WRC | Rally1, i parabrezza si appannano. Servono soluzioni

Il WRC 2023 è appena terminato con il Rally del Giappone e proprio la gara tenutasi nel continente asiatico ha dato indicazioni molto importanti per ciò che riguarda la prossima stagione.

Durante le prove speciali del venerdì, giornata che è stata funestata da pioggia battente e da diversi incidenti, tra cui quelli di Dani Sordo, Adrien Fourmaux e Thierry Neuville, diversi piloti hanno denotato grossi problemi di visibilità a causa del parabrezza della loro vettura, appannatosi in modo parziale o, a volte, addirittura completo.

Ott Tanak e Martin Jarveoja sono stati i più penalizzati da questo punto di vista, perché hanno corso diversi chilometri con il parabrezza della loro Ford Puma Rally1 Hybrid completamente opacizzato dalla condensa.

A tal proposito, alcuni piloti hanno parlato al termine dell’evento di un problema che si è verificato anche in altri rally della stagione. Tra questi, il più influente è stato Sébastien Ogier. L’8 volte campione del mondo non si è tirato indietro nel ricordare quanto siano costose le vetture Rally1 e della situazione paradossale nel trovarsi rallentati da un problema così banale (per le modalità) come quello di un parabrezza appannato.

“La questione dell’appannamento del parabrezza forse fa parte del ripensamento che dobbiamo fare riguardo al nostro sport. Le vetture Rally1 hanno questo problema e sono estremamente costose, forse c’è un modo per tornare a qualcosa di più semplice per cercare di evitare questo tipo di problemi”.

Hyundai Motorsport, tramite le parole del team principal Cyril Abiteboul, ha affermato che proverà a trovare una soluzione nel corso dell’inverno perché il problema dell’appannamento del parabrezza è da considerarsi imbarazzante e non certo una buona pubblicità per le vetture.

“Non siamo in grado di affrontare un problema del genere, ed è incredibile, considerando il costo delle vetture”, ha dichiarato il manager parigino a Motorsport.com.

Andrew Wheately, direttore degli sport su strada della FIA, ha dato il suo punto di vista a tal riguardo, affermando che disegnare nuovamente il design sia troppo azzardato, ma pensa anche che nei prossimi mesi i team potranno risolvere questo problema.

“La vettura utilizza un’apertura standard del paraprezza e della porta anteriore”, ha dichiarato Wheately a Motorsport.com. “Non credo che si possa andare in Svezia con lo stesso livello d’appannamento dei vetri che abbiamo visto in Giappone”.

“In Giappone non erano previste condizioni meteo così estreme, i team non si aspettavano quello che poi hanno trovato nella giornata di venerdì. Quando si va in Svezia si sa che sarà freddo, umido, e che il parabrezza sarà freddo, mentre la macchina sarà calda. In Svezia si fanno ulteriori controlli per assicurarsi che il parabrezza non si appanni”.

“Penso che un ripensamento del design sia una sfida, ma credo anche che sia possibile fare in modo che le auto siano ottimizzate per le condizioni che trovano nel corso del fine settimana di gara. Non stiamo parlando di una vettura prototipo che è radicalmente differente da una vettura di serie. Si possono ancora mettere delle guarnizioni su una porta in carbonio, ma sono pesanti e non sono sicuro che tutti vogliano sopportarne il peso”.

“Credo che i team siano intelligenti, dunque sapranno cosa fare per risolvere il problema. Non sono sicuro che quanto visto in Giappone accadrà di nuovo così tante volte”.

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Fonte: https://it.motorsport.com

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