Morbidelli: “Non mi nascondo: devo essere un favorito per il titolo. Rossi? Cambia nulla”

Il pilota Yamaha Petronas: “Mi inorgoglisce il riconoscimento del mio valore, ma ne deriva una grande responsabilità. Vale sarà un amico e il primo rivale da battere. Sicuro che il team ci tratterà alla pari”

Dopo le tre vittorie dello scorso campionato, impreziosito da un secondo posto nella classifica finale molto più che inaspettato, Franco Morbidelli nel 2021 non può nascondersi. Sobrio ed educato, ma allo stesso tempo veloce e mentalmente quadrato, il pilota della Yamaha Petronas parte per una stagione in cui il ruolo di outsider potrebbe non bastargli più.

Rossi e l’amicizia

 

Con l’amico, mentore e maestro Valentino Rossi al suo fianco il pilota italobrasiliano sa di avere nel box affianco un riferimento e un punto di confronto importante. “Verso Valentino avrò lo stesso atteggiamento corretto e giusto che ho nei confronti di tutti gli amici per ogni aspetto della vita -puntualizza Morbidelli -. Lotteremo in modo duro e corretto, come è stato in tutta la mia vita: cambia nulla. Nella vita nulla è più grande dell’amicizia e dell’amore: il lato umano è più importante dei giochi e il nostro è un gioco, è importante ricordarlo quando stai lottando nelle posizioni al top. Nel box affianco io vedrò, sia un amico, sia il primo rivale da battere: è difficile dividere le due cose. Piuttosto ci potrebbe aiutare lo scambio di informazioni, non tecniche, ma personali. Una sorta di feedback generale che potrebbe essere un vantaggio”.

Pronostici e responsabilità

 

Soprattutto, Rossi potrebbe essere una guida preziosa per indirizzare Morbidelli verso quella strada iridata che lo stesso team principal Razlan Razali ritiene possibile: “Il nostro obiettivo è di far meglio dello scorso anno – ha detto il manager -, Morbidelli è una persona profonda e un pilota veloce e noi crediamo che lui possa lottare per il campionato”. Un pensiero condiviso da tanti piloti, che vedono in Morbidelli uno dei favoriti del mondiale: “È bello che i tuoi colleghi riconoscano il tuo valore, è una cosa che mi inorgoglisce – dice Franco -, ma da questo orgoglio deriva anche una grande responsabilità”.

Non mi nascondo

 

Morbidelli sa bene di essere investito di un ruolo non più da outsider e lui non si schermisce in commenti di comodo. “Non mi voglio nascondere dietro risposte predefinite: l’anno scorso ho avuto un’ottima stagione, con possibilità di attaccare e spremere il meglio dalla mia moto e ora il mio compito è di continuare e crescere ancora – dice Morbidelli -. Più che sentirmi un favorito per il mondiale, devo esserlo: dovrò replicare il mio lavoro e anche migliorarlo. Avvicinandosi al top le cose si fanno più serie e per tenere il livello raggiunto servono più allenamento, concentrazione e attenzione – dice Franco -. Dovrò fare ancora più attenzione ai piccoli dettagli che fanno la differenza nella lotta per vincere: è qualcosa su cui lavorerò”.

La Yamaha e la moto

 

Morbidelli in Petronas non avrà la stessa M1 degli altri piloti Yamaha, ma un modello leggermente meno aggiornato, cosa che però non lo preoccupa: “Il gap fra la mia moto e le altre M1 non è così grande, ci sono piccoli aggiornamenti di differenza. Il mio approccio con la Yamaha è sempre stato buono, conservo ottimi rapporti con tutti, soprattutto Meregalli e Jarvis: sono persone che stimo, ho capito le loro scelte e non li biasimo. Se c’è qualcosa da biasimare è l’andamento contrattuale di tutta la MotoGP di oggi, con scelte troppo anticipate. Il trend è purtroppo questo: può capitare che un pilota che non pensavi fosse all’altezza lo divenga o sia il favorito per il successivo mondiale, ma ci sono delle catene contrattuali da rispettare che poi bloccano tutto. Nel nostro team sono sicuro che non ci sia una gerarchia, io e Vale saremo trattati entrambi molto bene: io ho fatto meglio di lui l’anno scorso, ma lui ha fatto meglio di me di me in tutta la sua carriera e sono certo che la Petronas sarà brava a gestirci al meglio e a trattarci allo stesso modo. Io ho un contratto con la Petronas e non sono preoccupato di quello che farà con la Yamaha, con cui il contratto scade quest’anno. Cerco di non pensarci perché non mi aiuta a fare meglio il mio lavoro. Non penso a cose che non posso controllare, le lascio al nostro boss Razali: so che farà la cosa migliore per il team che sarà anche la scelta migliore per me”.

I rivali e Marquez

 

Sui rivali, Morbidelli ha le idee chiare: “Mi aspetto una Ducati forte, con Jack Miller molto carico, e anche la Suzuki pericolosa: vedo queste due moto come le più insidiose. Marc Marquez? Ha avuto un grande infortunio, forse il più grande infortunio mai visto da un atleta al top della sua disciplina. Credo sia difficile tornare nella stessa forma che aveva prima, anche se non è affatto impossibile. Non sono nella sua testa, ma deve essere mentalmente duro il recupero, anche se lui è un davvero solido in questo aspetto”.

Fonte: https://www.gazzetta.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *