Marquez, partenza ritardata: non ce la fa. Lo rivedremo a Portimao?

“Mi sarebbe piaciuto esserci, ma i medici mi hanno consigliato di non farlo”. La prossima visita è alla vigilia del Portogallo

Alla fine ha prevalso la prudenza. Giustamente verrebbe da dire. Perché dopo tre viaggi in sala operatoria, gli ultimi due in conseguenza di quel rientro troppo affrettato che a un certo momento sembrava potesse avere ripercussioni sul prosieguo della carriera, anticipare ancora una volta il ritorno di Marc Marquez sarebbe stato poco saggio. Invece, quando sembrava che ieri dovesse arrivare l’annuncio della presenza in Qatar dell’otto volte iridato, che dopo l’ok dei medici al ritorno in sella non aveva perso tempo nell’effettuare due test semi veri, al Montmelò e Portimao, con la Honda RC213V-S, la versione stradale della sua MotoGP, ecco il comunicato HRC che stoppa ogni speculazione. Niente gara domenica e, come precisato sui suoi social dallo stesso Marc, neanche in quella successiva del 4 aprile, quando sempre a Losail si correrà il GP di Doha.

Lo stop dei dottori

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Che Marc stesse facendo di tutto per provarci lo si capiva dalla quantità di aggiornamenti pubblicati gli scorsi giorni, soprattutto su Instagram, con infiniti video dei run in pista, assistito al box da diversi uomini della sua squadra, a cominciare dal capotecnico Santi Hernandez. E probabilmente, viste le sensazioni ritrovate poco alla volta, Marc ogni giorno che passava, credeva davvero di potere farsi trovare presente all’apertura stagionale. Invece l’ultima visita di controllo effettuata al Ruber International Hospital di Madrid, dove il 3 dicembre era stato operato per la terza volta per scongiurare la pseudoartrosi dell’omero destro che si era fratturato il 19 luglio durante il GP di Spagna, è risultata una doccia fredda. I medici che lo hanno esaminato, Samuel Antuña e Ignacio Roger de Oña, responsabili dell’équipe medica che aveva operato Marc, affiancati dai dottori De Miguel, Ibarzabal e García Villanueva, hanno infatti sentenziato come, nonostante un decorso clinico soddisfacente anche in seguito alla ripresa degli allenamenti, alla luce del tempo trascorso e dello stato di consolidamento dell’osso, sia ancora troppo presto e soprattutto rischioso per Marquez tornare in pista. Una presa di posizione che probabilmente è stata accolta con sollievo anche dai vertici Honda, ai quali è stato tolto l’imbarazzo di cercare di frenare la voglia di ritorno del loro pilota.

Nuova visita 12 aprile

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“I dottori mi hanno consigliato che la cosa più prudente era di non prendere parte al GP del Qatar e proseguire con il piano di recupero seguito nelle scorse settimane. Mi sarebbe piaciuto partecipare alla prima gara, ma continueremo a lavorare per tornare il prima possibile” le parole di Marquez. Che dovrà recarsi a Madrid per una nuova visita il 12 aprile, ovvero la settimana in cui la MotoGP sbarcherà in Portogallo per il terzo GP stagionale. Se in quella occasione arriverà l’ok dei medici, allora Marc timbrerà il cartellino in quel di Portimao, pista a lui sconosciuta fino alla scorsa settimana, con un ritardo tutto sommato minimo rispetto alle previsioni originarie, che dopo la terza operazione facevano intravvedere un rientro solo a fine maggio. E di sicuro un tempo non certo sufficiente per escluderlo dai giochi iridati.

Subito al top

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Sulla voglia e sulla cattiveria agonistica di Marc non sussistono dubbi, ma nonostante l’infinito talento dello spagnolo, è inevitabile come un’assenza così prolungata (il GP portoghese si disputerà esattamente 9 mesi dopo quello di Jerez in cui si infortunò) non possa essere dimenticata o assorbita senza alcuno strascico. Perché oltre alla inevitabile desuetudine alla gara, Marquez dovrà anche riabituarsi a una moto che senza di lui è cambiata, con uno sviluppo andato inevitabilmente in direzione degli altri piloti Honda, così come alla gomma posteriore Michelin che lo scorso anno qualche problema lo ha comunque creato. Una fase che verosimilmente non durerà troppo, con la rincorsa ai primi che a quel punto diventerà un altro degli appassionanti temi del Mondiale. Con Stefan Bradl che nell’infinito ruolo di collaudatore e pilota correrà in Qatar (“Mi hanno informato solo a mezzogiorno, Marc ci ha provato in tutti i modi, fino all’ultimo” ha dichiarato al sito Speedweek), a prendersi subito sulle spalle l’armata HRC sarà così il neo arrivato Pol Espargaro, che nei primi test ha dimostrato di non patire troppo il salto dalla KTM. Sarà lui la grande sorpresa della notte di Losail?

Fonte: https://www.gazzetta.it

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