Con la vittoria nella 4 Hours of Spa-Francorchamps, l’Orlen Team WRT di Robert Kubica/Yifei Ye/Louis Deletraz si porta a casa i titoli piloti e squadre della ELMS.
La squadra belga ha preceduto in una gara movimentata le Oreca #30 del Duqueine Team e la #65 di Panis Racing.
In LMP3 il primato è della Duqueine #4 di DKR Engineering condivisa da Laurents Hörr/Mathieu De Barbuat, che ha avuto la meglio della Ligier #19 della Cool Racing con la quale si giocherà il titolo nell’ultimo round di Portimão.
La Ferrari #88 della AF Corse vince la Classe GTE con François Perrodo/Emmanuel Collard/Alessio Rovera, rifilando oltre 25″ alle altre due Ferrari della Iron Lynx.
Anche il titolo LMP2 Pro-Am si deciderà in Portogallo, visto che la Oreca #37 di Cool Racing (Charles Milesi/Alexandre Coigny/Nicolas Lapierre) ha finito quarta assoluta, superando in classifica la Aurus #25 di G-Drive Racing.
LMP2
La penultima gara della stagione ELMS 2021 si è svolta in condizioni asciutte e soleggiate, con la Oreca #37 della Cool Racing in testa con Milesi alla prima curva.
Problema per la Aurus #26 di G-Drive Racing, con Roman Rusinov tamponato dalla Oreca #34 di Salih Yoluç (Racing Team Turkey) per due volte.
Diverse auto hanno dovuto evitare il caos de “La Source”, con la Oreca #22 di United Autosports nelle mani di Phil Hanson rientrata ai box per la posteriore sinistra forata.
La Aurus #26 ha provato a rientrare dopo la sosta in pit-lane, ma Rusinov ha dovuto parcheggiare sul “Kemmel Straight”, costretto al ritiro.
Alla fine del primo giro, Cool Racing in testa davanti alla Oreca #41 del Team WRT affidata a Kubica e alla #30 del Duqueine Team di Memo Rojas.
La Safety Car è intervenuta una prima volta al secondo giro quando la Ferrari #66 e la Ligier #6 sono uscite nella ghiaia alla “Paul Frère”.
Alla ripartenza, la Oreca #28 di IDEC Sport è salita terza con Patrick Pilet a superare Rojas.
La #32 della United Autosports con sopra Nicolas Jamin e la #24 di Richard Bradley (Algarve Pro Racing) si sono scontrate al 7° giro: Jamin ha ricevuto un drive through come conseguenza.
Anche la Oreca #34 del Racing Team Turkey ha ricevuto la stessa penalità per l’incidente con la Aurus #26 al via, ma la gara di Yoluc è andata di male in peggio quando è finito nella ghiaia alla curvaa 5 provocando un Full Course Yellow.
Questo ha visto i primi entrare per i pit-stop iniziali e alla ripartenza Kubica era in testa davanti a Pilet ed Alexandre Coigny (#37).
Sul finire della prima ora, la Oreca #24 di Diego Menchaca (Algarve Pro Racing) ha tamponatola Ligier #15 di Michael Benham (RLR MSport) all’ingresso di “Les Combes”.
Menchaca si è fermato a centro curva, ma nel ripartire non si è accorto dell’arrivo della Ferrari #55 di Dane Cameron (Spirit of Race), che l’ha centrato in pieno.
Altra Safety Car per recuperare le auto danneggiate. Alla ripartenza, Julien Canal è salito terzo con la Oreca #65, seguito dalla #29 di Jean-Baptiste Lahaye (Ultimate).
Davanti, Kubica e Pilet hanno lottato aspramente, divisi da meno di un secondo. Intanto la Aurus #25 di Rui Andrade ha superato Coigny per il comando della categoria LMP2 Pro-Am, ma il portoghese ha ricevuto uno Stop&Go di 30″ per non aver rispettato le procedure della safety car.
Dopo la successiva serie di pit-stop, la #28 di Manuel Maldonardo si è trovata davanti alla #41 di Yifei Ye, ma il pilota cinese ha presto chiuso il divario ed è passato in testa, per poi allungare a +15″.
Il secondo periodo di Full Course Yellow è stato dichiarato a 100 minuti dalla fine, quando la Ligier #13 della Inter Europol Competition è finita contro il muro alla curva 15. Questo ha portato una raffica di pit-stop per le auto di testa.
Tristan Gommendy sulla #30 del Duqueine Team e James Allen sulla #65 si sono presi sul rettilineo del Kemmel mentre lottavano per il terzo posto. Gommendy ha avuto la meglio e superato anche la #32 salendo secondo.
Nell’ultima ora di gara, Deletraz era il leader con 9″ su Gommendy e Job Van Uitert (#32). Will Stevens sulla #65 si è avvicinato all’olandese, fianco a fianco nella curva finale fino a Bruxelles fra i brividi. Nessun contatto tra le due auto e Stevens ha finalmente preso il podio.
A 6′ dalla fine la Ligier #5 di Christophe Cresp (MV2S Racing) è finita contro le barriere al Raidillon. Il pilota francese è uscito illeso, con conseguente FCY. Via libera a 90″ e la #41 ha festeggiato successo e titolo sotto alla bandiera a scacchi davanti alla #30 e alla #65.
La #37 è quarta a soli 3″6 dal podio assoluto e vince la LMP2 Pro-Am.
LMP3
La vittoria LMP3 è andata alla Duqueine #4 della DKR Engineering del duo Laurents Hörr/Mathieu de Barbuat. Al via il testacoda della Aurus#26 ha mandato diverse LMP3 nella via di fuga e il poleman De Barbuat si è ritrovato a perdere il primato, superato dalla Ligier #13 di Martin Hippe (Inter Europol Competition e dalla #2 di Rob Wheldon (United Autosports).
La prima safety car è intervenuta per l’incidente della Ligier #6 di Nick Adcock (Nielsen Racing) dopo una collisione con la Ferrari #66 e alla ripartenza Hippe ha provato ad allungare, ma poi è stato costretto ai ai box col cambio bloccato in 6a marcia a causa di un problema del volante. Questo ha fatto scendere il tedesco nell’ordine mettendolo fuori gioco.
Dopo il primo periodo di FCY del 15° giro, tutti tranne la Ligier #18 di Alessandro Bressan si sono fermati. Questo ha portato il pilota di 1 Aim Villorba Corse in testa per oltre 80′, quando è finalmente tornato ai box.
De Barbuat è salito al secondo posto e Wheldon terzo. Le Ligier di Andrew Bentley (#3 United Autosports) e Mattia Pasini (#14 Inter Europol Competition) si sono prese alla curva 1 mentre lottavano per il quarto posto; il romagnolo si è girato colpendo il posteriore del rivale, ma entrambi sono ripartiti mantenendo le posizioni.
Pasini è stato autore di un altro testacoda all’ultima curva un paio di giri dopo, che lo ha fatto scivolare più indietro e poi ha ricevuto un drive through per aver causato la sopracitata collisione.
Dopo il pit-stop della Ligier #18, De Barbuat ha preso il comando davanti a Wheldon, con la Ligier #19 della Cool Racing di Nicolas Maulini a 2″ da loro.
A metà gara, altro giro di pit-stop e Niklas Kruetten è uscito primo sulla #19, seguito a ruota dalla Duqueine #4 passata ad Hörr, che lo ha raggiunto e superato sul rettilineo del Kemmel.
Intanto la Ligier #13 è uscita alla curva 15 e Aidan Read ha distrutto la parte anteriore sinistra dell’auto centrando le barriere. L’australiano è uscito illeso, ma è stato dichiarato un altro periodo di FCY.
Nel corso dell’ora successiva Hörr ha allungato fino a 60″ sugli inseguitori. Alla bandiera ha terminato comodamente primo davanti a Matt Bell (#19), che ora è sempre leader, ma con soli 5 punti proprio sulla #4 della DKR Engineering.
Wayne Boyd completa il podio sulla Ligier #2 di United Autosports ad 1″3 da Bell. Quarto David Droux con la Ligier #8 di Graff.
LMGTE
La Ferrari #88 di AF Corse vince con François Perrodo/Emmanuel Collard/Alessio Rovera davanti alle #60 e #83 di Iron Lynx.
La Porsche #93 di Proton Competition era partita davanti con Michael Fassbender, ma il caos del via ha rimescolato la classifica. La prima Safety Car è entrata quando la Ligier #6 e la Ferrari #66 di Rodrigo Sales (JMW Motorsport) si sono agganciate alla curva 14 fermandosi nella ghiaia.
Alla ripartenza la Aston Martin #95 di Ollie Hancock (TF Sport) era in testa seguita dalla Porsche #77 di Matt Campbell (Proton Competition). Per diversi giri le due auto hanno lottato per il comando, ma alla fine Campbell a Bruxelles si è sbarazzato del rivale.
Hancock ha poi avuto la Ferrari #80 di Rino Mastronardi (Iron Lynx) ad insidiarla, ma il pilota britannico si è difeso bene. Il primo Full Course Yellow ha visto Campbell tornare ai box dando il volante a Christian Ried. Hancock era ancora secondo, ma stavolta inseguito da Michele Gatting con la Ferrari #83 e Mastronardi si è unito alla battaglia.
La Gatting è rimasta dietro ad alcuni prototipi e Mastronardi l’ha superata, mentre Hancock è rientrato per lasciare spazio a John Hartshorne.
Mastronardi ha poi chiuso il divario con la Porsche mettendo pressione a Ried. Al 38° giro l’italiano è passato in testa a Fagnes, con Perrodo salito secondo sfruttando la sosta successiva di Ried e Gatting.
Dopo che i leader LMGTE si sono fermati ai box, la Ferrari #83 data a Sarah Bovy si è ritrovata prima, seguita da Collard, ma senza dargli modo di avvicinarsi, fino a quando il francese non l’ha sopravanzata alla curva 1.
Un altro periodo di FCY ha fornito l’opportunità per ulteriori pit-stop e quando la corsa è ricominciata, Collard era in testa, con Cooper MacNeil (#77) secondo a 9″.
Lo statunitense è stato superato da Matteo Cressoni (#80) a Les Combes. Intanto la Bovy, quarta, è stata raggiunta da Felipe Laser (#93), che ha cercato di passarla alla “Bus Stop”, ma invano. Al giro successivo l’attacco è riuscito e il ragazzo della Proton Competition è salito quarto.
Intanto la Porsche #77 ha ricevuto un drive through per track limits, così Laser è salito terzo e Rahel Frey (#83) quarta.
Rovera ha gestito il vantaggio di 18″ sulla 488 #80 di Miguel Molina, poi con il FCY finale la Frey ha approfittato per mettersi dietro Laser alla ripartenza prendendo il podio.
Ora Matteo Cressoni/Miguel Molina/Rino Mastronardi hanno un vantaggio di 20 punti sull’equipaggio della #88 di AF Corse e a Portimão ci si giocherà il titolo in casa Ferrari.
condivisioni
commenti
Fonte: https://it.motorsport.com