24h Le Mans | 22a Ora: Ferrari comanda con 10 secondi su Toyota

Sfruttando la lunga slow zone quasi allo scoccare della ventesima ora, Ferrari aveva scelto di fermarsi e trarre il massimo dal periodo di neutralizzazione nonostante avesse un buon quantitativo di carburante a bordo. Ciò ha messo in “linea” la 499 #51 con la Toyota #8, la quale a sua volta precedentemente aveva optato per una strategia simile anticipando la sosta in un momento favorevole.

Quel pit stop ha ridotto in maniera importante il gap tra le due vetture, con la Rossa #51 che è tornata in pista sì in testa ma con un vantaggio ridotto a poco meno di cinque secondi, con il compito di gestire la situazione: la vettura del Cavallino ha imposto un ritmo lineare, tentando di non stressare eccessivamente gli pneumatici appena montati. Verso le 12:30, a circa tre ore e mezza dal termine, la Ferrari #50, in quel momento doppiata, è stata in grado di rimettersi in scia e disturbare leggermente la GR010 #8 prima di effettuare la propria sosta.

Circa una decima di minuti più tardi si è fermata anche la Toyota con l’unica vettura superstite dopo l’incidente che ha coinvolto la #7 in nottata: per tentare qualcosa di differente, i tecnici hanno deciso di non sostituire gli pneumatici. Nel giro successivo è rientrata anche la vettura #51 del Cavallino per effettuare il rifornimento: al rientro in pista, James Calado poteva contare su circa una decina di secondi di vantaggio sulla rivale più vicina, portandolo a quattordici secondi a tre ore dal termine.  

#8 Toyota Gazoo Racing Toyota GR010 - Hybrid di Sebastien Buemi, Brendon Hartley, Ryo Hirakawa, #51 Ferrari AF Corse Ferrari 499P di Alessandro Pier Guidi, James Calado, Antonio Giovinazzi

#8 Toyota Gazoo Racing Toyota GR010 – Hybrid di Sebastien Buemi, Brendon Hartley, Ryo Hirakawa, #51 Ferrari AF Corse Ferrari 499P di Alessandro Pier Guidi, James Calado, Antonio Giovinazzi

Photo by: Marc Fleury

Un altro pit stop per il duo di testa è giunto a circa due ore e quaranta dal termine: la Toyota #8 ha montato nuovi pneumatici, ma al volante è rimasto ancora una volta Brendon Hartley, il quale ha proseguito un lungo stint di guida. Come da copione, anche la Ferrari #51 si è fermata pochi minuti più tardi, arrivando proprio in quel momento a quota 300 giri: Giovinazzi ha ereditato il volante da Calado, uscendo dai box con un margine di una quindicina di secondi. Sfruttando la fase dei doppiaggi, prima dello scoccare della ventiduesima ora il neozelandese è riuscito a ricucire parte del distacco, scendendo sotti i dieci secondi.

Proseguono sulla loro strada le due Cadillac, con la #2 sempre salda al terzo posto davanti alla gemella #3, la quale si è fermata a circa due ore e cinquanta dalla fine con Van Der Zande al volante. Al quinto posto si trova la Porsche #5 con Frederic Makowiecki alla guida: la vettura del marchio tedesco precede l’altra Rossa numero 50, la quale è stata rallentata dai problemi avuti in nottata e nelle prime fasi della mattina. La seconda 499P si è fermata proprio pochi minuti prima delle 14:00, con Fuoco che ha preso il volante da Nielsen. 

Da menzionare i problemi tecnici sulla Peugeot #94 poco minuti prima dello scoccare della ventunesima ora, seguiti pochi minuti più tardi dalla sosta ai box per la 9X8 gemella numero 93, la quale si è vista costretta al rientro in pit lane per sostituire il cofano anteriore, volato via mentre si trovava alle spalle di una Glickenhaus.

#94 Peugeot Totalenergies 9X8 di Loic Duval, Gustavo Menezes, Nico Muller

#94 Peugeot Totalenergies 9X8 di Loic Duval, Gustavo Menezes, Nico Muller

Photo by: JEP / Motorsport Images

In LMP2 Inter Europol #34 rimane sempre in testa con Albert Costa nell’abitacolo, pur con una pesante penalità drive-through causata da un sorpasso in condizioni di Safety Car sulla quale il team ha discusso a lungo con la direzione gara. Alle loro spalle, staccata di una ventina di secondi, c’è la #41 del Team WRT con Robert Kubica al volante: da quando è salito in macchina, il polacco ha mantenuto un gap stabile intorno a una ventina di secondi.

Terza in categoria la Idec Sport #48, la quale precedente la #30 di Duqueine con Neel Jani in macchina, il quale sta completando uno stint prolungato. A concludere la top five l’altra vettura del Team WRT, la #31, in questo caso con Robin Frijns nell’abitacolo. Più staccate le Alpine, con la prima vettura del marchio francese al sesto posto.

In LM GTE AM è ancora in testa la Corvette C8.R #33 con Catsburg alla guida, il quale può contare su un vantaggio di quasi un minuto sul rivale più vicino, la Porsche 911 RSR delle ragazze di Iron Dames, le quali si sono fermate attorno alle 13:15 per effettuare anche il cambio pilota: scesa la Bovy che ha ceduto il volante a Michelle Gatting.

#33 Corvette Racing Chevrolet Corvette C8.R of Nicky Catsburg, Ben Keating, Nicolas Varrone

#33 Corvette Racing Chevrolet Corvette C8.R of Nicky Catsburg, Ben Keating, Nicolas Varrone

Photo by: Marc Fleury

Terzo posto per l’Aston Martin Vantage del Team Ort By TF. Quarta posizione momentanea per Project 1-AO con la Porsche #56 che sfoggia la livrea “Rexy”: Matteo Cairoli ha imposto un bel passo, ma il gap dalla vetta rimane comunque ampio, soprattutto dopo l’ultima sosta. Alle spalle della vettura tedesca segue un’altra Porsche 911, quella di GR Racing, che dispone di un vantaggio contenuto di una decina di secondi sulla prima 488 GTE Evo, quella di AF Corse con Davide Rigon al volante.

Dopo una lunga sosta dovuta a riparazioni tecniche, la Chevrolet Camaro ZL1 NASCAR preparata dalla Hendrick Motorsports/Garage 56 per il trio Button/Rockenfeller/Johnson è rientrata in pista pochi minuti prima dello scoccare della ventiduesima ora. 

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Fonte: https://it.motorsport.com

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