24h di Le Mans | Sensori illegali sulle LMP2, pioggia di penalità

Il team principal di United Autosports, Richard Dean, e il fondatore di WRT, Vincent Vosse, hanno criticato la penalità di 20 minuti di stop-and-hold inflitta a sei team nelle prove libere di apertura della 24 Ore di Le Mans del fine settimana.

Insieme a un terzo capo squadra, che ha chiesto di non essere nominato, hanno sostenuto che la penalità inflitta ai team Vector Sport, AF Corse, TF Sport/Racing Team Turkey, TDS Racing/Tower Motorsports, Duqueine Racing e Nielsen Racing avrebbe dovuto essere molto più severa.

I sei team sono stati tutti sanzionati per aver montato sensori sulle loro Oreca 07-Gibson durante il Test Day, cosa che “dà un vantaggio sportivo al concorrente”, secondo i bollettini dei commissari sportivi che confermano le penalità.

Dean e Vosse sostengono che il guadagno ottenuto utilizzando i sensori anteriori e posteriori, che monitorano l’altezza da terra della vettura nel corso di un giro, è stato superiore alla perdita di tempo in pista imposta dai commissari.

“Le informazioni ottenute hanno un valore enorme e saranno di grande utilità per il resto della settimana, sono enormi – ha dichiarato Dean a Motorsport.com – Dare loro uno stop di 20 minuti nelle prove libere è una penalità minima”.

Vosse ha fatto eco ai commenti di Dean, aggiungendo: “È un grande guadagno in termini di dati raccolti. Forse se avessimo saputo che la penalità sarebbe stata solo uno stop-and-hold di 20 minuti, avremmo usato i laser anche noi”.

Tre dei sei team interpellati da Motorsport.com hanno descritto la presenza dei due laser ad altezza di marcia sulle loro Oreca come una svista o un’errata lettura del regolamento, sminuendo al contempo i vantaggi che ne derivano.

Il team principal di Vector, Gary Holland, ha dichiarato: “Si è trattato di un errore da parte nostra, perché avevamo fatto dei test con la macchina ad Aragon per provare le alte velocità e per qualche motivo i sensori non sono stati tolti dalla macchina”.

#80 AF Corse Oreca 07 - Gibson of François Perrodo, Ben Barnicoat, Norman Nato

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Photo by: Eric Le Galliot

“È stato un nostro errore, quindi accettiamo pienamente la penalità. Ma non è affatto un guadagno enorme: lo consideriamo uno strumento di convalida, perché tutti utilizzano sensori per le sospensioni per vedere le escursioni e i potenziometri degli ammortizzatori, oltre a disporre di molti dati storici”.

“I 20 minuti che perderemo nelle FP1 sono una grave penalizzazione, senza contare il tempo perso in pista quando ci è stato detto di togliere i sensori sotto supervisione durante il Test Day”.

Il capo della TDS, Xavier Combet, il cui team si è associato ai canadesi di Tower per Le Mans, ha spiegato che la causa dell’errore è dovuta al fatto che i laser sono legali nell’IMSA.

Il capo della TF, Tom Ferrier, ha aggiunto: “E’ stata una interpretazione errata delle regole. Non pensiamo che sia un gran guadagno e preferiremmo certamente avere quei 20 minuti di tempo in pista nelle prove”.

Le squadre possono utilizzare i sensori, che non fanno parte dell’omologazione della vettura, nei test privati.

Dean ha sottolineato il valore dei dati che possono fornire quando ha rivelato che la United ha effettuato dei test su un campo d’aviazione con i sensori per simulare le alte velocità di Le Mans.

Fonte: https://it.motorsport.com

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