WEC | 1812 Km del Qatar: Porsche domina con tripletta, Ferrari 5a

La Porsche conquista un’altra storica vittoria imponendosi alla 1812 Km del Qatar, evento d’apertura della stagione 2024 del FIA World Endurance Championship, aggiungendola alla 24h di Daytona messa in bacheca a fine gennaio.

E’ la prima affermazione nel Mondiale per un prototipo LMDh, con la Casa di Weissach che non solo si prende l’intero podio della Classe Hypercar e il successo tra i privati della categoria, ma svetta pure in LMGT3 con la 911 GT3-R 992.

#50 Ferrari AF Corse Ferrari 499P: Antonio Fuoco, Miguel Molina, Nicklas Nielsen, leads at the start

#50 Ferrari AF Corse Ferrari 499P: Antonio Fuoco, Miguel Molina, Nicklas Nielsen, leads at the start

Photo by: Shameem Fahath

HYPERCAR: tris 963, che beffa Peugeot!

Senza troppi patemi, la Porsche 963 #6 del Team Penske condotta da Estre/Vanthoor/Lotterer va a trionfare con una gara condotta magistralmente evitando problemi.

Sicuramente il Balance of Performance ha aiutato il prototipo tedesco, ma bisognava anche evitare errori, specialmente nell’ostico traffico delle LMGT3, cosa che il trio sopracitato ha compiuto fino alla bandiera a scacchi, regalando di nuovo la vittoria assoluta alla Porsche nel WEC che mancava dalla 6h di Austin del 2017 con la 919 LMP1.

Una beffa atroce la patisce invece la Peugeot, seconda fino ad un paio di giri dalla conclusione per poi vedere rallentare la 9X8 #93 di Vergne/Jensen/Muller fino al rettilineo, senza però tagliare il traguardo.

Uno sconsolato ‘JEV’ è sceso ciondolante dalla LMH del Leone in versione 2023, che con la #94 di Di Resta/Vandoorne/Duval era crollata nelle retrovie per problemi, andando a concludere malissimo la poco fortunata storia di questo velleitario prototipo che verrà rimpiazzato ad Imola dalla versione evoluta.

E così arriva la seconda grande gioia di Porsche perché il sorpasso della 963 #12 di Jota affidata ad Ilott/Stevens/Nato non solo vale il secondo posto generale, ma anche il primo tra i team Hypercar privati che aumenta l’euforia della Casa di Weissach.

Al terzo invece conclude provando la rimonta finale la Porsche #5 ufficiale di Campbell/Christensen/Makowiecki, partita dalla Pole e poi scesa nell’ordine per vibrazioni al posteriore che l’hanno costretta a fermarsi prima, cercando poi il recupero finendo proprio in scia alla Jota.

Dopo un avvio in salita, con contatto in partenza e sostituzione del muso, la Cadillac con grande pazienza riesce a rimontare fino al quarto posto, in una prova solidissima da parte di Lynn/Bamber/Bourdais sulla V-Series.R #2 preparata da Chip Ganassi Racing, giunta ad un giro dai vincitori.

La giornata da mettere subito in archivio della Ferrari vede come migliore 499P la nuova #83 privata della AF Corse, che transita quinta sul traguardo e seconda tra i team indipendenti LMH. Ye/Kubica/Shwartzman si sono battuti pur di arrivare almeno in Top5, ma più di così era onestamente impossibile fare, vedendosi passati nell’ultima ora anche dalla Cadillac.

Questo perché le vetture di Maranello, così come le Toyota, hanno patito un BoP decisamente negativo, aggiunto anche alla giornata nera in cui sono incappate le ufficiali #50 di Molina/Fuoco/Nielsen e #51 di Calado/Pier Guidi/Giovinazzi, alle prese con penalità e incidenti con doppiati che le hanno relegate rispettivamente all’8° e 14° posto, contando la Peugeot #93 che è stata classificata 7a.

#83 AF Corse Ferrari 499P: Robert Kubica, Robert Shwartzman, Yifei Ye

#83 AF Corse Ferrari 499P: Robert Kubica, Robert Shwartzman, Yifei Ye

Photo by: Erik Junius

Le Toyota, dicevamo, sono state vergognosamente penalizzate con un peso eccessivo pur di interromperne l’egemonia. Che piacesse o meno, adesso è sì giustificato il colore ‘nero-di-rabbia’ della nuova livrea perché le GR010 Hybrid non hanno mai potuto giocarsela alla pari con le altre e il risultato è stato vedere De Vries/Kobayashi/Conway arrivare sesti, con Hirakawa/Buemi/Hartley a prendersi con le unghie una decima posizione che dovrà far riflettere gli organizzatori del campionato.

La prima uscita delle Alpine porta punti alla Casa francese con il nono posto della A424 #35 di Habsburg/Chatin/Milesi, che alla fine sfrutta al meglio la strategia diversificata rispetto alla #36 di Schumacher/Lapierre/Vaxiviere che ha chiuso 13a.

Fuori dalla zona punti c’è in 11a posizione la Porsche #99 di Proton Competition, terza tra i privati dietro alla 499P #83, poi la BMW #20 di Van Der Linde/Frijns/Rast (Team WRT).

E’ stato un esordio difficile, ma anche utile a raccogliere le prime informazioni per Lamborghini-Iron Lynx: la SC63 #63 di Kvyat/Bortolotti/Mortara ha terminato 15a a 5 giri di distacco dalla vetta, ma fin da subito ammettendo che lo scopo non era quello di cercare velocità, bensì di conoscere la categoria con un mezzo che dovrà per forza di cose affrontare un percorso di crescita, iniziato comunque senza gravi problemi tecnici.

Nel corso dell’ultima ora ha dovuto alzare bandiera bianca per un problema tecnico la Porsche #38 di Jota con Button/Hanson/Rasmussen, che si era ben comportata lottando anche per il podio, ma perdendo poi posizioni fino al guasto conclusivo.

Non riesce invece a portare a termine la prima gara la Isotta Fraschini Tipo 6 LMH-C #11 gestita dal Team Duqueine, fermatasi dopo 157 giri per un problema alla sospensione anteriore che i tecnici della squadra francese e Michelotto non hanno potuto sistemare con sicurezza nell’immediato.

Fra l’altro del trio Vernay/Serravalle/Bennett il francese era l’unico ad aver già girato tanto con il mezzo costruito da Michelotto Engineering, per cui vedremo prossimamente come se la caveranno anche i suoi giovani colleghi, che non hanno sfigurato quando sono stati chiamati in causa.

#92 Manthey Purerxcing Porsche 911 GT3 R LMGT3: Aliaksandr Malykhin, Joel Sturm, Klaus Bachler

#92 Manthey Purerxcing Porsche 911 GT3 R LMGT3: Aliaksandr Malykhin, Joel Sturm, Klaus Bachler

Photo by: Shameem Fahath

LMGT3: Porsche svetta, Valentino sfiora il podio

Anche in Classe LMGT3 arriva la grandissima gioia per la Porsche, capace di portarsi a casa il primissimo successo della nuova categoria con la 911 GT3-R 992 #92 preparata dalla Manthey Pure Rxcing e andando a triplicare i trionfi assieme a quelli in Hypercar.

Bachler/Sturm/Malykhin hanno preso il comando dalle mani della Aston Martin #27 di Heart Of Racing nel corso della settima ora e non l’hanno mai più mollato, allungando nel finale per un trionfo meritatissimo, mentre i piloti della Vantage Riberas/Mancinelli/James masticano amaro per una occasione mancata per pochissimo.

Con una strategia finale azzeccatissima, la Aston Martin #777 di D’Station Racing (Sorensen/Bastard/Mateu) riesce a soffiare il podio alla BMW #46 del Team WRT su cui bisogna spendere obbligatoriamente due parole.

Era il debutto nel WEC per Valentino Rossi, impegnato con Maxime Martin e Ahmad Al Harthy; quest’ultimo ha effettuato i primi turni di guida per poi cedere il volante della M4 #46 al belga e al ‘Dottore’, che non hanno commesso la minima sbavatura rischiando di centrare il podio sfumato solo all’ultima ora, ma comunque portando a casa un risultato da applausi veri.

#46 Team WRT BMW M4 LMGT3: Ahmad Al Harthy, Valentino Rossi, Maxime Martin

#46 Team WRT BMW M4 LMGT3: Ahmad Al Harthy, Valentino Rossi, Maxime Martin

Photo by: Shameem Fahath

Anche l’altra BMW di WRT, la #31 condotta da Farfus/Gelael/Leung, ha perso una posizione proprio nelle battute conclusive per mano della Ferrari 296 #54 (Flohr/Castellacci/Rigon) di Vista AF Corse, salita quinta in extremis.

L’altra vettura di Maranello marchiata con il #55 (Rovera/Mann/Heriau) è settima, precedendo la Lamborghini #85 delle Iron Dames Gatting/Pin/Bovy, autrici di una prova un po’ sofferta.

La prima uscita nella serie della Ford Mustang GT3 gestita da Proton Competition si conclude con un nono posto ottenuto dalla #88 di Roda/Olsen/Pedersen, mentre l’ultima piazza della Top10 se la prende la Corvette #82 Juncadella/Baud/Koizumi (TF Sport) ai danni della Mustang #77 di Barker/Robichon/Hardwick (Proton Competition) in un weekend dove hanno girato pochissimo nelle prove per problemi tecnici.

La Lamborghini #60 di Iron Lynx (Schiavoni/Cressoni/Perera) non riesce a risalire oltre il 12° posto, gara difficilissima per le McLaren di United Autosports guidate da Pino/Caygill/Sato (#95) e Costa/Cottingham/Saucy (#59) alle prese con penalità e problemini scendendo al 14° e 15° posto.

In fondo alla classifica troviamo la Porsche #91 di Manthey EMA (Schuring/Shahin/Lietz) che si era vista costretta al rientro ai box per noie tecniche, prendendosi poi penalità dopo un contatto con la Ferrari #83, e le Lexus #87 di Kimura/Masson/Lopez (Akkodis-ASP Team), più volte colpita da sanzioni, e #78 di Robin/Boguslavskiy/Koizumi ritirata nel finale.

Fuori infine la Corvette #81 che era partita dalla Pole col trio Van Rompuy/Andrade/Eastwood, ma incappata in un problema elettronico al selettore del cambio che i tecnici di TF Sport non sono riusciti a sistemare.

FIA WEC – 1812 Km del Qatar: Gara

Leggi anche:

Fonte: https://it.motorsport.com

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *