WEC | 6h di Spa: Kobayashi beffa le Ferrari, Toyota in Pole

La Toyota festeggia la seconda Pole Position stagionale nel FIA World Endurance Championship 2023 grazie a Kamui Kobayashi, che in un finale da infarto delle Qualifiche per definire la griglia della 6h di Spa-Francorchamps ha la meglio delle Ferrari di Miguel Molina ed Antonio Giovinazzi.

Sulle Ardenne è spuntato il sole al pomeriggio, scombinando i piani di chi pensava che ci sarebbe stata pioggia come le previsioni avevano detto fin da ieri. E tutte e tre le sessioni andate in scena hanno regalato emozioni e sussulti fino all’ultimo metro. E anche oltre…

HYPERCAR: amarezza Rossa, Koba non perdona

Neanche il tempo di cominciare che c’è subito il colpo di scena: Brendon Hartley, appena uscito dai box, probabilmente viene tradito dalle gomme fredde appena arrivato in cima all’Eau Rouge e va a sbattere sulle barriere del Raidillon. Seppur il pilota Toyota stesse procedendo abbastanza lentamente, la GR010 Hybrid #8 rimane abbastanza danneggiata frontalmente e il neozelandese si dispera, ritrovandosi senza crono e relegato in fondo alla classifica.

Alla ripartenza dopo la bandiera rossa, con 12’30” sul cronometro, tutti procedono molto cauti, ma qualche sbandata la si vede ugualmente. La battaglia è stata serratissima e con un giro finale stepitoso Giovinazzi rimette la Ferrari davanti a tutti. La 499P #51 completa la tornata in 2’00″777 battendo la Toyota #7 di Kobayashi per 0″035, poco dopo che il giapponese era riuscito a scavalcare con un’ottima prestazione la 499P #50 di Molina per un nulla.

Lo spagnolo aveva preso il primato provvisorio, ma nel giro successivo poteva ulteriormente migliorare se non si fosse trovato davanti una Porsche nell’ultimo settore, uscendo anche largo dalla curva ‘Paul Frère’ perdendo decimi preziosi.

Mentre ormai i sorrisi e gli abbracci si sprecavano ai box di AF Corse, ecco la atroce beffa: il tempo di Giovinazzi è stato cancellato per track-limits oltrepassati in uscita da Les Combes dal pugliese, che ha messo anche due ruote sulla ghiaia. Probabilmente in quel frangente ha perso qualche decimo più che guadagnarlo, ma essendo finito con tutte e quattro le gomme oltre la fatidica riga bianca è arrivata inevitabilmente la cancellazione del suo miglior crono.

Questo consegna a Kobayashi la Pole per 0″024 su Molina e fa scendere Giovinazzi terzo a +0″161, con l’alfiere di Maranello a sorridere amaramente alla ricezione della comunicazione, quando ormai aveva assaporato già il bel colpo.

Per una Ferrari che si conferma competitiva sul giro secco come a Sebring, c’è anche l’ombra minacciosa delle due Cadillac al via. Ottima la qualifica di Earl Bamber, quarto con la V-Series.R #2 davanti al compagno di squadra della #3 Sébastien Bourdais, anche se il neozelandese è a soli 0″231 dalla vetta mentre il francese a più di 1″.

La Porsche continua a soffrire e Kévin Estre non va oltre il sesto tempo al volante della 963 #6 preparata dal Team Penske, seguito dalla #38 che la Jota ha affidato a Will Stevens per questa prima uscita a caccia del primato in griglia.

La Glickenhaus ottiene l’ottavo crono a 2″1 dal leader con Olivier Pla, le Peugeot non brillano e concludono al nono ed undicesimo posto rispettivamente con Jean-Eric Vergne (#93) e Gustavo Menezes (#94), divise dalla Porsche #5 di Frédéric Makowiecki.

Fanalino di coda la Vanwall Vandervell della ByKolles Racing guidata da Tom Dillmann, fermatasi a +3″8.

#51 Ferrari AF Corse Ferrari 499P: Alessandro Pier Guidi, James Calado, Antonio Giovinazzi

#51 Ferrari AF Corse Ferrari 499P: Alessandro Pier Guidi, James Calado, Antonio Giovinazzi

Photo by: JEP / Motorsport Images

LMP2: Blomqvist senza rivali

Sessione come sempre molto serrata ed interessante quella della Classe LMP2, dove la differenza l’ha fatta un grande Campione come Tom Blomqvist.

Al volante della Oreca #23 di United Autosports, l’anglo-svedese è balzato al comando a metà lavori con il tempone di 2’05″979 che nessuno è stato in grado di avvicinare più di tanto. Ci ha provato Louis Delétraz con la Oreca #41 del Team WRT, ma si è fermato secondo a 0″339, seguito da Daniil Kvyat a 0″527 dalla vetta con la Prema #63.

In Top5 ci sono Robin Frijns sulla WRT #41 e Pietro Fittipaldi con la #28 di Jota, pure loro a mezzo secondo dal leader, mentre sesto si classifica Bent Viscaal al volante della Oreca #9 di Prema, tenendosi dietro la United #22 di Filipe Albuquerque, la #34 di Inter Europol Competition guidata da Fabio Scherer.

In Top10 troviamo pure la Oreca #10 di Vector Sport che Gabriel Aubry porta nona al traguardo con 1″056 di ritardo, battendo le Alpine di Olli Caldwell (#35) e Charles Milesi (#36).

#23 United Autosports Oreca 07 - Gibson: Joshua Pierson, Tom Blomqvist, Oliver Jarvis

#23 United Autosports Oreca 07 – Gibson: Joshua Pierson, Tom Blomqvist, Oliver Jarvis

Photo by: JEP / Motorsport Images

LMGTE AM: prima gioia per Al Harthy ed Aston

In Classe LMGTE AM arriva la prima Pole Position nella serie per Ahmad Al Harthy in 15′ piuttosto convulsi e incerti.

A 6’32” dal termine della sessione, mentre ancora la maggior parte dei concorrenti era intenta a scaldare le gomme a dovere, PJ Hyett è finito in testacoda nella salita dell’Eau Rouge andando a rovinare pesantemente contro le barriere del Raidillon.

La Porsche #56 della Project 1-AO ne è uscita parecchio danneggiata e le prove sono state interrotte dalla bandiera rossa per diversi minuti, con il pilota americano uscito per fortuna illeso dal botto.

Questo ha costretto di nuovo tutti ad entrare a gomme fredde e ricominciare il lavoro di riscaldamento pneumatici, guidando poi a denti strettissimi per non incappare in errori e track-limits.

Il più bravo di tutti è stato appunto Al Harthy, che con la Aston Martin #25 di ORT by TF Sport realizza il 2’17″216 che lo tiene per 1″9 davanti alla Porsche #85 della padrona di casa, Sarah Bovy; la portacolori delle Iron Dames ha cercato in tutti i modi di prendersi il primato, ma prima è andata lunga a Les Combes e poi al penultimo giro ha esagerato all’Eau Rouge-Raidillon finendo oltre i limiti della pista, per cui al tentativo finale ha cercato di portare a casa il tempo senza ulteriori sbavature.

Ottimo terzo posto per Ryan Hardwick con la Porsche #88 di Proton Competition, seguito a ruota dalla Corvette #33 del leader di campionato, Ben Keating, che accusa un ritardo di 2″290 dalla vetta con una C8.R gravata di 45kg di zavorra.

La migliore delle Ferrari è la #83 di AF Corse griffata Richard Mille nelle mani di Luis Pérez Companc, al quale non basta il record nel primo settore all’ultimo tentativo per avvicinare le prime file, mentre sesta c’è la Aston Martin #98 di NorthWest AMR condotta da Ian James.

Hyett alla fine si ritrova settimo dell’elenco grazie al crono stabilito prima dell’incidente, ma alla fine non sarà della partita per i troppi danni riportati nel botto. Questo darà modo alla Ferrari #54 di Thomas Flohr (AF Corse) di salire di una piazza, dopo che lo svizzero si era messo ottavo precedendo i giapponesi Satoshi Hoshino sulla Aston Martin #777 di D’Station Racing/TF Sport e Takeshi Kimura al volante della Ferrari #57 di Kessel Racing.

Chiudono lo schieramento le Porsche di Christian Ried (#77 Dempsey-Proton Racing), Michael Wainwright (#86 GR Racing) e Claudio Schiavoni (#60 Iron Lynx).

Non ha preso parte alle Qualifiche la Ferrari #21 di AF Corse, rimasta incidentata nell’incidente delle Libere 2 tra il suo pilota, Diego Alessi, e la 488 di Flohr. La squadra piacentina ha sostituito il telaio ed attualmente sta ancora assemblando la vettura per essere poi domani in gara. Se ce la farà, dovrà poi scontare uno Stop&Go di 30″ comminatole dai giudici per l’episodio.

La 6h di Spa-Francorchamps scatterà sabato alle ore 12;45.

#25 Ort By TF Aston Martin Vantage AMR: Ahmad Al Harthy, Michael Dinan, Charlie Eastwood

#25 Ort By TF Aston Martin Vantage AMR: Ahmad Al Harthy, Michael Dinan, Charlie Eastwood

Photo by: JEP / Motorsport Images

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Fonte: https://it.motorsport.com

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