – precisamente alle 11:19, cioè l’orario che avremmo dovuto rispettare al controllo orario finale.

Quest’ultimo percorso cronometrato è stato quello più difficile in assoluto perché, per generare un po’ di “normale” difficoltà nella gara, i direttori di gara dell’ACI hanno realizzato l’ultima parte del tracciato all’interno del tortuoso paese di Albano Laziale, un fatto che ci ha obbligato a percorrere diverse strade strette e trafficate.

Come è andata

La gara è stata per certi versi complessa, perché molto spesso per mantenere le medie (nel rispetto dei limiti di velocità presenti sulle strade percorse, come da regolamento ACI) siamo stati costretti a dosare l’acceleratore in maniera millimetrica, due comportamenti che in abbinamento al piede precisissimo del guru dei consumi Fabio Gemelli ci hanno permesso di risalire la classifica totale, ottenendo alla fine un quarto posto generale (nella classifica assoluta) e un terzo posto press (nella classifica dei giornalisti presenti): un risultato di tutto rispetto per essere la prima volta del nostro equipaggio.

1ª Roma Eco Race (2023)

La Skoda Enyaq iV 80x vincitrice assoluta della gara

I primi tre classificati

  1. Matteo Rigamonti e Michele Firriolo, Rigamontigas.it
    Skoda Enyaq 80X
  2. Andrea Cauli e Marco Perugini, Ufficio stampa Automobile Club d’Italia
    Renault Captur full hybrid
  3. Bruno Lombardelli e Iolanda Chiarolanza, Punto Gas – Prins
    BMW X4 xDrive 20i ibrida a GPL
  1. Sahar Momeni e Alexandre Stricher, Autocult.fr
    Fiat 500 elettrica
  2. Andrea Cauli e Marco Perugini, Ufficio stampa Automobile Club d’Italia
    Renault Captur full hybrid
  3. Fabio Gemelli e Gianmarco Gori, Motor1.com
    Tesla Model 3
1ª Roma Eco Race (2023)

Sahar Momeni e Alexandre Stricher, primi classificati Roma Eco Race Press 2023

1ª Roma Eco Race (2023)

Andrea Cauli e Marco Perugini, secondi classificati Roma Eco Race Press 2023

1ª Roma Eco Race (2023)

Fabio Gemelli e Gianmarco Gori, terzi classificati Roma Eco Race Press 2023

La nostra Tesla Hot Wheels

La fida compagna per questa avventura è stata la nostra Tesla Model 3 Hot Wheels, l’auto che abbiamo in redazione da ormai 4 anni e che ha accumulato sul tachimetro oltre 50.000 km di percorrenza complessiva.

L'equipaggio di Motor1.com e InsideEVs alla prima Roma Eco Race

L’equipaggio di Motor1.com e InsideEVs alla prima Roma Eco Race

Una berlina 100% elettrica che, anche grazie alle modifiche che le abbiamo apportato durante il wrapping presentato nel corso dell’ultimo MiMo, si è dimostrata particolarmente adeguata per la competizione, mantenendo un consumo di elettricità perfettamente nella media (nonostante diverse brusche accelerate) e una comodità di utilizzo di tutto rispetto.

Il buon telaio, l’assetto già valido migliorato ulteriormente con il montaggio dei cerchi in lega da 19 pollici OZ Racing Superturismo Aero-e con gomme GoodYear Eagle F1 Asymmetric 6 e la trazione posteriore ci hanno permesso di “divertirci” in tutta sicurezza, affrontando anche alcune curve a velocità piuttosto sostenute (in relazione alla strada) per riuscire a mantenere la media corretta sulla prova a tempo.

Tesla Model 3 Hot Wheels

La nostra Tesla Model 3 Hot Wheels

Tesla Model 3 Hot Wheels
Tesla Model 3 Hot Wheels

Un evento singolare

La competizione, ricordiamo organizzata da Automobile Club Roma e Punto Gas, è valevole per il Trofeo dedicato alle energie alternative Green Challenge Cup di Aci Sport.

Le tante auto presenti, sia elettriche, che ibride, che alimentate a gas (Gpl o Metano) hanno ricordato che anche il mondo del motorsport si sta adeguando alla grande attenzione all’ecologia che ormai tutti noi oggi abbiamo.

Nel corso dei prossimi anni è probabile che vedremo sempre più competizioni di questo tipo, aperte anche e soprattutto a privati, dedicate a veicoli alimentati con carburanti alternativi, perché, nonostante l’assenza della benzina pura come la conosciamo, la passione automobilistica deve continuare.

1ª Roma Eco Race (2023)

Tutti i partecipanti alla prima Roma Eco Race (2023)

Fonte: https://it.motor1.com

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