WEC | LMGT3, Lamborghini pronta: “Ma serve stabilità nelle norme”

Lo scorso fine settimana, in occasione della 24h di Le Mans, il FIA World Endurance Championship ha ufficializzato che dal prossimo anno le Classi saranno solamente due: Hypercar e LMGT3.

Lamborghini Squadra Corse è noto che avrà una vettura LMDh in pista nella prima categoria, rappresentata da Iron Lynx, ma ovviamente c’è tutta l’intenzione di schierarsi anche tra le GT3 che prenderanno il posto delle attuali GTE, sfruttando la priorità nelle iscrizioni concessa da FIA e Automobile Club de l’Ouest.

Ad inizio stagione ha infatti debuttato la nuovissima Huracán GT3 EVO2, presentata in occasione delle Gran Final di Portimão a fine 2022 e che vi avevamo illustrato grazie all’Ingegner Leonardo Galante.

L’auto del Toro è impegnata in tutto il mondo con i team privati e di riferimento del Costruttore di Sant’Agata Bolognese e a 6 mesi dall’esordio abbiamo potuto fare un primo bilancio di quello che è stato e ciò che sarà con Giorgio Sanna, Responsabile del Motorsport di Lamborghini, che in questa intervista con Motorsport.com ed altri media ha spiegato quali sono gli obiettivi della stagione.

#63 Iron Lynx Lamborghini Huracan GT3 Evo2: Andrea Caldarelli, Mirko Bortolotti, Jordan Pepper

#63 Iron Lynx Lamborghini Huracan GT3 Evo2: Andrea Caldarelli, Mirko Bortolotti, Jordan Pepper

Photo by: Paolo Belletti

La Huracán GT3 EVO2 ha esordito faticando a Daytona, ma arrivando anche a vincere nel DTM; come la valuti ad oggi?
“Sicuramente la prima parte di stagione ha avuto alti e bassi legati ad una serie di circostanze. Il Balance of Performance all’inizio ci ha pesantemente condizionato, ma fa parte del gioco. E’ una vettura nuova con complessità che portano vantaggi a livello di guidabilità, ma al tempo stesso impone ai promoter di rivedere gli schemi del mezzo che ha corso negli ultimi 4-5 anni. Il fatto che il BoP iniziale sia stato conservativo, come a Daytona e Sebring, per poi arrivare a qualcosa di più allineato e corretto per quelle che sono le potenzialità dell’auto ci hanno consentito di lottare per le posizioni che contano”.

Sei contento dei risultati?
“In IMSA all’esordio con Iron Lynx abbiamo ottenuto due quarti posti facendo gare eccezionali, nel DTM abbiamo vinto già un round con Pole Position, nel GTWC a Monza siamo saliti sul podio e anche al Paul Ricard potevamo lottare per la Top3, ma ci sono stati problemi di delaminazione gomme sulla #63, mentre su altre vetture le scelte delle pastiglie dei freni non ha pagato. E comunque un podio in Silver Cup lo abbiamo centrato. Diciamo che l’auto è nuova per tutti: noi, promoter, squadre, quindi richiede un periodo di tempo e assestamento per tutte le parti coinvolte, in modo da capirla e sfruttarla al meglio”.

Anche al Nordschleife eravate partiti benissimo, poi cosa è accaduto?
“Alla 24h del Nürburgring purtroppo abbiamo sofferto di problemi con i pneumatici che ci hanno pesantemente condizionato ad inizio evento, pur avendo un’auto molto affidabile e competitiva, gestita dal team ABT Motorsport che è un’altra delle novità di quest’anno, con il quale ci stiamo conoscendo”.

Giorgio Sanna, Direttore di Lamborghini Squadra Corse

Giorgio Sanna, Direttore di Lamborghini Squadra Corse

Photo by: Lamborghini Super Trofeo

Il bilancio quindi è a metà…
“Il giro di boa della stagione sarà la 24h di Spa, preceduta dalla tappa di Watkins Glen. Speriamo di rifarci in IMSA, poi a luglio tracceremo il bilancio. Ad oggi è parzialmente positivo, in alcune piste si è rivelata una vettura veloce e competitiva, si tratta di mettere a punto tutto da parte di tutti. Diciamo che il bicchiere è mezzo pieno, confidiamo che l’esperienza acquisita possa servirci a capitalizzare per l’anno prossimo”.

Vi eravate posti un obiettivo ad inizio anno?
“La Huracán è un progetto che comincia ad avere la sua età, l’obiettivo del progetto era creare il pacchetto EVO2 alzando l’asticella per poter arrivare con la giusta competitività fino al 2025. L’impianto frenante è completamente nuovo, così come l’aerodinamica e il motore. I piloti sono contenti, sia gentlemen che PRO, ovviamente la sua complessità richiede un periodo di rodaggio, ma nei momenti complessi l’auto ha dimostrato di esserci. Come in tutti gli sport, bisogna mettere insieme tutti gli elementi per portare a casa un risultato positivo”.

Alla 24h di Spa pensi che potrete lottare per podio e vittoria?
“Penso che il BoP adottato al Paul Ricard fosse corretto e l’auto si è dimostrata competitiva, bisogna cercare di partire un po’ più avanti in Qualifica, ma in un contesto di 24h sarà fondamentale l’affidabilità e non commettere errori da parte dei piloti. Sono molto contento del lavoro svolto dai team Iron Lynx, K-Pax, GRT e Barwell che l’hanno in mano in questa serie”.

 

Photo by: AG Photo

Cosa ne pensi della nuova regola legata alla Safety Car, con la suddivisione in Classi e sdoppiaggi?
“La vedo molto bene, sono sempre favorevole a tutto ciò che incrementa lo spettacolo tenendo aperta la gara fino alla fine. In questo gli americani sono maestri. Oggi le 24h grazie all’aumento delle tecnologie e delle prestazioni dei piloti sono diventate gare sprint, il che è molto bello. Di contro, è brutto che a 10h dalla fine i contendenti per il successo siano già delineati. A Daytona, per esempio, abbiamo 22h di gestione e 2h di gara vera; questo comporta rivoluzioni della classifica e suspence fino alla bandiera scacchi. Alla fine lo sport è anche spettacolo”.

Questi primi mesi di Iron Lynx come sono stati?
“Ci stiamo trovando estremamente bene, con un grande rapporto di collaborazione su strategie ed obiettivi. Spetta a noi mettere il team nelle condizioni di lavorare al meglio, cosa che ci impegnamo a fare ogni fine settimana. Sia in ambito GT che in proiezione LMDh sono molto fiducioso di aver trovato una struttura estremamente professionale che condivide la nostra visione sportiva e gestionale”.

Iron Lynx ha anche il progetto Iron Dames, una novità per il vostro panorama…
“Tutta Automobili Lamborghini ed il sottoscritto sono particolarmente orgogliosi di avere un programma interamente femminile al nostro interno. Siamo consapevoli che anche per le Iron Dames questa sarà una stagione nel GTWC di apprendistato con la Huracan GT3 EVO2 in vista della prossima in serie più importanti, visto che le GTE spariranno. Anche con loro stiamo costruendo qualcosa da capitalizzare nei prossimi anni, visto che parliamo di un programma a medio-lungo termine”.

#83 Iron Dames, Lamborghini Huracan GT3 EVO2: Rahel Frey, Sarah Bovy, Michelle Gatting

#83 Iron Dames, Lamborghini Huracan GT3 EVO2: Rahel Frey, Sarah Bovy, Michelle Gatting

Photo by: AG Photo

Il FIA WEC passerà appunto alla Classe LMGT3, come la affronterete?
“Lamborghini sarà coinvolta con Iron Lynx nel WEC, ma nei prossimi mesi verranno annunciati i programmi, le auto e i piloti. Ceramente daremo il massimo supporto anche al programma Iron Dames perché crediamo fortemente al coinvolgimento delle donne nel motorsport; non dimentichiamo che in Squadra Corse oltre il 40% del personale è femminile, quindi la visione è molto allineata”.

Il WEC ha confermato che darà priorità agli iscritti in Hypercar anche di avere auto in LMGT3; le vetture eventualmente potranno essere anche gestite da altri team?
“Sì, sappiamo già che i posti saranno limitatissimi e con due vetture per Costruttore. Ben venga se aumenteranno visto il numero alto di richieste che abbiamo, poi definiremo le strategie. Comunque non c’è solo il Mondiale, ma anche la ELMS, Asian Le Mans Series, GTWC e IMSA, che sono piattaforme strategiche”.

C’è la possibilità di ampliare i programmi DTM o alla 24h del Nürburgring?
“Ci piacerebbe molto, il mercato tedesco per noi è molto importante. Siamo estremamente soddisfatti di come SSR Performance ha cominciato a lavorare con noi, ma basta vedere i risultati di Oschersleben. La volontà di estendere la presenza c’è, chiaramente il DTM è un campionato estremamente professionale e costoso sotto tutti i punti di vista. Dovremo darci delle priorità, ma nei prossimi mesi lavoreremo sulle strategie del futuro e assieme al Nürburgring ci piacerebbe avere 2-3 macchine di riferimento”.

#27 ABT Sportsline Lamborghini Huracan GT3 EVO2: Kelvin Van der Linde, Marco Mapelli, Jordan Pepper, Nicki Thiim

#27 ABT Sportsline Lamborghini Huracan GT3 EVO2: Kelvin Van der Linde, Marco Mapelli, Jordan Pepper, Nicki Thiim

Photo by: Markus Toppmöller

Come hai preso la notizia che ADAC avrebbe gestito il DTM con una possibile fusione col GT Masters?
“L’ho vista bene fin dall’inizio, ADAC ha sempre fatto un ottimo lavoro e per me il GT Masters è sempre stato uno dei campionati più impegnativi, duri e di successo in Europa in ambito Sprint. Il DTM sotto la gestione ADAC non è altro che un GT Masters all’ennesima potenza, sono rimasto favorevolmente impressionato al primo evento di Oschersleben, dove ho visto il pubblico del DTM associato ad una organizzazione che ben si sposa con la categoria GT3, con un format avvincente e particolare, ma mantenendo la medesima filosofia di altre serie. E’ fondamentale per i Costruttori, usiamo le stesse gomme, BoP e non ci sono gestioni o evoluzioni tecniche a sè stanti”.

In vista dell’avvento delle GT3 nel WEC pensi si proceda allo stesso modo?
“Spero proprio sia così, con una convergenza il più possibile con le attuali GT3 che corrono in tutto il mondo. IMSA l’ha già fatto e con successo, mi auguro accada anche con ACO perché Costruttori e team hanno bisogno di stabilità tecnica ed economica”.

Nel WEC però avrete gomme Goodyear, come vedi questo cambiamento?
“E’ un’altra bella novità. Siamo disponibili a collaborare con loro, come tutti gli altri Costruttori. Ben vengano, ma l’importante è avere un unico fornitore, poi capire come si sposerà il loro prodotto con la vettura rende il tutto più avvincente da parte nostra e dei team, fa parte del nostro lavoro”.

#63 Iron Lynx Lamborghini Huracan GT3 EVO2: Jordan Pepper, Romain Grosjean, Mirko Bortolotti, Andrea Caldarelli

#63 Iron Lynx Lamborghini Huracan GT3 EVO2: Jordan Pepper, Romain Grosjean, Mirko Bortolotti, Andrea Caldarelli

Photo by: Bob Meyer

Dei nuovi piloti ufficiali sei soddisfatto?
Daniil Kvyat e Romain Grosjean sono stati presi principalmente per la LMDh. Daniil ha la possibilità con Prema di fare una esperienza importante in LMP2 assieme a Mirko Bortolotti ed Andrea Caldarelli. Romain ha già fatto un paio di gare in GT3 con noi dandogli modo di entrare a far parte della famiglia Lamborghini, ma ovviamente la priorità per lui saranno i test LMDh in proiezione 2024. Vedremo se ci saranno altre opportunità, sapendo anche che è molto impegnato in IndyCar. Sono contento di Jordan Pepper, che già conoscevamo e sul quale puntiamo molto per il futuro nel GT3. E poi anche le prime prove di Leonardo Pulcini mi hanno soddisfatto tanto”.

Com’è nata l’idea di prendere Kvyat e Grosjean?
“E’ venuto tutto in modo naturale, ci siamo cercati a vicenda. Volevamo piloti che portassero esperienza importante maturata in F1 che ci potesse aiutare a sviluppare una vettura completamente nuova per noi. Questi prototipi sono le auto più vicine a quelle che sono le F1 di oggi, con tecnologia ibrida, che per noi è nuova e complessa. Il destino ha voluto che ci siamo trovati, entrambi i ragazzi mi hanno impressionato per umiltà e grandissima motivazione. Nonostante tutto sembrano dei ragazzini, il che per me è fondamentale. Non volevamo essere alternative, ma avere piloti che volessero scrivere la storia assieme a Lamborghini. Entrambi ne sono consapevoli”.

In ottica LMDh prenderete altri piloti?
“Senz’altro, gli equipaggi WEC ed IMSA verranno comunicati a fine stagione. Tre piloti saranno solamente in America e gli altri tre nel Mondiale, poi uniremo le due vetture per le 24h di Daytona e Le Mans. Ne mancano due all’appello, ma conoscerete i loro nomi più avanti”.

Fonte: https://it.motorsport.com

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