WEC | Ferrari, così non va: “La gestione va cambiata, per tutti!”

Le speranze di vedere la Ferrari potersela giocare alla 8h del Bahrain sono ridotte al lumicino, allo stato attuale delle cose.

Nell’ultimo round del FIA World Endurance Championship entrambe le 499P possono ancora conquistare il titolo piloti, ma se la matematica non condanna ancora gli alfieri di Maranello, ci sono due situazioni che invece tagliano di netto le gambe ai rossi.

La prima è quasi cronica, ossia la difficoltà nel gestire il degrado gomme che la Hypercar preparata da AF Corse soffre da inizio anno. Un aspetto che a Sakhir viene ancor più amplificato visto l’asfalto abrasivo, sul quale proprio le vetture del Cavallino Rampante non riescono ad andare, almeno secondo quello che dice James Calado.

“Purtroppo la situazione è pessima, non abbiamo passo; siamo perplessi perché in realtà sentiamo bene la vettura nella guida e tutto sembra normale, ma siamo a 2-3 secondi. Se facciamo un paragone con il Fuji, in tutte le aree stiamo soffrendo. Ma la verità è che già nei test svolti qui in settembre avevamo visto che sarebbe stato difficile”, spiega l’inglese ai giornalisti presenti in Bahrain, tra cui Motorsport.com.

“Faceva anche un po’ più caldo e speravamo che con temperature più fresche si soffrisse di meno; invece è uguale. Purtroppo, a parte Le Mans, il degrado gomme è sempre stato qualcosa su cui abbiamo avuto più difficoltà. Questa è la pista peggiore e per la gara lo scenario non è dei migliori”.

“Anche sul giro singolo c’è qualcosa che non va. Oggi proveremo a capire come fare qualche modifica e vediamo se ci saranno miglioramenti, ce la stiamo mettendo tutta. Rispetto ai test abbiamo anche un assetto un po’ diverso, ma riuscire a fare doppi stint a ritmo costante non è facile su questo asfalto”.

“Stiamo cercando di lavorare più sul passo gara, compromettendo un po’ il ritmo che si può avere all’inizio con la gomma nuova. Non credo che useremo le medie in gara perché sia nei test che nelle Libere di ieri abbiamo visto che sulla nostra vettura non funzionano”.

#51 Ferrari AF Corse Ferrari 499P: Alessandro Pier Guidi, James Calado, Antonio Giovinazzi

Photo by: Shameem Fahath

#51 Ferrari AF Corse Ferrari 499P: Alessandro Pier Guidi, James Calado, Antonio Giovinazzi

Si mostra leggermente più fiducioso Nicklas Nielsen, che condivide il volante della Ferrari #50 con Antonio Fuoco e Miguel Molina: “Nelle Libere è sempre difficile giudicare il lavoro di tutti. Credo che la Toyota sia chiaramente più veloce in assoluto, ci sarà da spingere per provare a stare con le GR010 senza compromettere nulla sul passo, personalmente non vedo grossi ostacoli, semplicemente dobbiamo fare il massimo con ciò che abbiamo”.

“Come #50, il nostro passo è sempre stato ottimo, purtroppo abbiamo perso punti a Spa e Le Mans, ma fa parte delle gare. Quello che è accaduto ad Antonio in Belgio è dovuto ad una situazione difficile con le temperature, mentre alla 24h avremmo potuto fare una doppietta se non ci fossero stati problemi di cui non abbiamo avuto colpe”.

“Purtroppo accade, ma a Le Mans non sempre vince la vettura più veloce, come nell’endurance in generale. Bisogna essere costanti e consistenti, che è quello che proviamo sempre a fare. Siamo tutti molto vicini”.

#51 Ferrari AF Corse Ferrari 499P: Alessandro Pier Guidi, James Calado, Antonio Giovinazzi

Photo by: JEP / Motorsport Images

#51 Ferrari AF Corse Ferrari 499P: Alessandro Pier Guidi, James Calado, Antonio Giovinazzi

Ferdinando Cannizzo, Ingegnere responsabile del programma endurance, è meno pessimista e cerca di guardare gli aspetti positivi che in realtà esistono sulle coperture Michelin in quel del Medio Oriente, con il gommista francese che ha portato le mescole medie e dure per le LMH.

“Devo dire che per quanto riguarda la gestione delle gomme tutto sembra perfetto: la fase di riscaldamento è ottima e anche il degrado è più che buono, penso che siamo i migliori della griglia sotto questo aspetto. Ieri siamo stati molto contenti nelle FP2, la sessione da cui abbiamo avuto più dati”.

“In termini di grip non siamo messi male; la pista e la velocità massima sono i punti in cui siamo più carenti. Qui ci sono tre rettilinei lunghi principali, il che rende molto difficile per noi lottare. Nonostante la missione sembri impossibile, cercheremo di trovare qualsiasi cosa come messa a punto, strategia e quant’altro”.

“Naturalmente il nostro obiettivo è quello di lottare sempre fino alla fine. Chiaramente c’è qualcosa che dobbiamo fare perché siamo davanti ad una sfida molto grande. Come Ferrari, mai ci arrenderemo prima della gara, nonostante la missione sembri impossibile”.

E qui si evince in maniera nitida l’allusione al Balance of Performance, che anche per il Bahrain sembra non essere per nulla favorevole alla Ferrari. Per regolamento è vietato parlarne e anche i giornalisti hanno imparato che certe domande è meglio non porle, non potendo avere risposte precise in merito.

#50 Ferrari AF Corse Ferrari 499P: Antonio Fuoco, Miguel Molina, Nicklas Nielsen

Photo by: JEP / Motorsport Images

#50 Ferrari AF Corse Ferrari 499P: Antonio Fuoco, Miguel Molina, Nicklas Nielsen

Ma il grande capo Antonello Coletta non ci sta e, come già detto ai microfoni di Motorsport.com nell’esclusiva intervista concessa al Mugello in occasione delle Finali Mondiali Ferrari 2023, pur non citando il famigerato termine ‘BoP’ spiega in maniera più che esaustiva quello che è il disappunto per la realtà di oggi, secondo problema – come dicevamo sopra – della 499P.

“Come ultima gara sarà molto complicata, credo che 8 ore su questa pista, con le caratteristiche che ha, saranno veramente dure. In ogni caso, lotteremo dal primo all’ultimo giro, anche se onestamente le condizioni per noi non sono per nulla positive”, dice Coletta.

“La situazione è molto chiara: ad oggi c’è un problema e spero che le condizioni per l’anno prossimo cambino perché la seconda parte della stagione è stata veramente critica. Credo che tutti abbiano visto che non c’è stata la giusta gestione da parte delle autorità”.

“Cambiare le cose non è il mio lavoro, ma tocca alle autorità. In queste condizioni non possiamo fare una gara pulita, con l’esatto valore in campo di tutti. Correre così non è sportivo, ma significa procedere per tentativi”.

“La prima parte di stagione è stata molto positiva e nelle prime gare ci sono state delle ottime battaglie, mentre nella seconda lo scenario è stato completamente diverso. E’ normale che con le circostanze attuali non si possa fare di più, ma mi auguro che nel 2024 tutti possano essere a posto fin dalla prima gara”.

“In questo campionato tutti devono poter lottare alla pari fin dalla prima gara e in tutte le altre”.

#51 Ferrari AF Corse Ferrari 499P: Alessandro Pier Guidi, James Calado, Antonio Giovinazzi

Photo by: Shameem Fahath

#51 Ferrari AF Corse Ferrari 499P: Alessandro Pier Guidi, James Calado, Antonio Giovinazzi

Come spiegato più volte, le modifiche al BoP introdotte dopo la 24h di Le Mans vinta dalla Ferrari hanno rallentato enormemente il prototipo emiliano, a volte anche oltre misura. E quell’equilibrio che si era trovato in pista, è andato miseramente perduto, come lo spettacolo.

“Il nostro team chiaramente deve capire e migliorare la gestione delle gare e della vettura, come normale che sia. E’ parte del nostro lavoro, ma in ogni caso ribadisco che tutto ciò lo si deve fare nelle corrette circostanze. A Le Mans lo abbiamo visto, c’è stata una grande bagarre fra tutti i marchi, poi è chiaro che tutti fanno il proprio mestiere e cercano di crescere a loro modo”, sottolinea Coletta.

“Ma non è impossibile arrivare ad un giusto equilibrio che metta tutti nelle condizioni di lottare e a Le Mans lo si è visto benissimo. E la Ferrari se l’è giocata contro tutti, non solo contro le Toyota. Dopo non è stato più così”.

“Per questo dico che la gara di domani sarà davvero molto complicata, sappiamo che il Bahrain ha un degrado elevatissimo per le gomme, ma comunque è una situazione uguale per tutti. Dobbiamo fare del nostro meglio per cercare di affrontare la situazione, ma dico anche che non è l’unico problema che abbiamo; ce ne sono altri”.

#51 Ferrari AF Corse Ferrari 499P: Alessandro Pier Guidi, James Calado, Antonio Giovinazzi

Photo by: Shameem Fahath

#51 Ferrari AF Corse Ferrari 499P: Alessandro Pier Guidi, James Calado, Antonio Giovinazzi

Questo comporta anche delle difficoltà nel capire come procedere in futuro, dato che la 499P ‘castrata’ non può andare al massimo e al limite, mettendo a nudo eventuali problematiche da risolvere e migliorare.

“Nei test dei prossimi mesi vedremo anche come procedere con i miglioramenti per la 499P. Dobbiamo capire se sarà necessario spendere dei gettoni per parti omologate, oppure se riusciremo a fare passi avanti senza ricorrere a novità di questo genere”.

“Se fare aggiornamenti spendendo gettoni lo decideremo probabilmente entro gennaio, ma al momento non è in programma. Per ora l’auto dovrebbe rimanere uguale, siamo convinti che sia buona e quindi ci auguriamo che la battaglia possa essere alla pari tra tutti”.

“In quelle condizioni si potrà capire come e dove migliorare la macchina, ma al momento è complicato comprendere come apportare modifiche e cambiamenti se l’auto ha un potenziale ridotto al 70%. E’ sottodimensionato, quindi non si può procedere in questo senso”.

“Nella prima parte di stagione non eravamo i migliori, ma sicuramente fra i più competitivi. Siamo sempre stati nelle prime file lottando per il podio in tutte le gare. Dopo Le Mans purtroppo la situazione non è stata la medesima”.

“So che era la prima stagione per tutti, team e Federazione, ma vorrei che al termine di questa si possa capire come gestire meglio la situazione consentendo a tutti di esprimersi al massimo e correttamente, tra auto, squadre e piloti”.

“E’ chiaro che, in tutti i casi, la nostra stagione è stata positiva. Abbiamo vinto la gara più importante dell’anno, segnando due Pole Position, di cui una alla 24h di Le Mans, centrando podi. Penso che possiamo essere molto contenti di tutto ciò, considerato che un anno e mezzo fa non avevamo nulla”.

“Ma il passato è passato, ora dobbiamo pensare al futuro, che è la cosa che conta di più per noi. E qui devo dire che la situazione attuale non mi rende contento, siamo nella seconda metà della griglia e sappiamo che nostro reale valore è completamente diverso”.

Infine Coletta ha tenuto anche a difendere i suoi ragazzi; in diversi hanno criticato il rendimento di Pier Guidi/Calado/Giovinazzi e Fuoco/Nielsen/Molina, pure i vertici di altre squadre (mossa decisamente evitabile), ma il grande capo ferrarista non ci sta.

“Al momento l’idea mia e dei miei colleghi è di confermare l’intera formazione. Come normale, ci saranno degli accordi da rinnovare e ne parleremo, ma sono contento di quanto è stato fatto e abbiamo dimostrato che abbiamo sei ottimi piloti, capaci di sviluppare la vettura in pochissimo tempo e di rendere bene in gara, senza commettere errori”.

“Forse l’unico è stato a Spa, ma comunque ho notato che negli altri team gli sbagli dei piloti si sono verificati in numero più consistente rispetto a noi. Quindi sono molto contento di chi abbiamo e non ci sono problemi. Se confermeremo i piloti, le formazioni saranno le stesse”.

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Fonte: https://it.motorsport.com

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