Rossi: “Voglio lottare per podi e vittorie”

Il Dottore parla del suo rapporto con Morbidelli, del futuro e dell’importanza di Crutchlow per Yamaha durante una conferenza stampa

Cambiare squadra è una sfida unica per qualsiasi pilota, e farlo a 42 anni lo è ancora di più. Tuttavia, Valentino Rossi considera il passaggio al Petronas Yamaha SRT la mossa giusta per proseguire il suo curriculum in classe regina.

Rossi, le prime parole da pilota del Petronas Yamaha SRT

Il nove volte campione del mondo lascia la formazione ufficiale, dove entrò nel 2002, per entrare nel team satellite Yamaha ma la ricerca della gloria resta la stessa di sempre e confida di poter gestire il cambio di scenario senza troppe difficoltà.

“Sono stato un pilota ufficiale per molto tempo: 19 stagioni in MotoGP™. Nelle mie prime due in 500cc, ero in una situazione simile. Certo, parliamo di 20 anni fa e la 500cc era un mondo diverso, ma allora mi sentivo a mio agio. Da quel che ho capito, qui ci saranno meno persone a lavorare sulla moto ma nei team satellite la metodologia di lavoro è diversa. C’è più possibilità di pensare alle prestazioni in gara piuttosto che allo sviluppo della moto” sottolinea il pesarese con ottimismo.

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“Sono contento della situazione tecnica perché avrò il pieno supporto della Yamaha. Questa squadra ha dimostrato che può vincere le gare e portare il suo pilota al top, quindi mi aspetto un livello molto alto e non vedo l’ora di iniziare la stagione – continua Valentino prima di continuare parlando di futuro: “Non sto correndo per passare il tempo. Questa è una stagione importante perché le ultime due sono state al di sotto delle mie aspettative in termini di risultati e questi sono la chiave. Voglio essere competitivo, più forte e lottare per i podi e le vittorie”.

Al box del Petronas Yamaha SRT, Rossi si troverà a far squadra con uno dei primi allievi della VR46 Academy: Franco Morbidelli. Il romano ha recentemente sottolineato come l’amicizia tra i due sia “Più importante della MotoGP™” e lo stesso concetto lo ha espresso Vale anche se non esclude che potranno esserci degli alti e bassi in futuro.

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“Sono d’accordo con Franco, naturalmente la vera amicizia è importante e per me lo è molto nella mia vita. Ecco perché spendo il mio tempo e le mie energie per avere un buon amico. Bisogna impegnarsi e curare le amicizie vere, il che non è facile. Franco e io siamo amici da molto tempo, abbiamo lavorato insieme perché arrivasse in MotoGP™” ha ricordato Rossi.

“Sarà difficile da gestire perché il tuo compagno di squadra è il tuo primo rivale, quindi ci troveremo a combattere. Non sarà facile ma penso che possiamo farcela. Spero che entrambi possiamo essere competitivi per vincere delle gare” sottolinea il nove volte campione del mondo.

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Un altro volto nuovo che vedremo in sella alla YZR-M1 nel 2021 è il Cal Crutchlow che svolgerà il ruolo di collaudatore. Una notizia che è stata accolta con favore da entrambi i team della casa di Iwata e Rossi, in particolare, crede che l’esperienza del britannico possa rivelarsi preziosa: “Ci aspettiamo un forte sostegno da Cal perché è un pilota di MotoGP™. Ha smesso solo l’anno scorso quindi è in gran forma. Ha corso con Honda per molto tempo, può dare consigli alla Yamaha e voglio parlare con lui dopo il suo primo giorno sulla M1”.

“Cal può fare la differenza e aiutare molto Yamaha. Dipende dalla motivazione, essere un collaudatore non è facile. Bisogna trovare la motivazione per andare al limite per capire la moto. Non sarà semplice per Cal e spero che arrivi con una buona motivazione perché questo può fare la differenza – ha osservato Valentino risaltando il potenziale contributo del britannico nei progetti di Yamaha.

Pronto ad affrontare la sua 26° stagione nel Campionato del Mondo, la storica carriera di Rossi si sta avvicinando alla linea del traguardo, così come lo stesso Dottore ha detto precisando come la pausa estiva sarà un momento chiave per definire il futuro.

“Non è una decisione facile”

“Deciderò durante la pausa estiva, a metà della stagione. La mia decisione sarà basata sui risultati. Se sono forte e posso lottare per podi e vittorie, continuerò per un altro anno – spiega Rossi – Questa è la mia idea. Non ho parlato con la squadra, forse mi diranno che non devo prendere una decisione. La mia vita cambierà ma non sono preoccupato. Ho avuto una lunga carriera e sono felice. Quando ti fermi dopo 26 anni vissuti così, la vita può cambiare ma voglio continuare con le competizioni”.

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Fonte: https://www.motogp.com/

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