WEC | Toyota, una festa sudata: “Problemi a frizione e sensore”

Altro giro, altro dominio per la Toyota, che mette in bacheca i titoli Piloti e Costruttori pure nella stagione 2023 del FIA World Endurance Championship, con l’unico rammarico della sconfitta alla 24h di Le Mans.

I giapponesi hanno fatto man bassa senza troppi patemi e di questo bisogna sottolineare non solo la bravura nella gestione delle gare da parte dei giapponesi, ma una esperienza di anni che ha avuto un peso enorme sia in pista che fuori.

Alla 8h del Bahrain hanno vinto meritatamente Sébastien Buemi, Ryo Hirakawa e Brendon Hartley, i più consistenti nell’arco della stagione e quindi giustamente premiati con il Mondiale, confermandosi al vertice per il secondo anno di fila.

#7 Toyota Gazoo Racing Toyota GR010 - Hybrid: Mike Conway, Kamui Kobayashi, Jose Maria Lopez

Photo by: JEP / Motorsport Images

#7 Toyota Gazoo Racing Toyota GR010 – Hybrid: Mike Conway, Kamui Kobayashi, Jose Maria Lopez

“È una sensazione incredibile, sono davvero grato alla squadra. Tutto è andato bene e alla fine siamo riusciti a conquistare gara e Mondiale, una serata fantastica. Credo che quest’anno ce lo siamo meritato, ovviamente non vincere Le Mans è stato difficile da digerire, ma abbiamo dimostrato la nostra forza e vinto il campionato davanti a una concorrenza molto agguerrita”, commenta Buemi.

“È sempre speciale vincere, ma questo titolo è stato conquistato con la costanza. Anche se non eravamo sempre la macchina più veloce, abbiamo segnato punti ovunque, anche nelle gare più difficili. Abbiamo concluso in bellezza e questo è il modo migliore per vincere un campionato”.

Hartley gli va dietro a ruota: “È stato un anno incredibile, sono davvero orgoglioso di far parte di questo equipaggio e team, grazie a tutti per la fantastica stagione. Per tutto l’anno abbiamo avuto battaglie accanite con la #7 e gli altri concorrenti della Classe Hypercar, ed oggi non è stato diverso”.

“Ci sono stati momenti in cui non eravamo la vettura più veloce in pista e quindi abbiamo spinto molto. Seb ha avuto la parte più stressante della gara, dovendo superare la prima curva senza problemi al via. Lui e Ryo hanno fatto un ottimo lavoro, per diventare quattro volte Campione del Mondo ci vuole un po’ di tempo, ma è davvero bello”.

Sorride anche Hirakawa: “È fantastico conquistare il titolo con una vittoria. Abbiamo lavorato duramente per raggiungere questo risultato, quindi sono davvero felice. È stato un anno difficile a volte, ma abbiamo sempre continuato a spingere vincendo di nuovo”.

“Abbiamo sempre affrontato concorrenti forti in condizioni difficili; questa gara è stata forse ancora più dura del solito. Abbiamo cercato di creare un distacco e di mantenerlo, ma non è stato facile con il degrado degli pneumatici”.

“Questo è il mio secondo titolo consecutivo, non avrei mai potuto immaginarlo due anni fa. Voglio ringraziare la Toyota per questa opportunità e tutti i membri del team per il loro duro lavoro. Dedico questo risultato a loro come ringraziamento per avermi dato questa possibilità”.

#7 Toyota Gazoo Racing Toyota GR010 - Hybrid: Mike Conway, Kamui Kobayashi, Jose Maria Lopez

Photo by: JEP / Motorsport Images

#7 Toyota Gazoo Racing Toyota GR010 – Hybrid: Mike Conway, Kamui Kobayashi, Jose Maria Lopez

Se i ragazzi della #8 sorridono, la stessa cosa non si può dire di Kamui Kobayashi, Mike Conway e José María López, che con la GR010 Hybrid #7 hanno in realtà totalizzato quattro vittorie nell’arco dell’anno.

Ma i punti persi a Portimao per il problema al sensore e il ritiro di Le Mans hanno avuto un peso enorme nella battaglia con la gemella #8, che fra l’altro al via ha beneficiato del tamponamento subìto da Conway da parte della Cadillac di Earl Bamber, arrivata a gomme bloccate in curva 1 mandando l’inglese in testacoda e in fondo al gruppo.

La rimonta è stata straordinaria con un passo incredibile che già al termine della prima ora ha visto la Toyota riprendere il podio, ma ormai non c’era più nulla da fare e alla fine il piazzamento è servito per la doppietta del team.

#7 Toyota Gazoo Racing Toyota GR010 - Hybrid: Mike Conway, Kamui Kobayashi, Jose Maria Lopez

Photo by: Toyota Racing

#7 Toyota Gazoo Racing Toyota GR010 – Hybrid: Mike Conway, Kamui Kobayashi, Jose Maria Lopez

“È arrivata una prestazione straordinaria a terminare la stagione; abbiamo ottenuto tutto quello che potevamo con una doppietta nell’ultima gara. Ovviamente, non c’erano grandi possibilità per la #7 di vincere il titolo, ma complimenti ai piloti della #8, che hanno fatto un lavoro fantastico”, dice Kobayashi, che è anche team principal di TGR.

“Abbiamo sempre fatto lotta dura tra le due vetture, combattendo in ogni gara. È un vero risultato di team e piloti, che non hanno commesso alcun errore. Quest’anno abbiamo affrontato la concorrenza di molti costruttori, dimostrando la forza della nostra auto e del team. È sicuramente un momento di orgoglio per tutti noi concludere la stagione in questo modo”.

Più amaro Conway: “Ci sono emozioni contrastanti alla fine della stagione. Arrivavamo qui cercando di recuperare qualche punto sulla nostra vettura gemella, ma l’incidente alla prima curva ci ha fatto retrocedere. Questo ha reso le cose difficili, perché ho dovuto spingere per superare molte auto, il che è stato duro per le gomme. Abbiamo fatto del nostro meglio, ma il secondo posto era il massimo che potevamo ottenere oggi”.

“Congratulazioni alla #8 per il titolo, che è ampiamente meritato. Un grande ringraziamento a tutti i membri della vettura #7 per aver lavorato così duramente quest’anno, compresi i miei compagni di squadra Kamui e José che hanno sempre fatto benissimo. Abbiamo avuto una stagione di livello e vincere quattro volte è stato fantastico”.

López chiosa: “È stato un anno incredibile per il team e una grande prestazione da parte di tutti. I due equipaggi si sono spinti a vicenda in ogni gara, ma abbiamo sempre lavorato insieme come una squadra, che è la cosa più importante. Congratulazioni a Séb, Brendon e Ryo per aver vinto la gara di oggi e naturalmente il campionato”.

“Per quanto riguarda la nostra auto, abbiamo avuto un anno piacevole con molte cose da festeggiare e sono davvero felice di averne fatto parte. Abbiamo fatto del nostro meglio per vincere oggi e darci una possibilità nella lotta al titolo, ma dopo la prima curva era praticamente impossibile. Abbiamo reagito bene e alla fine sono soddisfatto del risultato”.

#8 Toyota Gazoo Racing Toyota GR010 - Hybrid: Sebastien Buemi, Brendon Hartley, Ryo Hirakawa

Photo by: JEP / Motorsport Images

#8 Toyota Gazoo Racing Toyota GR010 – Hybrid: Sebastien Buemi, Brendon Hartley, Ryo Hirakawa

In realtà la cavalcata della Toyota a Sakhir ha avuto anche risvolti preoccupanti durante le 8 ore di battaglie. Oltre al guaio della #7 al via, si è verificato di nuovo il guasto al sensore di coppia, mentre la #8 ha avuto noie alla frizione perdendo sempre qualche secondo in più durante le soste, come racconta Pascal Vasselon nel post-gara.

“Non è stata affatto semplice, abbiamo avuto problemi su entrambe le vetture. Intanto il tamponamento della #7 in partenza, poi alla prima sosta della #8 per poco non riuscivamo a riavviare il motore perché le gomme fredde anteriori pattinavano”, spiega il Direttore Tecnico ai giornalisti presenti, tra cui Motorsport.com.

“C’era un problema alla frizione e, come sapete, dai box si scatta usando l’energia elettrica, per cui se non si stacca la frizione la vettura non parte. Abbiamo dovuto avviarla sollevandola. E’ successo diverse volte nella prima metà di gara, alla fine abbiamo scelto di inserire la seconda marcia ed è andata un po’ meglio”.

“E poi abbiamo avuto un guasto al sensore di coppia della #7, come a Portimao, che in termini di probabilità è veramente al limite dell’assurdo. Là si era rotto internamente nella parte elettronica, mentre questa volta è stato un guasto meccanico perché si è aperto in due”.

“Abbiamo dovuto trovare il modo di raccogliere dati in maniera soddisfacente per l’ACO, dato che i sensori li registrano in maniera diversa e serviva un backup generico che riassumesse la situazione, ma non si tratta di qualcosa preciso al 100%. Bisognerà trovare qualche soluzione per il futuro”.

“E’ successo a circa metà gara, eravamo preoccupati perché il sensore era rimasto appeso e ci stavamo chiedendo se fermarci e staccare tutto, oppure correre il rischio che danneggiasse delle parti, costringendoci a fermarci. Guardandolo durante le soste ai box, rimaneva al suo posto, ma c’era preoccupazione. Non potevamo fermare la #7 prima perché qui le Safety Car difficilmente entrano, quindi sarebbe finita fuori dalla strategia degli 8 stint, senza possibilità di recuperare”.

#8 Toyota Gazoo Racing Toyota GR010 - Hybrid: Sebastien Buemi, Brendon Hartley, Ryo Hirakawa, #7 Toyota Gazoo Racing Toyota GR010 - Hybrid: Mike Conway, Kamui Kobayashi, Jose Maria Lopez

Photo by: Toyota Racing

#8 Toyota Gazoo Racing Toyota GR010 – Hybrid: Sebastien Buemi, Brendon Hartley, Ryo Hirakawa, #7 Toyota Gazoo Racing Toyota GR010 – Hybrid: Mike Conway, Kamui Kobayashi, Jose Maria Lopez

La Toyota nel deserto volava e qui l’esperienza sulla gestione di gara ha fatto la differenza, specialmente dal punto di vista delle gomme. Ma i rivali non si sono arresi e la Porsche di Jota, in lizza con le Ferrari per il podio a lungo e poi quarta al traguardo, è stata una minaccia in più di una occasione per la #7.

“Si trattava di gestire il potenziale degli pneumatici, che per un paio di giri poteva essere elevato e sfruttato. Probabilmente potevamo andare molto più veloci, ma non serviva e poteva anche essere un rischio sulla lunga distanza, specialmente nel secondo stint. Dovevamo distribuire in modo più uniforme possibile l’energia sugli pneumatici nell’arco dei due stint. Quella era la priorità su tutto”.

“Ad esempio, nei primi due stint Mike ha danneggiato le gomme passando le auto nel traffico e rimanendo dietro la Ferrari, cosa che lo ha portato a finire il secondo stint a fatica. Seb ha invece potuto gestire meglio la gomma ed era più veloce”.

“La #38 oggi era davvero impressionante e più veloce di noi a tratti. Eravamo molto preoccupati, ha fatto il secondo miglior stint della gara, ma per fortuna siamo riusciti ad allungare e non c’è stata più pressione. Non avrebbe vinto, ma ad un certo punto poteva prendere la #7 e stava facendo i migliori stint”.

“Rispetto allo scorso anno abbiamo fatto alcune cose diverse, ma alla fine le medie le abbiamo utilizzate perché non c’erano problemi. Di fatto, per tutta la gara sono state montate gomme nuove sul lato sinistro”.

La partenza della 8H del Bahrain

Photo by: JEP / Motorsport Images

La partenza della 8H del Bahrain

Infine Vasselon non rispiarmia una stoccata ai rivali, specialmente a Bamber che con la Cadillac al via ha rischiato di fare strike.

“Incredibile, quando vedi una Cadillac che blocca le gomme per 100 metri, ti chiedi dove sei. È una gara di amatori? Non è assolutamente professionale! Fortunatamente, la nostra auto è ripartita, ma poteva essere la fine; non ho parole, anche perché era già successo al Fuji. Le nostre due auto sono state spinte fuori, qui è accaduta la stessa cosa”.

“E’ triste che cose del genere accadano a questi livelli. Si possono bloccare le ruote negli ultimi cinque metri, ma per cento… Davvero incredibile, una roba che potrebbe capitare a me, se fossi in macchina. Adesso ci possiamo anche ridere sopra, ma se penso alle conseguenze che avrebbe potuto avere questa mossa, rido meno!”

“Non è importante dove parti, perché al Fuji abbiamo avuto lo stesso problema con Porsche e Ferrari. Ad un certo punto ci vogliono delle penalità severe per i piloti che fanno questo tipo di cose, cosa che in Giappone non abbiamo visto”.

Informazioni aggiuntive di Heiko Stritzke

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Fonte: https://it.motorsport.com

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