24h di Spa a Mercedes-Marciello, doppietta Ferrari, Rossi 17°

Carica lettore audio

Mercedes, Audi e Ferrari festeggiano i rispettivi successi alla 24h di Spa-Francorchamps, gara valida per la stagione 2022 di Fanatec GT World Challenge powered by AWS – Endurance Cup – ed Intercontinental GT Challenge powered by Pirelli.

La notizia principale è che sulle Ardenne non ha piovuto (ma non succede ormai da 5 settimane come ci è stato detto dalle persone del posto) e dopo due anni di restrizioni il pubblico ha invaso fin dalle prime ore del mattino di ogni giorno il paddock.

Le presenze registrate da SRO Motorsports Group sono state di 73.000 persone, che oltre al bel tempo con un sole molto piacevole, si sono goduti una gara veramente bella e ricca di spunti e colpi di scena, ribaltoni e sorprese dal via e fino all’esposizione della bandiera a scacchi.

La partenza

La partenza

Photo by: Eric Le Galliot

PRO

A livello assoluto e in Classe PRO è trionfo per Raffaele Marciello e la Mercedes. Dopo aver conquistato la Super Pole negli ultimi anni, ‘Lello’ ha condotto al trionfo la AMG #88 condivisa con Jules Gounon e Daniel Juncadella.

Il terzetto del Team Akkodis-ASP è stato fin da subito in lizza per il primato e ha combattuto strenuamente contro la aspra concorrenza di BMW, Porsche e Ferrari, ma anche dei compagni di marchio.

Stolz/Schothorst/Gotz hanno provato fino all’ultimo, anche con qualche sportellata, a battere i colleghi-rivali, ma alla fine si devono accontentare della piazza d’onore con la Mercedes #2 di GetSpeed, regalando comunque una bella doppietta alla Casa della Stella.

Sul terzo gradino del podio c’è la Ferrari #71 di Iron Lynx nelle mani di Fuoco/Serra/Rigon, che pur patendo la mancanza di velocità sul dritto rispetto alle vetture concorrenti riesce a portare a casa un trofeo, nonostante abbia dovuto scontare un Drive Through all’alba di domenica quando era passata al comando.

Quarta la Mercedes #55 della GruppeM (Engel/Grenier/Buhk), una delle ultime a fermarsi per il pit-stop, mentre il quinto posto è di chi mastica in realtà molto amaro.

E’ la BMW, dato che la M4 di Rowe Racing #98 (Catsburg/Farfus/Yelloly) poteva insidiare la Mercedes #88, ma ha forato la posteriore destra prioprio alla 23a ora scivolando settima.

Sale così in Top5 la sua gemella #50 guidata da Harper/Hesse/Verhagen, che nel corso degli ultimi 60′ si è sbarazzata con un bel sorpasso della Porsche #47 di KCMG (Olsen/Tandy/Vanthoor), sesta al traguardo e in difesa all’ultimo giro sulla #98.

Una bella figura la fa la McLaren #38 della Jota (Bell/Kirchhofer/Wilkinson) con l’ottavo posto.

Poteva sicuramente ambire a qualcosa di più la Ferrari #51 di Iron Lynx (Calado/Molina/Nielsen), sfortunata negli episodi e ritrovatasi indietro in classifica con poche possibilità di recupero nonostante la grinta e qualità dell’equipaggio.

In Top10 chiude pure la Aston Martin #95 di Beechdean AMR (Thiim/Martin/Sorensen), protagonista di un contatto all’Eau Rouge con Gounon domenica mattina che poteva costare carissimo.

La faccia della Lamborghini la salva parzialmente la #6 di Orange1-KPAX (Mapelli/Pepper/Caldarelli); dopo essere stata punita per una irregolarità post-Qualifiche, la macchina del Toro gestita dalla squadra statunitense risale per come può, accusando pure forature e penalità che non le consentono di andare oltre l’11° posto.

La #63 di Emil Frey Racing (Bortolotti/Costa/Aitken) si è invece ritirata per un incidente nella notte, con la #19 di Altoè/Rougier/Roussel che chiude 15a.

#46 Team WRT Audi R8 LMS evo II GT3: Frederic Vervisch , Nico Muller, Valentino Rossi

#46 Team WRT Audi R8 LMS evo II GT3: Frederic Vervisch , Nico Muller, Valentino Rossi

Photo by: Audi Communications Motorsport

Si conclude con un 17° posto generale e 14° tra i PRO la prima 24h in carriera di Valentino Rossi, cominciata dai suoi colleghi scattando dal 35° posto (10 posizioni di penalità doo le Qualifiche per errori del pesarese, ammessi candidamente). Il ‘Dottore’ non ha commesso altri sbagli particolarmente gravi in gara, a parte un’uscita di pista senza grosse conseguenze nella notte e un largo a ‘Puhon’ nel corso dell’ultimo turno di guida.

Il marchigiano condivideva il volante dell’Audi R8 LMS #46 con Frédéric Vervisch e Nico Müller, e proprio lo svizzero è stato protagonista dell’errore che lo ha visto tamponare l’Audi #32 dei suoi compagni di squadra Weerts/Vanthoor/Van Der Linde eliminandola e riportando danni all’anteriore della carrozzeria che sono stati aggiustati alla meglio dalla squadra belga.

#52 AF Corse Ferrari 488 GT3: Stefano Costantini, Louis Machiels, Andrea Bertolini, Alessio Rovera

#52 AF Corse Ferrari 488 GT3: Stefano Costantini, Louis Machiels, Andrea Bertolini, Alessio Rovera

Photo by: Eric Le Galliot

PRO-AM

In PRO-AM è una rimonta incredibile dal fondo dello schieramento quella che compie la Ferari #52 di AF Corse. La squadra piacentina non è riuscita a schierare la 488 in Pole Position al via per una perdita, ma con grande calma e pazienza, unite ad un ritmo a tratti indiavolato, il quartetto Bertolini/Machiels/Costantini/Rovera risale la china e conquista con merito il successo.

L’affermazione è condita dalle prestazioni-monstre di Alessio Rovera, autore del giro più veloce della gara (2’17″480) che è anche il nuovo record per l’evento con una GT3.

I K.O. della McLaren #188 di Garage 59 e della Porsche #24 di Herberth Motorsport hanno sicuramente favorito la vettura di Maranello, ma anche la Mercedes #75 di SunEnergy 1 (Ellis/Habul/Konrad/Baumann), in piazza d’onore dopo aver passato domenica mattina la Porsche #39 del Singha Racing Team TP12 (Sathienthirakul/Bamber/Hamon/Bhirombhakdi).

#83 Iron Dames Ferrari 488 GT3: Rahel Frey, Sarah Bovy, Michelle Gatting, Doriane Pin

#83 Iron Dames Ferrari 488 GT3: Rahel Frey, Sarah Bovy, Michelle Gatting, Doriane Pin

Photo by: Eric Le Galliot

GOLD CUP

Festa Ferrari anche in Gold Cup per la vittoria delle Iron Dames sulla Ferrari #83 rosa. Rahel Frey, Michelle Gatting, Sarah Bovy e Doriane Pin non hanno sbagliato nulla, regalandosi un successo meritatissimo che arriva quasi ad un mese da quello sfumato per un niente a Monza nella 6h del FIA WEC.

Le ragazze le hanno suonate sonoramente ai colleghi maschi, partendo dall’Audi #33 del Team WRT (De Pauw/Tomita/M.Robin/A.Robin), salita seconda nelle ultime ore dopo i disastri compiuti dalla Mercedes #93 di Sky-Tempesta (Hui/Cheever/Froggatt/Spinelli), che fra errori e penalità perde il podio a vantaggio della McLaren #7 di Inception Racing (Millroy/Iribe/Priaulx/Schandorff).

#30 Team WRT Audi R8 LMS evo II GT3: Thomas Neubauer, Benjamin Goethe, Jean-Baptiste Simmenauer

#30 Team WRT Audi R8 LMS evo II GT3: Thomas Neubauer, Benjamin Goethe, Jean-Baptiste Simmenauer

Photo by: Eric Le Galliot

SILVER CUP

L’Audi festeggia la doppietta in Silver Cup conseguita nell’ultima ora di corsa. A svettare è la #30 del Team WRT (Simmenauer/Neubauer/Goethe), seguita dalla #99 di Attempto Racing (Zug/Puhakka/Aka/Scholl).

L’1-2 dei Quattro Anelli, come dicevamo, giunge in concomitanza con l’amarezza della Lamborghini, che si trova con la #14 di Emil Frey Racing (Tujula/Lappalainen/White) a forare la posteriore sinistra proprio a 45′ dalla conclusione, accontentandosi del podio.

Quarto posto per la Lamborghini #163 schierata dalla VSR per Moulin/Michelotto/Dorrbecker/Paverud, in Top5 anche la Mercedes #90 di Madpanda Motorsport (Perez Companc/Walkinshaw/Kujala/Tunjo) che si era ben comportata nell’arco della gara, ma pagando male alcune penalità. Dietro troviamo le Porsche di Dinamic Motorsport (#56) e Allied Racing (#22).

#20 SPS automotive performance Mercedes-AMG GT3: George Kurtz, Valentin Pierburg, Ian Loggie, Reema Juffali

#20 SPS automotive performance Mercedes-AMG GT3: George Kurtz, Valentin Pierburg, Ian Loggie, Reema Juffali

Photo by: Mercedes AMG

BRONZE CUP

In Bronze Cup la lotta era solamente tra due concorrenti e alla fine, tra ribaltoni e colpi di scena vari, ad avere la meglio è la Mercedes #20 di SPS Automotive Performance (Müller/Kurtz/Pierburg/Juffali).

Questo anche per via della foratura che nelle ultime due ore ha spedito quasi a muro la BMW #35 della Walkenhorst Motorsport (Walkenhorst/Breuer/Young/Oeverhaus), salvatasi perdendo solamente il diffusore nell’erba in uscita da ‘Blanchimont’, ma rientrata in corsa per prendersi il trofeo.

Ulteriore beffa, un’altra gomma saltata nel corso dell’ultima mezz’ora, ma recuperata con sostituzione almeno per vedere la bandiera a scacchi, anche qui con una ragazza – Reema Juffali appunto – a transitare vittoriosa.

condivisioni

commenti

Fonte: https://it.motorsport.com

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *