La Peugeot è stata protagonista, anzi grande protagonista un po’ a sorpresa nella prima parte della 24 Ore di Le Mans. La 9X8 di Loic Duval è stata anche al comando finché la gara del Centenario non è partita per davvero, dopo una serie innumerevole di slow zone e safety car che non hanno permesso alla corsa di entrare nel vivo, per mostrare l’effettivo passo delle singole vetture.
Poi sono emersi dei problemi e delle uscite dei piloti che hanno minato il potenziale, nonostante il supporto da vero tifoso di Carlos Tavares, capo indiscusso del Gruppo Stellantis, non sia mai venuto meno.
Mikkel Jensen all’ora di pranzo ha vissuto una brutta avventura mentre sul rettilineo delle Hunaudieres era in scia a una Glickenhaus: la Peugeot 9X8 dietro all’Hypercar americana stava succhiando tutta la scia, quando all’improvviso è letteralmente scoppiato il cofano anteriore che si è strappato dai supporti ed è volato via di lato in modo molto pericoloso considerata la velocità di percorrenza.
Cosa può essere successo? È molto probabile che abbia ceduto un fissaggio del cofano, oppure è stato chiuso male, per cui quando la Peugeot è finita nell’aria sporca della Glickenhaus, per effetto delle turbolenze, il sostegno della carrozzeria ha ceduto causando il distacco del particolare aerodinamico.
La vettura priva del necessario carico ha cominciato a pompare sull’anteriore, mostrando un porpoising esagerato: il pilota danese è stato molto bravo a mantenere il controllo della Peugeot ed evitare che una disavventura ad alta velocità potesse trasformarsi in un brutto incidente.
Nella memoria degli appassionati di Endurance è riaffiorato il ricordo del doppio backflip di Mark Webber e Peter Dumbreck che erano letteralmente volati oltre le recinzioni della pista con la Mercedes-Benz CLR durante la 24 Ore di Le Mans del 1999: l’australiano decollò sia in qualifica che durante il warm up, mentre lo scozzese visse la brutta esperienza in gara. La Casa della Stella decise di fermare le macchine e ritirarsi.
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