WRC | Rovanpera: “Regole 2025? Male. Non c’è piano per il futuro”

Il WRC si rifarà il trucco nel 2025 grazie a un nuovo regolamento tecnico che, almeno sulla carta, dovrà avvicinare Rally1 e Rally2 nelle prestazioni diminuendola nelle prime e accrescendola nelle seconde. Eppure diversi piloti che guidano nella categoria regina del WRC stanno criticando la manovra in maniera aperta.

Il primo era stato Thierry Neuville. Il vincitore del Rallye Monte-Carlo 2024 e attuale leader del Mondiale si era espresso con toni pacati, ma diretti e chiari riguardo le modifiche ratificate dal Consiglio Mondiale del Motorsport al regolamento che entrerà in vigore a partire dalla prossima stagione e che, per altro non prevedrà l’utilizzo dell’ibrido.

Il belga avrebbe preferito stabilità di regolamento fino alla fine del 2026, prima di passare poi a un nuovo regolamento dal 2027 come inizialmente sembrava dover accadere. Le novità, secondo Neuville, non andranno a cambiare le cose in meglio, almeno nei prossimi anni.

Così la pensa anche Kalle Rovanpera. Il 2 volte campione del mondo in carica ha criticato a sua volta i nuovi regolamenti definendoli di transizione e senza senso, perché non volti a raggiungere lo scopo primario: fare gola a nuove Case, attirandole a entrare nel WRC.

Kalle Rovanperä, Jonne Halttunen, Toyota Gazoo Racing WRT Toyota GR Yaris Rally1

Kalle Rovanperä, Jonne Halttunen, Toyota Gazoo Racing WRT Toyota GR Yaris Rally1

Foto di: Red Bull Content Pool

“I regolamenti 2025 non hanno senso. Sicuramente le auto saranno meno piacevoli da guidare rispetto a quelle attuali. Ci sono alcune cose buone nelle nuove regole, ma c’è anche la questione delle modifiche alle auto che per me non ha senso”.

“Questo produrrà una grande seccatura per due anni, costringendo le case a spendere più soldi per creare due classi che non saranno mai completamente uguali o collegate”.

“Capisco che la FIA voglia più auto nella stessa classe, quella principale, ma questo è il mio pensiero. Dovrebbero concentrarsi sulle nuove regole per il 2027 e poi, forse, se tutto va bene, vedremo arrivare nuovi team”.

“Il problema sino a ora è proprio la stabilità nei regolamenti. Non c’è stato un vero piano per il futuro, quindi non sono arrivati nuovi team. Se si riducono i costi e si fanno le auto come si vuole, ma lo si fa per due anni dopo. Ma questa fase di transizione non la capisco proprio”.

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Fonte: https://it.motorsport.com

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