WRC | Rally in lutto: è morto a 88 anni Amilcare Ballestrieri

Il motorsport italiano è in lutto e piange uno dei suoi pionieri per ciò che riguarda la categoria dei rally. Amilcare Ballestrieri si è spento nella notte all’età di 88 anni.

Ballestrieri, sanremese classe 1935, è stato un pilota eclettico, iniziando la sua carriera nel motorsport sulle due ruote negli anni 60 per poi passare alle 4 ruote nella decade successiva.

In moto riuscì a laurearsi campione italiano di corse in montagna per tre anni consecutivi, dal 1962 al 1964, per poi, sempre nel ’64, cogliere il titolo italiano juniores nella classe 175.

Negli anni 70, invece, il pilota ligure scelse di rimanere nel motorsport raddoppiando le ruote. Iniziò a correre con profitto nei rally e, in appena un paio d’anni, centrò la sua vittoria più prestigiosa, quella nel rally di casa, il Rallye Sanremo del 1972.

Quell’anno l’evento sanremese non era valido per la rincorsa al titolo mondiale Piloti, ma lo era per il Campionato Internazionale Costruttori. Una bella soddisfazione, perché Ballestrieri è stato il primo sanremese a vincere la gara di casa (navigato dal celebre copilota Arnaldo Bernacchini, padre di Giovanni).

L’anno successivo, il 1973, Ballestrieri e il concittadino Silvio Maiga, poi copilota di Sandro Munari dal 1976, si laureano campioni italiani rally cogliendo il titolo al volante di una Lancia Fulvia, mentre proprio dal ’73 al 1977, Amilcare ha corso anche 10 eventi del Mondiale Rally, cogliendo come miglior risultato un quinto posto assoluto al Rally d’Italia nel 1976 al volante di una Opel Kadett GT/E.

Ballestrieri ha avuto modo di correre nel Mondiale con 4 vetture differenti: l’esordio avvenne al volante di una Lancia Fulvia 1.6 Coupé HF, per poi passare alla Lancia Stratos HF e alla Lancia Beta Coupé nel 1974. Nel ’75 eccolo a Monte-Carlo e in Italia prima con una Lancia Beta Coupé e poi con un’Alfa Romeo Alfetta GT. Gli ultimi 2 rally disputati in quello che oggi conosciamo come WRC sono stati disputati con la Opel Kadett GT/E.

Al di là della sua carriera nei rally nazionali e internazionali, Ballestrieri riuscì a togliersi la soddisfazione di vincere la Targa Florio del 1974 (la 58esima edizione) con Gérard Larrousse su una Lancia Stratos del team Lancia Marlboro precedendo la Porsche 911 Carrera RSR di Raffaele Restivo e Alfonso Merendino, ma anche la Abarth Osella PA 2 di Giovanni Boeris e Achille Soria.

Fonte: https://it.motorsport.com

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