WEC | Ferrari, il podio ha un sapore agrodolce: “Lotta impari”

L’affetto dei tanti tifosi presenti alla 6h di Monza è stato ripagato dalla Ferrari con la conquista del quinto podio in altrettante gare del FIA World Endurance Championship 2023, facendo il massimo che le era possibile in condizioni sicuramente difficili.

La mancata Pole Position per 0″017 della 499P #50 era solamente un episodio sporadico di competitività perché, come ampiamente anticipato dagli uomini di Maranello già al sabato sera, la gara sarebbe stata altra musica in termini di velocità e passo.

Antonio Fuoco, Nicklas Nielsen e Miguel Molina hanno tagliato il traguardo in piazza d’onore, mantenendo il piazzamento dal quale partivano alle spalle della Toyota #7 di Kobayashi/Lopez/Conway, senza però mai riuscire ad avvicinarla realmente per poterla impensierire.

Trascorse le prime ore è apparso evidente che la GR010 Hybrid ne aveva di più, sfruttando al meglio l’usura dei pneumatici nel secondo stint e riuscendo ad allungare nei confronti di una Rossa che con il cambio di Balance of Performance mancava di velocità di punta, tant’è che in fase di gestione del passo ha avuto un distacco medio attorno ai 0″3, a volte pure superiore.

#50 Ferrari AF Corse Ferrari 499P: Antonio Fuoco, Miguel Molina, Nicklas Nielsen

#50 Ferrari AF Corse Ferrari 499P: Antonio Fuoco, Miguel Molina, Nicklas Nielsen

Photo by: Paolo Belletti

Questo ha dato modo alla Toyota di allungare e già alla 4a ora il divario era salito a 44″, con Fuoco che ha cercato di tirare per come poteva nell’ultima parte, provando a sfruttare l’ingresso della Safety Car che alla quinta ora aveva raggruppato nuovamente le vetture.

Nel post-gara in Autodromo in tanti tra gli addetti ai lavori hanno potuto confrontarsi constatando che senza quella neutralizzazione la Toyota avrebbe anche avuto la possibilità di doppiare (o arrivare molto vicina a farlo) la 499P #50 e che nella parte finale la GR010 si è limitata ad amministrare senza bisogno di spingere come una matta, tagliando il traguardo con 16″5 di margine.

Mentre i giapponesi festeggiavano il meritato trionfo, non avendo la #7 sbagliato nulla, a Maranello stappavano le bottiglie di spumante sorridenti per il secondo gradino del podio prendendosi l’abbraccio e gli applausi della propria gente, ma una volta rientrati ai box l’amarezza era palpabile.

“Dopo la vittoria alla 24 Ore di Le Mans, l’aspettativa era quella di lottare nelle medesime condizioni della gara francese, mentre a Monza la squadra è stata costretta a gareggiare in condizioni impari rispetto ai rivali”, si legge nella nota emessa da Maranello, che parla molto più di tante analisi descrivendone lo stato d’animo.

“Malgrado questo limite imposto, una strategia perfetta, il lavoro impeccabile dei meccanici nelle soste ai box e la guida priva di sbavature da parte dei piloti ha consentito di far gioire i tifosi, oltre 65.000 nel corso del weekend, che hanno tinto di rosso le tribune dell’Autodromo Nazionale di Monza”.

Il citato limite imposto è un chiaro riferimento al BoP, che per regolamento i protagonisti della serie non possono più commentare in maniera diretta, cosa che la Ferrari in effetti non ha mai fatto da inizio stagione con grande correttezza.

#51 Ferrari AF Corse Ferrari 499P: Alessandro Pier Guidi, James Calado, Antonio Giovinazzi

#51 Ferrari AF Corse Ferrari 499P: Alessandro Pier Guidi, James Calado, Antonio Giovinazzi

Photo by: Paolo Belletti

Fra l’altro la #51 di Alessandro Pier Guidi, James Calado ed Antonio Giovinazzi è incappata in una giornata storta, prima tamponata al via dalla Toyota #8 di Sébastien Buemi e poi penalizzata per un sorpasso compiuto da Giovinazzi andando oltre i track-limits sul rettilineo nel finale.

La risalita dalle retrovie si conclude con un quinto posto, che in termini di campionato mantiene vive le speranze per il trio di Ferrari AF Corse, ancora secondi in graduatoria a quota 92 e al pari della Toyota di Lopez/Conway/Kobayashi, mentre Buemi/Hartley/Hirakawa guidano a 115 punti, quando in palio ne restano 65 tra Fuji e Sakhir.

Per Giappone e Bahrain sono già stati comunicati i parametri di BoP, dunque vedremo come sarà il rendimento delle vetture in queste due gare, anche perché pure stavolta è apparso evidente che il duello sia circoscritto a Toyota-Ferrari, pur segnalando la buona risalita della Peugeot, ma mancando Cadillac e (ancora) Porsche nella mischia.

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Fonte: https://it.motorsport.com

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