WRC | Lancia, nei rally sarà un ritor… No?

Ormai da qualche settimana Lancia è sulla bocca di tutti gli appassionati di motorsport e di rally dopo un’anticipazione lanciata da Autosprint, secondo cui il marchio che fa parte del Gruppo Stellantis avrebbe in programma di tornare nei rally prima con una Rally4 e poi con una Rally2.

Il progetto, qualora trovasse conferme (a oggi la FIA nega di avere notizie di Lancia in arrivo nel WRC con una Rally2), avrebbe senso dal punto di vista commerciale, ma solo se la vettura in arrivo fosse una Rally4.

A tal proposito, proviamo a entrare nel merito andando a scandagliare lo scenario attuale che, tra l’altro, vede il Gruppo Stellantis presente nei rally nazionali con il Trofeo Rally4 in Germania con l’Opel Corsa e la Peugeot 208 in Francia.

L’esistenza di queste due vetture garantirebbe a Lancia di poter fare la vettura e il monomarca semplicemente ricarrozzando le vetture già esistenti, dunque investendo una quantità di denaro infinitamente inferiore rispetto alla realizzazione e allo sviluppo di una nuova Rally2.

Ma andiamo con ordine. Realizzare un monomarca, magari sul mercato italiano, garantirebbe a Lancia di dare visibilità alla Ypsilon, ormai in rampa di lancio, sfruttando una piattaforma (quella della vettura stessa) già ampiamente collaudata e affidabile.

La nuova Lancia Ypsilon gira a Milano

Photo by: Motor1

La nuova Lancia Ypsilon gira a Milano

I vantaggi che porterebbe questo monomarca sarebbero molteplici: apporre una carrozzeria differente su una vettura già esistente è un vantaggio, ma lo sarebbe anche – e non poco – avere una macchina che non deve essere messa in competizione con le altre grazie al monomarca.

Correndo una contro l’altra, le Ypsilon non avrebbero bisogno di uno sviluppo sfrenato perché non avrebbe senso farlo in assenza di vetture di altri gruppi a competere contro di lei. Questo comporterebbe una spesa minore di budget da parte del Gruppo Stellantis, pur garantendosi una vetrina importante perché, per la maggior parte degli appassionati, conterebbe più la presenza del marchio che il reale coinvolgimento tecnico del marchio torinese.

Realizzare una Rally 2 avrebbe poco senso per due motivi sostanziali. Per prima cosa, il Gruppo Stellantis sta puntando su PSA Motorsport – per la precisione Citroen Racing – nel realizzare la Rally2. Sta correndo con la C3 e sta continuando a essere aggiornata di stagione in stagione.

Mettere una carrozzeria differente alla Rally2 già esistente o affiancare una Rally2 alla C3 sfruttando lo stesso pianale e le stesse componenti avrebbe poco senso, così come avrebbe poco senso (e, oltretutto, tanti soldi da investire) realizzarne una nuova, compiere lo sviluppo e andare a competere contro vetture performanti del calibro di Skoda Fabia RS Rally2, Hyundai i20 N Rally2, Toyota GR Yaris Rally2 e Ford Fiesta Rally2.

Citroen C3 Rally2, livrea ufficiale 2024

Photo by: Citroen Racing

Citroen C3 Rally2, livrea ufficiale 2024

Il ritorno di Lancia, in quel caso, farebbe scalpore eccome, ma poi le prestazioni e la comparazione con le altre vetture si trasformerebbero in una potenziale arma a doppio taglio. Qualora non fossero all’altezza delle aspettative, sarebbe un investimento difficile da giustificare e, forse, il peggior modo per cercare di far rivivere un marchio che ha fatto la storia dell’automobilismo italiano nel secolo scorso.

Insomma, a oggi le possibilità che Lancia possa riaffacciarsi nei rally non sono certo pari a zero. Anzi. Il reparto marketing del marchio avrà risorse da investire per dare supporto alla nuova Ypsilon. Però, se Lancia dovesse tornare nei rally, almeno a breve termine, sarebbe solo con un vestito sopra il “corpo” di un’altra.

Certo, sarebbe un vestito appariscente, bramato e osannato soprattutto dagli appassionati. Ma quanto ci sarebbe di Lancia? Sarebbe sostanza o solo, per rimanere in tema di claim usati da Stellantis, qualcosa che è “fatto della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni?”. Il passo dal considerare un ritorno, un ritor… No, è molto breve.

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Fonte: https://it.motorsport.com

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