IMSA | Ferrari è Regina: “Affidabilità e prestazioni impeccabili”

La Ferrari inizia alla grandissima la stagione 2024 andando a centrare uno storico trionfo alla 24h di Daytona.

Nel primo evento dell’IMSA SportsCar Championship, la 296 GT3 della Risi Competizione ha regalato al Cavallino Rampante l’affermazione in Classe GTD PRO con una gara davvero da applausi, riscattando l’opaca prestazione di 12 mesi fa.

Allora la 296 era all’esordio assoluto in una competizione e non fu affatto trattata bene dal Balance of Performance, che la relegò a ruolo di comprimaria in una griglia agguerrita. Da allora la neonata GT3 di Maranello ha compiuto passi avanti enormi, migliorando sempre più e trovando una solidità che l’ha portata ad ottenere i primi successi, fra i quali quello della prestigiosissima 24h del Nurburgring.

Tornate in Florida, le Rosse hanno beneficiato del grande lavoro svolto durante i mesi precedenti riuscendo a mettere tutto assieme e trovare prestazioni davvero super, come dimostrato specialmente nei momenti cruciali di una gara decisa – come sempre – solamente in un finale in volata.

La Ferrari #62 di Daniel Serra, Davide Rigon, Alessandro Pier Guidi e James Calado ha messo insieme 733 giri senza sbagliare niente, con Serra capace di allungare all’ultima ripartenza e precedere per 34″ la Porsche #77 di AO Racing. L’unico brivido è avvenuto nel corso della notte, quando in un pit-stop si è verificato un principio d’incendio, domato velocemente dagli addetti dando modo alla Rossa di ripartire dopo circa un minuto.

#62 Risi Competizione Ferrari 296 GT3: Daniel Serra, Davide Rigon, Alessandro Pier Guidi, James Calado

Photo by: Jake Galstad / Motorsport Images

#62 Risi Competizione Ferrari 296 GT3: Daniel Serra, Davide Rigon, Alessandro Pier Guidi, James Calado

“Sono davvero felice, questa è la gara che ho cercato di vincere per tanto tempo, andandoci vicino più volte, ma la vittoria finora era mancata – dice il brasiliano – Ogni anno, del resto, affermo che il mio obiettivo per l’inizio della stagione è vincere a Daytona, perché è stata la prima 24 Ore che ho corso molto tempo fa ed è una gara molto speciale per me”.

“Oggi è uno dei giorni più felici della mia carriera di pilota. È sempre bello condividere la macchina con Ale, James e Davide. Imparo molto da loro e insieme ci supportiamo a vicenda con l’obiettivo di migliorare sempre”.

“La squadra ha fatto un buon lavoro, nonostante qualche errore nella parte iniziale, nell’intero arco delle 24 ore. Ma non è mai semplice, specialmente quando negli ultimi giri inizi a sentire rumorini qua e là in auto, e pensi di non avere più nulla sotto controllo”.

Rigon non ha trattenuto le lacrime quando il suo compagno ha tagliato il traguardo: “Sono felicissimo di aver finalmente vinto la gara che ogni anno inaugura la stagione. Finora ero salito sul gradino più alto del podio solamente alla 24 Ore di Spa-Francorchamps, mentre qui a Daytona e avevo concluso tre volte secondo. Questo risultato è un sogno che si realizza per me”.

“Abbiamo preparato questa prova con grande attenzione a ogni dettaglio, in un percorso d’avvicinamento che è iniziato un anno fa, quando portammo al debutto la nuova 296 GT3. Come ho vissuto l’ultima ora? Come spesso capita nell’IMSA il risultato era ancora aperto nonostante la grande prestazione che avessimo mostrato sino a quel momento. La tensione è stata impressionante come la gioia che ho provato quando Daniel ha tagliato il traguardo”.

Un altro trofeo se lo porta a casa Pier Guidi, del quale ormai non si sa più cosa dire riguardo la sua bravura: “Dieci anni dopo il mio precedente successo sono tornato a festeggiare alla 24 Ore di Daytona, una prova storica che era tra le poche che non avessi avuto l’onore di vincere con la 488. L’attesa è stata lunga, ma sono davvero felice di aver finalmente centrato l’obiettivo con la 296 GT3”.

“La gara è stata dura e complicata nelle fasi iniziali, ma nelle ore successive grazie al fatto che abbiamo svolto tutto alla perfezione, sia noi piloti sia il team, abbiamo costruito un vantaggio risultato essenziale per salire sul gradino più alto del podio”.

Gioia incontenibile anche per un altro grande eroe ferrarista, Calado: “La prima vittoria a Daytona è straordinaria, sono molto contento per la squadra e per la Ferrari. Era da molto tempo che non vincevamo qui, quindi questo è un ottimo risultato e un buon modo per iniziare l’anno”.

“Sono contento per Giuseppe Risi perché se lo merita molto. Ha investito molte delle sue risorse, voleva da tempo ottenere questo successo ed è stato ricompensato bene. Sono felice per lui e per noi, un bel modo di cominciare l’anno, che ci mette in una bella posizione per il prosieguo della stagione”.

#62 Risi Competizione Ferrari 296 GT3: Daniel Serra, Davide Rigon, Alessandro Pier Guidi, James Calado

Photo by: Jake Galstad / Motorsport Images

#62 Risi Competizione Ferrari 296 GT3: Daniel Serra, Davide Rigon, Alessandro Pier Guidi, James Calado

La prova delle Ferrari è stata anche figlia di una solidità invidiabile perché gli unici problemi nell’arco della gara avuti dalle 296 GT3 sono derivati da errori commessi ai box o da parte di alcuni piloti.

Ma sull’affidabilità non c’è stato nulla da dire, segno che il mezzo è solido e molto competitivo, se messo nelle condizioni di esprimersi al meglio, come dimostra il passo gara avuto dai ragazzi della #62, in linea con quello delle Corvette – che poi si sono arrese a problemi tecnici – e superiore a quello della risalente BMW di Paul Miller Racing, che nella seconda metà di gara si era rifatta sotto, prima di cedere il passo alla Porsche.

Tutto questo è stato messo in evidenza anche in Classe GTD: quando è toccato ai piloti ufficiali, o comunque quelli più esperti, le Ferrari hanno velocemente recuperato terreno mettendosi alle spalle le rivali di categoria.

Un gran bel podio se lo portano a casa i ragazzi di AF Corse con la 296 #21 condotta da Miguel Molina, Simon Mann, François Heriau e Kei Cozzolino, con lo spagnolo che ha provato in tutti i modi a cercare il varco per superare in volata la Mercedes #57 della Winward, dovendosi accontentare però della piazza d’onore.

“È stata una gara lunghissima che, come da tradizione, si è decisa nelle ultime fasi. Abbiamo gestito al meglio la vettura nell’arco delle 24 ore, e faccio i complimenti a tutta la squadra per questo”, dice Molina.

“Nelle ultime due ore ci siamo trovati in piena lotta per la vittoria e ho fatto del mio meglio per provare a centrare una vittoria: peccato per non avercela fatta, ma sono felice del mio secondo posto in carriera a Daytona”.

#21 AF Corse Ferrari 296 GT3: Simon Mann, Francois Heriau, Miguel Molina, Kei Cozzolino

Photo by: Jake Galstad / Motorsport Images

#21 AF Corse Ferrari 296 GT3: Simon Mann, Francois Heriau, Miguel Molina, Kei Cozzolino

Bellissimo invece il terzo posto della 296 di Conquest Racing al debutto nella serie con Manny Franco, Cédric Sbirrazzuoli, Albert Costa e l’esperto Alessandro Balzan, anche se rimane un po’ di rammarico per l’ultima ripartenza, quando lo spagnolo si è ritrovato a dover guidare con un danno alla parte anteriore destra dell’auto e al fondo.

“Le abbiamo provate tutte per vincere, ma dopo alcune lotte in pista non avevamo più abbastanza velocità perché in un contatto avvenuto al mattino della domenica si sono rotti i profili del muso e aperto il fondo”, spiega Costa.

“Ringrazio tantissimo tutti i membri del team e i miei compagni per non essersi mai arresi, un grande modo per cominciare l’anno”.

Franco gli fa eco: “Un debutto in IMSA di cui andare veramente orgogliosi, abbiamo centrato il 3° posto in GTD a Daytona con una durissima battaglia fino alla fine. Ringrazio il mio team e gli altri piloti per il duro lavoro, non avrei mai potuto ottenere questo risultato senza di loro! Un gran modo di iniziare la stagione, non vedo l’ora di continuare con la prossima gara!”

Sorride anche Sbirrazzuoli: “Un grande podio alla 24h di Daytona, abbiamo lottato duramente per il terzo posto, è stata un gara incredibile con tante battaglie. Ringrazio la Conquest Racing e i miei compagni per aver guidato in maniera fantastica”.

Balzan chiosa: “Dopo 24 Ore di battaglie intense, grazie ad un grandissimo impegno del team siamo riusciti a centrare il terzo posto in Classe GTD. Un grande prova anche per i miei compagni, Manny, Albert e Cédric. Finalmente sono riuscito a salire sul podio su un circuito storico”.

#34 Conquest Racing Ferrari 296 GT3: Manny Franco, Albert Costa Balboa, Alessandro Balzan, Cedric Sbirrazzuoli

Photo by: Jake Galstad / Motorsport Images

#34 Conquest Racing Ferrari 296 GT3: Manny Franco, Albert Costa Balboa, Alessandro Balzan, Cedric Sbirrazzuoli

Quarta si classifica invece la Ferrari di Triarsi Competizione con una marea di rimpianti perché già nelle prime ore un contatto ha costretto la 296 #023 a tornare ai box per riparare la parte posteriore, poi nelle ultime fasi c’è stato un tamponamento da parte della BMW #1 che ha mandato Onofrio Triarsi in testacoda perdendo terreno.

A questo si aggiungono un paio di errori della squadra americana che sono costati Drive Through, il che nella somma degli episodi ha pesato non poco, con Alessio Rovera che ha provato il tutto per tutto nell’ora finale per risalire la china, ma ritrovandosi ai piedi del podio.

“E’ stata una 24h ben condotta dalla squadra ma di rincorsa, abbiamo sempre raggiunto la prima o la seconda posizione ma poi ogni volta ci siamo visti costretti a rimontare”, ha dichiarato il varesino, che oltre a Triarsi come colleghi aveva Riccardo Agostini e Charlie Scardina.

“Peccato per il Drive Through che ha pesantemente condizionato le ultime ore della nostra gara. La macchina era comunque competitiva e il lavoro di tutti ci ha permesso di sfiorare il podio finale, sul ritmo gara possiamo ritenerci soddisfatti”.

#023 Triarsi Competizione Ferrari 296 GT3: Onofrio Triarsi, Charles Scardina, Riccardo Agostini, Alessio Rovera

Photo by: Jake Galstad / Motorsport Images

#023 Triarsi Competizione Ferrari 296 GT3: Onofrio Triarsi, Charles Scardina, Riccardo Agostini, Alessio Rovera

Peccato infine per la Ferrari #47 di Cetilar Racing, partita molto bene all’inizio con il quartetto formato da Antonio Fuoco, Eddie Cheever, Roberto Lacorte e Giorgio Sernagiotto, ma scesa nell’ordine – pur concludendo in Top10 – dopo un paio di incidenti che hanno costretto il team a riparazioni sotto la tenda.

In ogni caso i vertici della Ferrari possono andare fieri di come si sono comportate le 296 GT3 e i team che le avevano a mano, anche perché il trionfo della #62 di Risi riporta il primato in Emilia che mancava dal 2014, anno in cui Pier Guidi si impose in Classe GTD con gli americani Townsend Bell, Jeff Segal, Bill Sweedler e Scott Tucker, mettendo in bacheca il 17° successo a Daytona (di cui 5 sono assoluti).

“Il successo alla 24 Ore di Daytona, un anno dopo il difficile debutto della 296 GT3 avvenuto proprio su questa pista, è un risultato straordinario che ripaga dell’enorme lavoro dei nostri ingegneri, dei nostri partner tecnici e di tutte le squadre e i piloti che hanno lavorato duramente per portare la 296 GT3 al livello di competitività che ha dimostrato oggi, ma che già lo scorso anno aveva lasciato intravvedere”, sottolinea Antonello Coletta, Responsabile delle corse Endurance e Clienti della Ferrari.

“L’affidabilità delle cinque vetture che hanno affrontato la gara è stata impeccabile e vederle tutte tagliare il traguardo è una grande soddisfazione. Abbiamo vinto un’altra 24 Ore, la terza nell’ultimo anno dopo quella di Le Mans con la 499P e quella del Nürburgring proprio con la 296 GT3, un risultato che conferma Ferrari come regina dell’endurance”.

“Siamo molto contenti per Giuseppe Risi che è tornato a vincere, dopo molti anni: è una persona che ha speso la vita nelle corse, per la Ferrari, e vincere la 24 Ore di Daytona è un riconoscimento importante alla grande passione che lui e il suo team mette nelle competizioni”.

“In generale, tutti i team sono stati encomiabili, anche se nella classe GTD alcuni episodi hanno impedito di ottenere una doppietta che sarebbe stata fantastica. Avere però due vetture sul podio è un risultato davvero positivo che deve farci essere orgogliosi ed è la testimonianza che la 296 GT3 ha iniziato a raccogliere l’eredità della 488 GT3”.

#62 Risi Competizione Ferrari 296 GT3: Daniel Serra, Davide Rigon, Alessandro Pier Guidi, James Calado

Photo by: Michael L. Levitt / Motorsport Images

#62 Risi Competizione Ferrari 296 GT3: Daniel Serra, Davide Rigon, Alessandro Pier Guidi, James Calado

Ferdinando Cannizzo, Responsabile delle vetture Endurance, conclude: “La vittoria ottenuta a Daytona rappresenta un risultato splendido ma oltre all’esito della corsa, quello che ci rende orgogliosi è aver visto tutte le cinque vetture al traguardo dopo averle ammirate sempre competitive in tutte le fasi della gara”.

“Dal punto di vista dell’affidabilità e delle prestazioni, volendo fare un confronto con lo scorso anno, abbiamo fatto passi in avanti da gigante. Abbiamo vinto la classe GTD PRO e sfiorato il successo in GTD, portando comunque due 296 GT3 sul podio”.

“Lasciamo la Florida con la consapevolezza di aver compiuto una straordinaria impresa sportiva. Questa 24h conferma la bontà del progetto e quella del programma e ci deve stimolare ulteriormente a lavorare e migliorare la vettura perché, sono convinto che sarà in grado di regalarci ancora moltissime soddisfazioni”.

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Fonte: https://it.motorsport.com

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