WEC | Ferrari, perché l’obiettivo titolo non è impossibile

Ad una settimana dallo storico trionfo ottenuto alla 24h di Le Mans, la Ferrari sta, giustamente, ancora festeggiando a dovere l’impresa e nella giornata di martedì chiuderà il cerchio con una parata per le strade di Maranello.

La 499P #51 che ha vinto sul Circuit de la Sarthe grazie ad Antonio Giovinazzi/James Calado/Alessandro Pier Guidi sfilerà per le strade del paesino emiliano in mattinata, seguita dalla gemella #50 di Antonio Fuoco/Miguel Molina/Nicklas Nielsen mostrandosi al pubblico pronto a rendere omaggio ed onore agli eroi della classica francese.

Successivamente bisognerà voltare pagina perché il 9 luglio c’è la 6h di Monza, quarta tappa del FIA World Endurance Championship che vedrà gli alfieri del Cavallino Rampante sfrecciare lungo il tracciato brianzolo davanti ai tifosi Rossi, stavolta non per bellezza, ma tornando alle competizioni vere e proprie. E qui la Ferrari è chiamata ad affrontare quella che, in ordine cronologico, è la quarta sfida personale della prima stagione in Classe Hypercar con la 499P, ossia la rincorsa al titolo iridato.

#50 Ferrari AF Corse Ferrari 499P: Antonio Fuoco, Miguel Molina, Nicklas Nielsen

#50 Ferrari AF Corse Ferrari 499P: Antonio Fuoco, Miguel Molina, Nicklas Nielsen

Photo by: Ferrari

Non è un segreto che nell’agenda del Responsabile di Attività Sportive GT, Antonello Coletta, e dei suoi collaboratori siano stati evidenziati i punti di un percorso cominciato meno di un anno fa con lo Shakedown del prototipo LMH a Fiorano, passato per i mesi invernali dello sviluppo con una marea di km macinati e arrivato all’esordio in campionato a Sebring.

A marzo la prima spunta è stata subito piazzata ottenendo la Pole Position con la 499P #50 guidata da Antonio Fuoco, dimostrando subito che il mezzo è veloce sul giro secco. Proseguendo, tutti i ferraristi hanno sempre detto che l’obiettivo primario era fare esperienza con la massima umiltà e concentrazione, cercando di non farsi distrarre dalle pressioni esterne.

Il secondo obiettivo è diventato prendere il podio e qui lo si è raggiunto in tutte e quattro le uscite andate in scena fino ad oggi: terzo posto a Sebring con la #50, che si è ripetuta a Portimao siglando la piazza d’onore, mentre a Spa-Francorchamps sul terzo gradino è salita la #51, trionfatrice poi a Le Mans, dove la #50 aveva messo la firma sulla Pole Position.

#51 Ferrari AF Corse Ferrari 499P of Alessandro Pier Guidi, James Calado, Antonio Giovinazzi

#51 Ferrari AF Corse Ferrari 499P of Alessandro Pier Guidi, James Calado, Antonio Giovinazzi

Photo by: JEP / Motorsport Images

A questo punto è logico che la quarta casella da riempire sia quella del Mondiale e Coletta lo ha detto subito una volta terminata la corsa della Sarthe: “Abbiamo vinto la 24h di Le Mans dopo aver fatto podio nelle gare precedenti. La 499P è ancora giovane e richiede esperienza, ma per il prosieguo ora possiamo avere un altro sogno. La 24h è una gara del WEC e l’abbiamo vinta, per cui perché non provare a vincere anche il titolo?”

Già, perché no? E’ giusto farlo, il tentativo, consapevoli che comunque la concorrenza non si tirerà indietro, come lo stesso capo di Maranello sottolinea: “Tutti gli altri Costruttori sono competitivi e possono essere veloci in vari momenti, come dimostrato durante le 24h. Sono sicuro che le prossime gare saranno altrettanto durissime, dobbiamo imparare su ogni circuito”.

Dal canto suo, la Ferrari può ragionare con i puri calcoli aritmetici: per la classifica Costruttori il regolamento 2023 del FIA WEC prevede l’assegnazione del punteggio massimo ottenuto da una delle due vetture iscritte dalla Casa in ogni gara (e non tutte e due come ad esempio avviene in Formula 1).

Con il successo di Le Mans, valevole 50 punti, il team Ferrari AF Corse si è messo all’inseguimento della Toyota attualmente ancora leader con 18 lunghezze di vantaggio. A Monza e Fuji, essendo gare da 6h, la scala dei punteggi sarà 25-18-15-12-10-8-6-4-2-1, mentre per la 9h del Bahrain salirà a 38-27-23-18-15-12-9-6-3-2.

#51 Ferrari AF Corse Ferrari 499P: Alessandro Pier Guidi, James Calado, Antonio Giovinazzi, #50 Ferrari AF Corse Ferrari 499P: Antonio Fuoco, Miguel Molina, Nicklas Nielsen

#51 Ferrari AF Corse Ferrari 499P: Alessandro Pier Guidi, James Calado, Antonio Giovinazzi, #50 Ferrari AF Corse Ferrari 499P: Antonio Fuoco, Miguel Molina, Nicklas Nielsen

Photo by: Ferrari

Tenendo conto che c’è pure 1 punto aggiuntivo per chi realizza la Pole Position, a disposizione ci sono ben 91 punti, per cui il sogno di Coletta non è irrealizzabile. Certamente sarà difficile perché i rivali non staranno a guardare, tenendo anche conto che dopo il cambiamento di Balance of Performance per Le Mans – dove tutto sommato il livello di prestazioni si è rivelato equilibrato nell’arco della gara, almeno tra Ferrari e Toyota – ancora non sappiamo quali parametri verranno decisi per Monza-Fuji-Bahrain.

Logicamente, va da sè che la Ferrari debba sempre arrivare davanti alle Toyota sperando di vincere e magari con qualche altro contendente ad infilarsi nella partita (Cadillac e Porsche sono chiamate a battere un colpo). Ribadendo che il tutto è in ottica Mondiale Costruttori Hypercar, perché per quello Piloti la risalita è più ardua avendo Pier Guidi/Calado/Giovinazzi 82 punti da secondi in classifica contro i 107 di Hirakawa/Buemi/Hartley.

Dalla sua la Ferrari sa che ora può contare su un mezzo competitivo ed affidabile, specialmente dopo la 24h transalpina che serviva a tutti per confermare questi due punti. Per ora diamo spazio alla fine dei festeggiamenti post-Le Mans con la parata maranelliana, poi vedremo cosa ci riserveranno le prossime tre gare, sicuramente avvincenti come lo sono state le quattro appena messe in archivio.

FIA WEC 2023 – CLASSIFICA COSTRUTTORI HYPERCAR

Fonte: https://it.motorsport.com

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