“Ciò che mi preoccupa è poter tornare a guidare come voglio”

“Si percepisce che mediaticamente c’è una grande aspettativa ma dovrò sapermi isolare, concentrarmi con la squadra e non sentire più pressione del dovuto. Non ce ne dovrebbe essere, ci sarà tempo, sono io che pretendo di essere al top. Ora si tratta solo di uscire, sentire le sensazioni e fare piccoli passi durante il fine settimana. Questa parte della stagione è il mio pre-stagione e da lì vedremo. Sono stati nove mesi… Di ansia per tornare in pista e la preoccupazione per il mio futuro, per il braccio, che era quello che mi preoccupava di più, e ho imparato che ci sono molte gare, ma di vita ne abbiamo una sola e bisogna prendersene cura. Abbiamo solo un corpo e bisogna saperlo capire senza fretta. Fino a quando, in una riunione con tutti i medici abbiamo deciso in modo unanime di tornare. Ecco perché non ero in Qatar”.

Fonte: https://www.motogp.com/

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