IMSA | Che paura per Derani: “Fortuna che non siamo negli anni ’60”

Mancavano circa 4h30′ al termine della 12h di Sebring quando il secondo round stagionale dell’IMSA SportsCar Championship ha vissuto momenti di apprensione.

Pipo Derani era saldamente in testa ad una corsa fin lì già neutralizzata diverse volte e con la Cadillac #31 stava cercando di gestire il buon vantaggio accumulato sui rivali, provando ad evitare problemi nel traffico.

Giunto però alle spalle della Ferrari #21 di AF Corse guidata in quel momento da Miguel Molina, il brasiliano e il pilota di Maranello sono stati protagonisti di un contatto, probabilmente frutto di una incomprensione e la V-Series.R rosso-nera ha sbandato andando a piombare a fortissima velocità contro le barriere.

La LMDh di Action Express Racing si è impennata arrampicandosi sulle pile di gomme, per poi atterrare capovolta in bilico tra i copertoni e il muretto rimanendo bloccata senza segni di movimento.

Attimi di paura interminabili fino a quando i primi soccorsi hanno raggiunto la vettura notando al suo interno il pilota a pollice alzato, ma impossibilitato ad uscire essendo lo sportello ostruito proprio dalle gomme.

5 minuti buoni e lunghissimi che hanno poi visto i commissari agganciare la Cadillac alla gru e sollevarla per aprire la portiera e tirare fuori il povero Derani, che con un grande sospiro di sollievo si è alzato subito sulle sue gambe allontanandosi assieme ai medici.

 

“Avevo 12″ di vantaggio, credo, e tutto filava liscio. Abbiamo sorpassato migliaia e migliaia di auto. È stato uno di quei momenti in cui forse l’altro pilota non mi ha visto e alzato il piede proprio mentre arrivavo io”, racconta il sudamericano nel post-gara.

“Mi aspettavo che tenesse la sua linea a destra, per cui mi sono buttato sulla sinistra. Non avrei potuto fare nulla e il muro mi si è presentato davanti abbastanza velocemente. Nel momento in cui l’ho colpito ho capito che la gara era finita”.

“È la prima volta che mi capita di ribaltarmi; non è una bella sensazione trovarsi a testa in giù finché non si riesce a girare la macchina. Meno male che sto correndo nel 2024 e non negli anni ’60”.

“In quel momento mi sentivo a posto, solo non è il massimo quando si cerca di aprire la portiera e non ci si riesce. Per fortuna è andato tutto bene, gli addetti alla sicurezza sono arrivati abbastanza rapidamente e io ho dato loro segnali che stavo bene”.

“In generale, credo che la barriera di pneumatici abbia assorbito la maggior parte dell’impatto. Fortunatamente la Cadillac-Dallara è una macchina solidissima!”

#31 Action Express Racing Cadillac V-Series.R: Pipo Derani, Jack Aitken, Tom Blomqvist

#31 Action Express Racing Cadillac V-Series.R: Pipo Derani, Jack Aitken, Tom Blomqvist

Foto di: Jake Galstad / Motorsport Images

Infine Derani cerca di prenderla con filosofia, consapevole che la Cadillac (oltre ad essere solida) è molto competitiva e capace di poter vincere nelle prossime uscite.

“Purtroppo si è trattato della classica giornata in cui le cose vanno letteralmente a rotoli. È un peccato perché avevamo un’auto davvero forte e la nostra gara stava andando bene. È una di quelle situazioni in cui capita di non aver la possibilità di pensare o reagire. Fa parte delle gare multiclasse”.

“Il nostro campionato ha subìto un piccolo colpo al cuore, ma abbiamo una macchina forte e altre gare da disputare. Avrei voluto tentare di prendermi la quinta vittoria a Sebring. Dovrò riprovarci l’anno prossimo”.

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Fonte: https://it.motorsport.com

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