IMSA | A che livello sono le LMDh? “Si gioca al gatto col topo”

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I preparativi per la nuova era sportscar sono in pieno svolgimento: Cadillac, Acura, BMW e Porsche sono impegnate in una corsa contro il tempo per avere pronte le loro nuove LMDh per la 24h di Daytona a gennaio.

Oltre ai test privati, i quattro costruttori hanno condiviso la pista diverse volte negli ultimi mesi, l’ultima delle quali a Sebring, con la possibilità di confrontare le loro prestazioni e affidabilità.

Sebbene i team osservino costantemente ciò che fanno gli altri ai box, Bourdais ritiene che sia difficile fare paragoni significativi senza conoscere il tipo di impostazione con cui i costruttori rivali fanno andare le loro vetture.

“È difficile sapere chi sta usando una certa quantità di deportanza e potenza, perché anche nella finestra che ti viene data, che è sempre da 480kW a 520kW, c’è sempre una differenza pari ad almeno 60CV” ha detto il pilota di Cadillac-Chip Ganassi Racing a Motorsport.com.

“Noi, ad esempio, eravamo sui 500 kW, ma con le condizioni di quel momento in realtà erano un po’ meno. Quindi, se qualcuno va al massimo magari lo vedi dal tempo sul giro. Però non si sa mai chi sta facendo cosa in termini di aerodinamica e quant’altro. È un po’ come giocare al gatto e al topo, cercando di valutare il tutto”. 

“Alla fine abbiamo passato più tempo a cercare di migliorare e rendere più affidabile il nostro materiale che a cercare di capire e stimare la posizione dei rivali, perché tutto ciò che si può fare è il massimo”.

“Si può cercare di impiegare tempo ed energie per capire cosa fanno gli altri, ma non si riuscirà a rendere la propria auto più veloce. Quindi è meglio concentrarsi su se stessi e credo che ci siamo riusciti”.

Wayne Taylor, Wayne Taylor Racing Acura ARX-06

Wayne Taylor, Wayne Taylor Racing Acura ARX-06

Photo by: Andreas Beil

Anche Filipe Albuquerque di Acura ha sottolineato che è meglio che i costruttori si concentrino sui loro programmi e non cerchino di valutare la concorrenza.

Tuttavia, ha ammesso che sia i piloti che gli ingegneri non possono fare a meno di guardare i tempi sul giro delle altre auto, seppur alcuni parametri rendono quasi impossibile prevedere la velocità dei rivali.

“Tutti noi osserviamo i tempi sul giro degli altri, prendendoli con il cellulare o il cronometro”, ha detto il portacolori di Wayne Taylor Racing a Motorsport.com.

“Ogni volta che un costruttore fa un buon tempo, tutti noi diciamo: ‘Hai visto? È davvero impressionante’. Ed è interessante vedere che gli ingegneri restano concentrati sul loro programma, a volte non ci pensano nemmeno”. 

“Ma poi, durante la riunione, alla fine il tuo cervello fa calcoli e pensa se le stesse cose si possano fare o meno. È interessante”.

“Quello che continuo a dire è che, anche se faccio un tempo sul giro eccezionale, con Cadillac o BMW ad un secondo di distanza, quanto hanno ancora di potenziale da esprimere gli altri? Pensando solo al carburante, si possono togliere 80 kg di benzina dalla macchina e fare un tempone con gomme nuove”. 

“Inoltre, stiamo provando diverse mescole di Michelin che influiscono un po’ sui crono. Ci sono troppe variabili che possono farti andare più veloce o più lento, a seconda del programma di ogni costruttore e della potenza del motore in quella fase del test. Sono momenti in cui si cerca di imparare un sacco di cose”.

Cadillac sulla giusta via

La Cadillac ha già omologato la sua V-LMDh dopo un paio di test endurance di 12 ore a Sebring che dovevano simulare il secondo round della stagione IMSA 2023.

Bourdais è rimasto particolarmente impressionato dall’affidabilità della vettura e ritiene che il marchio di General Motors sia in buona forma in vista del test IMSA di Daytona a dicembre.

“Abbiamo completato la simulazione di 24 ore a Sebring, che per me è andata oltre le aspettative”, ha detto il francese.

“Abbiamo avuto un paio di inconvenienti con sensori e altre cose. I codici della batteria e della centralina devono essere ripuliti perché ci sono molti meccanismi di sicurezza che ti farebbero perdere la gara se succedesse una cosa del genere”. 

“Ma dal punto di vista meccanico la macchina ha funzionato senza problemi. Probabilmente abbiamo perso 15-20 minuti qua e là per questioni elettroniche, ma dal punto di vista meccanico è un mezzo incredibilmente affidabile e non abbiamo avuto alcun problema a Sebring, il che la dice lunga visto quanto è dura questa pista per le componenti”.

“Credo che tutti siano stati molto soddisfatti di come sono andate le cose. Abbiamo fatto molti chilometri. Penso che tutto vada nella giusta direzione”. 

Alexander Sims, Cadillac V-LMDh

Alexander Sims, Cadillac V-LMDh

Photo by: Andreas Beil

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Fonte: https://it.motorsport.com

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