Brabec vince la sua seconda Dakar: “Sono un pazzo, ma gara perfetta”

Il pilota americano ha conquistato il suo secondo trofeo Touareg dopo una Dakar in cui tutto è andato alla perfezione. Nonostante la lotta sia stata serrata tra le posizioni del podio, Ricky Brabec è riuscito a fuggire per vincere la gara più dura del mondo per la seconda volta in carriera, concedendo il bis del successo del 2021, conseguito sempre in terra saudita.

Dopo aver festeggiato in grande stile con i due piloti che hanno completato la top 3, Ross Branch ed Adrien van Beveren, il pilota di San Bernardino ha valutato il suo successo in sella ad una Honda che ha dominato quasi a piacimento per tutte le tappe nel deserto saudita. Quando si è tolto il casco e ha parlato con i media, tra cui Motorsport.com, ha sottolineato che la vittoria è stata “fantastica”, degna di un “ragazzo diverso”.

“È una sensazione fantastica, è stata una lunga strada. Ho fatto il mio lavoro, sono contento di come è andata, è andata molto bene. La squadra ha lavorato molto bene, lo abbiamo fatto negli anni tutti insieme, e ora di nuovo”, ha spiegato l’americano. “Il futuro è davanti a noi, e spero che torneremo ed otterremo un’altra vittoria”.

Quando gli è stato chiesto come avrebbe festeggiato questo risultato che lo ha messo alla pari con altri grandi del motociclismo, ha risposto ridendo: “Non so come festeggerò qui, penso che andremo a cena stasera e volerò a casa tra un giorno e mezzo. Non lo so, non lo so… non lo so (ride)”.

#9 Monster Energy Honda: Ricky Brabec

Photo by: A.S.O.

#9 Monster Energy Honda: Ricky Brabec

“Forse un po’ di champagne, ma non so cosa farò quando tornerò a casa, forse andrò in moto. Non mi riposo, vado a casa per un giorno e mezzo e il mio sangue è già in ebollizione. Chiedete ai miei amici: sono pazzo, sono un ragazzo diverso”, ha continuato Ricky Brabec.

Questo pilota molto speciale, che spera di tornare in moto il prima possibile, ha vissuto una Dakar quasi perfetta: “Non so quanto sia stata perfetta la Dakar per noi, la mia moto non ha mai toccato terra, ho avuto due volte problemi ai freni posteriori, ma è stata colpa mia. Credo di aver dato molto lavoro ai miei meccanici, ma sono molto contento, niente sarebbe potuto andare meglio”.

Una delle cose che più lo ha aiutato nel suo trionfo è stato il “laborioso” sviluppo di una Honda che ha dominato quasi incontrastata in Arabia Saudita: “Lo sviluppo è stato incredibile, molto laborioso per un anno, e non è facile far rendere subito una nuova moto. Credo che le prestazioni della moto lo dimostrino, tutti i piloti sono contenti ed è molto positivo che la Honda sia soddisfatta del nostro lavoro”.

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Fonte: https://it.motorsport.com

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