50 anni di mobilità in mostra a Torino

Come è cambiata la mobilità nelle città negli ultimi 50 anni? Se la storia ci insegna che per vedere con chiarezza il futuro è opportuno rivolgere sempre uno sguardo al passato, la mostra “Drive Different” organizzata al Museo Nazionale dell’Automobile di Torino e inaugurata il 23 novembre 2023 ne è il perfetto manifesto.

Curata da Giosuè Boetto Cohen e ospitata nelle sale del pian terreno della struttura torinese, l’esposizione ripercorre attraverso alcuni modelli di auto e testi di commento il periodo che va dagli anni dell’Austerity, proclamata appunto il 23 novembre del 1973 in seguito alla crisi petrolifera, ai giorni nostri mostrando come sono cambiate le priorità, le esigenze e le politiche della mobilità attraverso questi cinque decenni.

Dalla Mini all’auto elettrica

Il percorso della mostra, aperta al pubblico dal 24 novembre 2023 al 7 aprile 2024, parte proprio dalla data fatidica degli Anni ’70 e dalle più popolari utilitarie e familiari come la Mini, la Fiat 850 e l’alfa Giulia, la Fiat 126, arrivando poi a vetture e prototipi elettrici, microvetture e tricicli a batteria che rappresentano invece le prospettive di oggi e di domani.

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La Citroen Kar-a-sutra

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Un moderno powertrain ibrido

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La NSU Ro80

Dall’Austerity è nata una spinta innovatrice nata dalla necessità di sperimentare e simboleggiata dalla NSU Ro80, prima berlina dotata del poco fortunato motore rotativo Wankel e il bizzarro prototipo Kar-a-sutra che esplorava in una veste più filosofica che altro l’idea della guida autonoma.

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La Topolino di Giorgio Cavazzano

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Presente una delle Fiat Topolino speciali decorate per il 100° anniversario della Walt Disney, nella fattispecie quella realizzata da Giorgio Cavazzano e presentata appena due giorni prima al Lingotto.

La mostra sarà corredata da un ciclo di conferenze e da un’esposizione collegata che sarà aperta a Milano, all’ADI Design Museum Compasso d’Oro con al centro il tema della micromobilità nelle città di oggi, con quattro esempi di vetture di design che sono l’originale Fiat Topolino del 1936, la Iso Isetta del 1953 e le loro eredi moderne, la Topolino Elettrica e la Microlino.

L’inaugurazione della mostra è stata preceduta dagli interventi sul tema della mobilità di numerose autorità come il sindaco di Torino Stefano Lo Russo e il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, che ha ricordato come: “La sostenibilità stessa deve essere sostenibile non soltanto sul piano ambientale ma anche su quello economico e occupazionale. Non si può raggiungere un risultato sacrificando tutto il resto in suo nome”

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Da sinistra, Benedetto Camerana, Alberto Cirio, Carlos Tavares, Giosué Boetto Cohen, Stefano Lo Russo e John Elkann

Ai loro contributi si sono aggiunti quelli del presidente del Museo Nazionale dell’Automobile Benedetto Camerana, del presidente ACI Angelo Sticchi Damiani, del rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco, dell’ad di EniLive Stefano Ballista e dei vertici di Stellantis che ha contribuito alla mostra prestando alcune vetture dei suoi reparti heritage.

Non ultimo, il ceo di Stellantis Carlos Tavares, il cui intervento ha seguito di poco quello del presidente John Elkan. Tavares in particolare ha ribadito che per il colosso italo-francese “Il cambiamento non è qualcosa da guardare con paura, ma un’opportunità da vivere con entusiasmo. Siamo impegnati a proporre soluzioni accessibili”.

Fonte: https://it.motor1.com

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