WEC | Fuji, un sorriso Ferrari: ritorno al successo in LMGTE AM

La 6h del Fuji ha riservato uno dei fine settimana più duri alla Ferrari in Classe Hypercar del FIA World Endurance Championship, ma dal Sol Levante gli uomini di Maranello portano comunque a casa un sorriso per il ritrovato successo in LMGTE AM.

Ad imporsi dopo una gara come sempre molto combattuta ed incerta fino alla fine è stata la 488 #54 gestita da AF Corse condotta dal trio formato da Thomas Flohr, Francesco Castellacci e Davide Rigon in quello che per loro è la prima affermazione della stagione 2023.

Per due volte il weekend giapponese del team piacentino ha rischiato di andare in fumo; prima per un contatto nelle Prove Libere 3 con una LMP2 che ha provocato fortunatamente solo una foratura e qualche danno di carrozzeria, l’altro in gara quando Ben Keating ha commesso uno dei suoi rari errori andando a colpire la 488 mandandola per prati, ma senza alcuna rottura.

La giusta penalità inflitta alla Corvette ha fatto finire la C8.R indietro e, pur godendo di un passo nettamente superiore a tutti i rivali, non è riuscita a recuperare e contrastare l’ottima strategia della squadra emiliana, che unita alle belle prestazioni dei suoi piloti si è ritrovata al comando gestendo benissimo il finale con Rigon.

#54 AF Corse Ferrari 488 GTE EVO: Thomas Flohr, Francesco Castellacci, Davide Rigon

#54 AF Corse Ferrari 488 GTE EVO: Thomas Flohr, Francesco Castellacci, Davide Rigon

Photo by: Masahide Kamio

“Thomas e Francesco hanno fatto un lavoro straordinario nella prima parte della gara dandomi modo, insieme alla strategia perfetta adottata dal team, di salire al volante esprimendomi al meglio – evidenzia il veneto – Ho potuto spingere al massimo sin dai primi giri senza dover pensare troppo a risparmiare carburante”.

“Ammetto che mi sono divertito molto al volante di una vettura ben equilibrata, per cui devo ringraziare tutto il team e Ferrari, che ci hanno permesso di portare a casa il primo successo del 2023. Siamo arrivati in Giappone con la speranza di poter fare bene in una gara mai semplice. L’ultima ora sembrava non terminare mai, quando ho tagliato il traguardo ho provato una grande gioia”.

Flohr, finanziatore del programma e già vincitore al Fuji nel 2017, aggiunge: “Sono molto contento della vittoria ottenuta qui in Giappone, per la quale voglio fare i complimenti a tutta AF Corse che ha fatto un grande lavoro. Dopo Monza, quando avevamo avuto qualche problema tecnico, siamo arrivati al Fuji più forti”.

“In occasione del contatto con Ben siamo stati anche un pizzico fortunati nel tenere la vettura in pista potendo così proseguire facendo un grande lavoro, che dimostra quanto il nostro team sia forte e preparato”.

Felicissimo anche Castellacci: “La strategia è stata vincente. Dopo la partenza di Thomas, abbiamo anticipato il primo pit-stop, una scelta che mi ha permesso nel corso del secondo stint di superare diversi concorrenti. Sono molto contento, entrambi i miei compagni, il team e Ferrari hanno fatto un lavoro eccezionale per ottenere questa prima vittoria stagionale”.

#57 Kessel Racing Ferrari 488 GTE EVO: Ritomo Miyata, Takeshi Kimura, Scott Huffaker

#57 Kessel Racing Ferrari 488 GTE EVO: Ritomo Miyata, Takeshi Kimura, Scott Huffaker

Photo by: Masahide Kamio

Sono due le Ferrari sul podio nel Sol Levante e con grande gioia per il pubblico di casa si tratta della 488 #57 di Kessel Racing-CarGuy, il cui capo Takeshi Kimura ha dovuto chiedere ‘in prestito’ alla Toyota il giovane Ritomo Miyata per sostituire l’indisponibile Daniel Serra.

Il giapponese è stato davvero competitivo e non ha fatto rimpiangere il brasiliano, andando a tagliare il traguardo in seconda posizione di Classe con Kimura e Scott Huffaker, salvo poi ricevere una penalità di 10″ a fine gara per non aver rallentato in tempo durante un regime di Full Course Yellow, retrocedendo sul gradino più basso del podio.

“Sono salito sul podio alla prima gara disputata con Ferrari – sorride Miyata – È stato un fine settimana di gara molto impegnativo per me, ma sia Takeshi sia Scott così come Kessel Racing mi hanno supportato al meglio. Tutti insieme abbiamo fatto un grande lavoro di squadra per cui voglio ringraziare il team e Ferrari”.

Sorride anche Huffaker: “Concludiamo con un ottimo risultato per Car Guy e il team Kessel. In Giappone avevamo l’obiettivo di salire sul podio: abbiamo fatto un’ottima partenza ottenendo la quarta posizione, poi quando era il mio turno di guida siamo stati sfortunati, ho subito un contatto con una Porsche, abbiamo perso secondi preziosi, ma siamo riusciti a rimontare: siamo davvero felici di questa gara”.

Raggiante ovviamente Kimura, che manda un pensiero al compagno di squadra Serra: “Sfortunatamente in questa gara non abbiamo avuto come compagno Daniel, che è stato sostituito da Ritomo. Sono molto felice del risultato, che mi ha dato modo di salire sul podio nella mia gara di ‘casa’, per il quale voglio ringraziare sia Kessel Racing che Ferrari, la quale ci hanno messo a disposizione un’ottima vettura”.

#83 Richard Mille AF Corse Ferrari 488 GTE EVO: Luis Perez Companc, Lilou Wadoux, Alessio Rovera, #56 Project 1 - AO Porsche 911 RSR - 19: PJ Hyett, Gunnar Jeannette, Matteo Cairoli, #77 Dempsey-Proton Racing Porsche 911 RSR - 19: Christian Ried, Mikkel Pedersen, Julien Andlauer

#83 Richard Mille AF Corse Ferrari 488 GTE EVO: Luis Perez Companc, Lilou Wadoux, Alessio Rovera, #56 Project 1 – AO Porsche 911 RSR – 19: PJ Hyett, Gunnar Jeannette, Matteo Cairoli, #77 Dempsey-Proton Racing Porsche 911 RSR – 19: Christian Ried, Mikkel Pedersen, Julien Andlauer

Photo by: JEP / Motorsport Images

Meno bene è andata la corsa delle altre due Rosse iscritte da AF Corse. La #21 di Koizumi/Mann/Cozzolino ha messo insieme una marea di penalità per track-limits non rispettati ad altre infrazioni che l’hanno spedita fuori dalla Top10, mentre un errore al via di Luis Pérez Companc ha messo in difficoltà la 488 #83 di Richard Mille, che ha provato a risalire la china con gli ottimi Alessio Rovera e Lilou Wadoux finendo al nono posto.

“Peccato davvero per quanto accaduto in partenza perché oggi avremmo potuto vincere come a Spa – si rammarica Rovera – La nostra Ferrari era competitiva e ben bilanciata e abbiamo fatto il massimo possibile per risalire”.

“Non era facile e non c’è stata neppure una neutralizzazione che ci potesse in qualche modo agevolare nella rincorsa durante le 6 ore successive. Il lavoro che abbiamo svolto con la squadra durante le prove libere ha pagato a livello di messa a punto e questo comunque deve essere il punto di ripartenza per noi in vista dell’ultimo appuntamento in Bahrain”.

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Fonte: https://it.motorsport.com

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