Tanti auguri a “Lucetto” Castelli: il meccanico di Agostini in MV Agusta compie 90 anni

Entrato a 20 anni a Cascina Costa dove si producevano le moto di Hailwood e Ago, ha contribuito al ciclo vincente di 13 titoli iridati della Casa varesina

Massimo Falcioni

Nato il 30 giugno 1933 a Gorla Minore, a un tiro di schioppo da Busto Arsizio, compie oggi 90 anni, magnificamente portati, Lucio Castelli, uno dei personaggi leggendari del motociclismo de I giorni del coraggio. “Lucetto” è stato tecnico di grande esperienza e qualità, con i motori e le corse sempre nel cuore, per 12 anni nella prestigiosa squadra del reparto corse della MV Agusta capitanata dall’uomo di fiducia del Conte Domenico Agusta, l’indimenticabile Arturo Magni. Nel reparto corse, un bunker della brughiera di Cascina Costa dove era vietato l’accesso anche ai piloti, senza eccezione alcuna, il manipolo di meccanici lavorava tutto l’anno, senza badare né all’orologio né al calendario, con un unico obiettivo: conquistare con i bolidi rosso-argento che lì venivano progettati, costruiti, messi a punto, testati, poi portati in pista nelle gare tricolori e in quelle iridate, i primi tre posti in ogni gara, in ogni cilindrata e campionato. 

bolidi

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Lucio Castelli entra come meccanico della Casa varesina nel 1953, a 20 anni, passando 12 anni dopo di dura gavetta, nel reparto corse dove si lavora sui bolidi affidati al number one mondiale Mike Hailwood e a quello che presto lo sostituirà, il giovane Giacomo Agostini, trionfatore con le MV dal 1965 al 1976. Poi arriveranno altri piloti, Silvio Grassetti, Alberto Pagani, Angelo Bergamonti, Phil Read. Castelli cura, in particolare, la parte ciclistica delle 4 cilindri post Surtees e Hocking, poi delle nuove 3 cilindri e ancora le 4 cilindri treemmezzo e cinquecento ultima generazione. Ufficialmente, Castelli era il telaista del reparto corse MV, impegnato su tutta la sofistica ciclistica, forcelle, ammortizzatori, ruote, freni, filo del gas e manetta. Non c’erano computer e la notte – di giorno si doveva “lavorare” – si ripassava il libretto che indicava ogni quanti chilometri andavano fatte le sostituzioni, come ad esempio i freni, cambiati dopo tre corse. Due soli tipi di gomme, le Dunlop a pera, da asciutto e da bagnato. Quattro motori di scorta, due 350 e due 500, con albero motore, testate, pistoni rinnovati solo a fine stagione. Nel reparto corse di Cascina Costa regnava il silenzio, poche parole, qualche cenno, lavorare e zitti sempre con il timore che il Conte entrasse senza preavviso, col muso lungo. Dopo ogni week end trionfale, cioè la norma per anni e anni, il Conte si faceva vedere con il sorriso ed era festa per tutti con riconoscimenti consistenti anche sulla busta paga, a fine mese. 

ago: ci sarò per la festa!

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Lucio Castelli ha un palmares da record contribuendo direttamente nel suo delicato e fondamentale ruolo alla conquista di 13 titoli mondiali, più in generale 17 titoli mondiali (oltre ai tricolori di cui si è perso il conto): sei titoli iridati della 350 e 11 titoli consecutivi della 500 con Mike Hailwood (2), Giacomo Agostini (13), Phil Read (2). Lucio Castelli è stato anche il possessore di uno dei gioielli del motociclismo di tutti i tempi: l’unico esemplare della MV Agusta 350 4 tempi bialbero 6 cilindri (il poderoso bolide che piaceva ad Angelo Bergamonti ma non a Giacomo Agostini) che gli fu regalato in segno di gratitudine dal conte Rochy Agusta. Lucio Castelli porta sempre nel cuore la passione per le moto e per le corse, partecipando anche ai revival, dove è chiamato a raccontare di quelle moto, di quei piloti, di quelle corse indimenticabili. Sta in compagnia, si diverte, riporta nel cuore dei tanti appassionati quel motociclismo che resta vivo grazie a chi sa raccontarlo perché lo ha vissuto da protagonista. Un compleanno, quello del 30 giugno, che Lucio trascorrerà in famiglia e pochi amici. Poi, il 4 luglio 2023, presso la sede del Moto Club Bustese a Busto Arsizio, ci sarà una gran festa con la partecipazione straordinaria di Giacomo Agostini. “Certo che ci sarò – dice Agostini – devo abbracciare “Lucetto”, non solo un grande tecnico, un personaggio di grande dignità, un amico che mi ha dato tanto, che tanto ha dato alla MV Agusta e al motociclismo”. Buon compleanno, Lucetto!

Fonte: https://www.gazzetta.it

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