IMSA | Petit Le Mans: vince Acura, titoli a Cadillac e Lexus

Acura ha vinto la Petit Le Mans in un finale di stagione incredibile per l’IMSA SportsCar Championship, dove un incidente tra Pipo Derani e Filipe Albuquerque ha deciso il titolo a favore di Cadillac.

Tom Blomqvist, Colin Braun e Helio Castroneves hanno vinto la gara di Road Atlanta per Meyer Shank Racing, nell’ultimo evento del team con Acura, mentre la V-Series.R dell’Action Express Racing di Derani e Alexander Sims ha conquistato il titolo GTP, grazie anche a Jack Aitken.

Dieci ore prima, Louis Deletraz dell’Acura aveva preso il comando al via, ma Sebastien Bourdais ci ha messo poco a passarlo con la Cadillac della Chip Ganassi Racing all’esterno dell’ARX-06 del Wayne Taylor Racing alla prima curva.

Dopo una serie di neutralizzazioni – la prima al terzo minuto – un momento estremamente significativo si è verificato nella 2a ora, quando un incidente tra più vetture in avvicinamento alla chicane in discesa della curva 10 ha visto il contendente al titolo della Porsche, Nick Tandy , uscire di scena in seguito a uno scontro tra la LMP2 #20 di Dennis Andersen (High Class Racing) e la Ferrari #023 di Charles Scardina (Triarsi Competizione) in una collisione che ha coinvolto anche la McLaren #70 di Brendan Iribe (Inception Racing).

La 963 #6 è rientrata in gara con molti giri di ritardo, ma Laurens Vanthoor ha subito un altro incidente alla ‘Esses’ alla settima ora, che ha danneggiato ulteriormente la vettura.

Questo ha ristretto il campo dei contendenti al titolo, e le sorti sembravano propendere per l’Acura quando Albuquerque ha passato Aitken a due ore dalla fine, solo che Aitken l’ha riconquistata appena 15 minuti dopo quando il portoghese è rimasto dietro ad una LMP2.

Il momento veramente controverso è arrivato a poco più di un’ora dalla fine, quando Albuquerque iniziato ad attaccare Derani in curva 1 e si è spostato all’esterno, ma ha trovato il brasiliano non disposto a lasciargli spazio; l’Acura è finita sul cordolo in uscita ed è piombata ad alta velocità contro il muro di gomme.

Albuquerque ha accusato subito dolori – udibili dai lamenti attraverso la telecamera on-board – ed è stato portato al centro medico e poi in ospedale. L’incidente ha causato l’undicesima neutralizzazione della gara e la Direzione Gara ha esaminato la collisione, ma non ha preso alcun provvedimento nonostante Albuquerque avesse chiaramente il muso davanti, secondo quanto riportato da Derani.

#31 Whelen Engineering Racing Cadillac V-LMDh Cadillac V- LMDh: Pipo Derani, Alexander Sims, Jack Aitken

#31 Whelen Engineering Racing Cadillac V-LMDh Cadillac V- LMDh: Pipo Derani, Alexander Sims, Jack Aitken

Photo by: Michael L. Levitt / Motorsport Images

L’altra Acura, della Meyer Shank Racing, è rimasta attardata all’inizio della terza ora, quando Blomqvist era alle costole di Deletraz nella lotta per la testa della corsa, andando ai box per la riparazione delle sospensioni dopo essere stata colpita dalla BMW #1 all’uscita della chicane.

Ma il compagno di squadra di Blomqvist, Braun, ha preso il comando superando Renger van der Zande (che condivideva la Caddy-CGR con Bourdais e Scott Dixon) subito dopo la penultima ripartenza, dato che l’olandese era rimasto fuori durante la neutralizzazione per l’incidente di Albuquerque a 40 minuti dalla fine.

La gara di 10 ore si è decisa alla ripartenza, con Braun che ha passato Van der Zande, Harry Tincknell (Proton Porsche) e Matt Campbell sulla 963 gestita da Penske, ma la Porsche di Jan Heylen è andata in fiamme dopo un tamponamento tra più vetture GTD prima della bandiera verde, ponendo fine alla gara e alla stagione.

Derani ha concluso al sesto posto, conquistando il titolo, ma solo dopo un leggero contatto con l’altro contendente al titolo, la BMW #25 di Connor De Phillippi, Nick Yelloly e Sheldon van der Linde. I due si erano già toccati ore prima, quando Van der Linde aveva colpito Sims mentre entrambi passavano con il rosso alla fine della pit-lane.

Jenson Button è arrivato quinto al suo debutto nell’IMSA con la Porsche 963 della JDC Miller MotorSport, insieme a Mike Rockenfeller e Tijmen Van der Helm.

#04 Crowdstrike Racing by APR Oreca LMP2 07: George Kurtz, Ben Hanley, Nolan Siegel

#04 Crowdstrike Racing by APR Oreca LMP2 07: George Kurtz, Ben Hanley, Nolan Siegel

Photo by: Jake Galstad / Motorsport Images

In LMP2, Steven Thomas (TDS Racing) ha inizialmente preceduto Ben Keating, ma l’asso della PR1/Mathiasen è passato in testa e vi è rimasto, nonostante un testacoda verso la fine dell’ora iniziale.

Alex Quinn ha preso il posto di Keating sulla Oreca #52 e ha mantenuto il comando per la maggior parte della gara, poi è stato vittima di un testacoda alla curva 10 dopo uno scontro per la leadership con la #18 di Christian Rasmussen (Era Motorsport) nelle ultime due ore, ed è riuscito solo per poco a uscire dalla ghiaia.

Rasmussen e Ben Hanley (Crowdstrike by APR) hanno lottato per la vittoria di classe, con Hanley che è passato in vantaggio dopo la penultima neutralizzazione. Rasmussen è uscito alla Esses a soli 13 minuti dalla fine, cedendo il secondo posto alla Oreca-TDS di Giedo van der Garde, John Falb e Josh Pierson.

Hanley ha vinto per meno di un secondo, in coppia con George Kurtz e Nolan Siegel, mentre la TDS #11 ha perso le sue speranze di titolo quando Mikkel Jensen l’ha mandata a sbattere contro le gomme in fondo alle ‘Esses’ poco prima del tramonto.

Nella Classe LMP3, Glenn van Barlo ha condotto per l’Andretti Autosport fin dall’inizio, ma Cameron Shields ha presto preso il comando per la Performance Tech Motorsports.

C’è stato anche un brivido prima della bandiera verde in questa classe, quando Rasmus Lindh è finitoa muro con la Duqueine #85, leader della classifica, pochi secondi dopo aver lasciato la corsia box, danneggiando in modo sostanziale la parte posteriore.

L’equipaggio della Riley #74 composto da Gar Robinson e Felipe Fraga si è confermato campione nelle fasi finali, ma Fraga aveva perso la vetta della classifica a favore di Garett Grist sulla #30 di Jr III quando è stato colpito dalla AWA di Matt Bell alla curva 10, costringendolo ai box.

Grist, insieme ai compagni di squadra Bijoy Garg e Dakota Dickerson, ha vinto la classe con un vantaggio di 1″4 su Bell.

#79 WeatherTech Racing Mercedes AMG GT3: Daniel Juncadella, Jules Gounon, Maro Engel

#79 WeatherTech Racing Mercedes AMG GT3: Daniel Juncadella, Jules Gounon, Maro Engel

Photo by: Art Fleischmann

Ian James ha condotto inizialmente in Classe GTD con la Aston Martin Vantage della Heart of Racing, ma ha subìto l’attacco di Jack Hawksworth con la Lexus, che si è laureato campione di classe al momento della partenza.

Poco prima di metà gara, però, la RC F è stata messa fuori gioco da Ben Barnicoat, che ha sbattuto il muso dell’auto sull’umido della ‘Esses’. C,riosamente entrambi i campioni GTD non hanno visto il traguardo, poiché anche la BMW #1 della Paul Miller Racing si è ritirata.

La GTD PRO si è risolta in un duello tra Dani Juncadella (WeatherTech-Mercedes) e Kevin Estre (Pfaff Motorsports-Porsche), con lo spagnolo che ha resistito fino alla fine.

Tra le GTD, la Lamborghini Huracan #78 della Forte Racing condotta da Misha Goikhberg, Loris Spinelli e Patrick Liddy si è imposta sulla BMW #96 della Turner Motorsport.

Fonte: https://it.motorsport.com

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