WRC | Lancia: perché oggi la Rally2 è utopia e la Rally4 una possibilità

Race for glory, film uscito da poco che racconta il duello tra Lancia e Audi nel WRC 1983, racconta di un tempo in cui il marchio italiano è stato glorioso. Uno dei tasselli che l’hanno reso immortale nel mondo dei rally. Racconta di un passato che tutti gli appassionati hanno bene in mente e che ormai da troppo tempo bramano di veder tornare in qualche modo.

Al lancio del marchio HF (High Fidelity) presente già sulle vetture che in passato hanno vinto titoli, l’amministratore delegato di Lancia, Luca Napolitano, ha risposto così alla domanda su un possibile ritorno della Casa tricolore nelle corse: “Ci stiamo lavorando”, accendendo ulteriormente la fantasia degli appassionati. Un modo per non dire direttamente sì, ma nemmeno no, evitando così di precludere strade percorribili senza però annunciare alcun impegno reale per far tornare Lancia nel mondo dei rally.

Qual è la possibilità di veder tornare Lancia nei rally?

Vogliamo ribadire una premessa che già abbiamo fatto tempo addietro parlando di “Ritor… no” di Lancia: prendere una base di una vettura già esistente e apporvi sopra una carrozzeria di un modello differente non lo riteniamo essere un vero e proprio ritorno alle corse. E questo discorso vale per qualunque Casa o marchio intenda fare un’operazione del genere.

E’ e sarebbe un’operazione intelligente usare un sistema del genere per valorizzare e pubblicizzare una nuova vettura da lanciare sul mercato per una questione di costi e opportunità.

Avendo già una base – la 208 Rally4 – funzionante, affidabile e collaudata, è naturale pensare di sfruttarla realizzando solo una carrozzeria con le sembianze della vettura che si vuole promuovere, in questo caso potrebbe essere la nuova Y.

Questa soluzione imporrebbe costi minimi di preparazione, ossia quelli per la carrozzeria, senza dover pensare a ricerca e sviluppo – perché sarebbe usata in un possibile monomarca – test, eventuali modifiche. Una situazione perfetta che porterebbe a una minima spesa, ma anche alla massima resa.

Rally2: utopia per costi, tempistiche e materiali

Fare oggi una Rally2 da immettere nel mercato è un processo molto complesso – più tortuoso di quanto si possa pensare – e lungo.

E’ necessario, due anni prima del rally a cui si vuol far esordire la macchina, iniziare a chiedere le autorizzazioni necessarie alla Commissione Rally, dunque tutta la burocrazia necessaria per attivare il percorso. E già questo primo passaggio induce a realizzare quali possano essere le tempistiche di realizzazione di un progetto così complesso.

Viene in nostro aiuto un esempio concreto, anche se in questo caso si parla di una vettura WRC. Volkswagen Motorsport fece il suo esordio al Rallye Monte-Carlo 2013, ma presentò il suo programma e il suo progetto al Rally Italia Sardegna di 2 anni prima, nel 2011.

Entrando in merito di Lancia, qualora volesse utilizzare la base della Citroen C3 Rally2 va considerata la mancanza del propulsore perché finito già fuori produzione. Va considerato il livello sempre più alto di costi e competitività con la presenza di Skoda (principalmente) e l’approdo nella categoria di Toyota con la GR Yaris Rally2.

Un altro fattore da non dimenticare è l’attuale mancanza di un team. Se si vuole realizzare una Rally2 va organizzato e, a oggi, non c’è la struttura necessaria per far fronte alle necessità che sono imposte nella preparazione di un tipo di vettura del genere. Non bisogna poi dimenticare il budget che Stellantis vuole mettere nell’eventuale progetto: non è affatto detto che questo sia corposo o messo proprio per tornare nel mondo delle corse con una vettura di un certo tipo come la Rally2.

Insomma, il film appena uscito è per Lancia un modo importante per fare pubblicità e marketing, così come l’idea di sfruttare la leggendaria storia nei rally per attirare nuovamente l’interesse nei confronti di un marchio dormiente ormai da troppo tempo. Ci sono le voci, poi però c’è bisogno di fare i conti con la realtà. E, quella attuale, racconta una storia distante dal ritorno di Lancia in pompa magna nei rally.

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Fonte: https://it.motorsport.com

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